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20-02-2003, 21.51.38 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
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Ciao Irene,
so bene che il tuo intervento non è riferito direttamente a me (ci mancherebbe altro!), sappi però che mi ci sono trovato coinvolto in pieno, mi hai fatto sentire piccino piccino (sob!). Sfrondare, prosciugare, sintetizzare etc… Non ho dubbi, evidenzi dei limiti che io ho. Sono patologicamente impossibilitato a sfrondare, prosciugare, sintetizzare etc… In troppe altre occasioni sono tenuto, per dovere, a sfrondare, prosciugare, sintetizzare etc… Non ho voglia di farlo anche qui. Scrivo contorto perché evidentemente sono contorto; scrivo prolisso perché mi piace esprimere quanto penso e sento nel modo che mi è più congeniale. Scrivendo m'immergo in me stesso; scrivendo scopro me stesso; scrivendo mi sfogo. Lo faccio ogni qualvolta avverto il piacere di dire la mia, ogni qualvolta sento di poter dire la mia. Per me non è esibizionismo … forse … almeno spero. Chissà, forse non mi sono mai soffermato sufficientemente ad analizzare questo mio modo di pormi … magari, un giorno, ci proverò… Altro concetto: contenuto dello scritto, interpretazione del lettore e intenzioni di chi scrive. - Il contenuto dello scritto è quello che normalmente si legge. Le parole che sono utilizzate per comporlo. Asettiche in sé e per sé. - L'interpretazione che il lettore dà allo scritto è il risultato combinato delle forze interagenti date dall'intelligenza, cultura, aspettative ed emotività del lettore oltreché, per ovvie ragioni, di chi scrive. - Le reali intenzioni sono depositate nell'animo e nella volontà esclusiva di chi ha scritto. Cosa assume maggiore rilevanza ai fini di una corretta comunicazione che contempli un tragitto bidirezionale (scrittore/lettore - lettore/scrittore) del messaggio complessivo (scritto, risposta, repliche etc…)? AUTOANALISI - fra il serio e il faceto Io evidenzierei tre strati: - la chiarezza di chi esprime un concetto … qui pecco di eccesso di contorsionismo dialettico; - la capacità, insita in chi legge, di comprendere il concetto … alle volte ci riesco, quando sono impossibilitato prima rileggo, solo dopo chiedo lumi a chi ha scritto, poi, se ancora non capisco, talvolta mi arrendo non partecipando, sovente baro confidando in una chiarificazione, raramente stravolgo, scientemente, il senso della comunicazione; - ma, ai soli fini del rispettoso confronto, soprattutto l'intenzionalità di chi legge e di chi scrive … quando ho intenzione di offendere penso si percepisca chiaramente, quando ho intenzione di scherzare e giocare con le parole, immagino si capisca, quando ho intenzione di provare a discutere con serietà, spero si veda … non credo di essermi mai mimetizzato troppo. Credo di poter dire, con presunzione, di essere abbastanza bene rappresentato da ciò che esprimo scrivendo. A questo punto una sola voce, un coro … <ma chi se ne frega?> … mi andava di scrivere e ho scritto. Non so neppure io che cazzo stò scrivendo … forse. Ciao … belli, complessi ed interessanti i tuoi interventi … ma questo te l'ho già detto a più riprese, un giorno mi dichiarerò (azz… pardon, l'intenzione è solo lo scherzo). |