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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
21-12-2006, 14.30.22 | #1 |
Ivo Nardi
Data registrazione: 10-01-2002
Messaggi: 957
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Ricevo e giro volentieri questo messaggio:
Dei trecentosessantacinque giorni compresi in un anno, quattro sono invero molto particolari. Oggi, ad esempio, è proprio uno di questi: il Solstizio d'Inverno. La sua più evidente e nota particolarità consiste nel fatto che l'emisfero settentrionale della Terra vive oggi il suo giorno più corto, al contrario dell'emifero meridionale che vive il suo giorno più lungo. Il Solstizio d'Inverno, al pari del suo speculare estivo, e dei mediani Equinozi, non è una leggenda, non è una credenza, non è nemmeno una convenzione, qualcosa che esiste solo perché ci si è messi d'accordo sul farla esistere. E' invece un fatto reale, obiettivo, che ognuno esperisce di persona. E' per giunta un evento che accomuna ogni luogo del Pianeta. Dappertutto sul nostro mondo miliardi di esseri umani, ancora bisognosi di affrancarsi dalla guerra, vivono oggi una esperienza che non può non unirli profondamente, che li lega indissolubilmente, per il tramite di uno straordinario evento universale. E se consideriamo che non possiamo conoscere, nè probabilmente è esistito, un momento preciso in cui la Terra è comparsa alla luce del suo Sole, possiamo ben scegliere questo giorno per far gli auguri al nostro Pianeta, potendolo considerare come una specie di compleanno. Personalmente, come Terrestre, provo sia il dovere che il desiderio di esprimere al nostro comune Pianeta i migliori e più coinvolti auguri. E se mi fosse permesso vorrei esprimere anche il desiderio che questi quattro significativi giorni dell'anno, dopo un millenario periodo di confino culturale in cui forze oscurantiste li hanno relegati, possano tornare al loro giusto splendore. Solo un rinnovamento della nostra cultura, solo permettendole noi di aderire al vero e di divenire universale, potendo condurci fuori da quest'epoca per molti versi ancora buia. Danilo D'Antonio http://www.hyperlinker.com/eulab/eulab_it.htm Laboratorio Eudemonìa Via Fonte Regina, 23 64100 Teramo - Italy |
07-01-2007, 07.48.58 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-09-2005
Messaggi: 219
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Riferimento: Solstizio d'Inverno "Buon compleanno, Terra!"
Citazione:
Al tuo amore per la Terra, Mary, corrisponde il mio. Nota il mio etimo di Terra: < TE ERRA, 'sono in contatto con Erra, il re degli Inferi, sposo di ERESH KI GAL, che lei chiama così nell'atto d'amore: ERRA! |
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07-01-2007, 18.19.11 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Riferimento: Solstizio d'Inverno "Buon compleanno, Terra!"
Citazione:
Ovviamente le guerre sono fatte per motivi economici, non potrebbe essere altrimenti. Tutte le guerre lo sono. Ma quelle più efficaci vengo fatte in nome della religione, della libertà, per la patria, per i figli..... La guerra per il petrolio non è certo stata dichiarata così: vengo a casa tua perchè mi serve il TUO petrolio, vengo a casa tua perchè così la smetti di pensare agli euro invece che ai dollari. La fantasia in caso di guerra a volte è straordinaria altre banale banale. Come dire a chi bussa alla tua porta: non c'è nessuno in casa! Il problema della Cina è evidente come quello degli americani e anche gli europei non scherzano. Il guaio non è la sottomissione a dio, ma non avere più un dio. A dire il vero più che sottomissione a dio dovremmo parlare di sottomissione alle religioni. Piccole sottigliezze. La colpa è di Berlusconi, Stalin, il Papa, la signora del piano di sopra, certamente. Ma è solo un elenco, dovremmo aggiungere altri 5 o 6 miliardi di nomi. E' l'aver perso la spiritualità, il senso del divino, del creato tutto, dell'universo, di se stesso che spinge l'uomo verso il baratro della propria autodistruzione. Quanti sono che sento un vero amore verso i propri figli? Per una madre ogni creatura è suo figlio. Ad un fuggevole sguardo pare che nessuno si preoccupi di quel che stiamo facendo. Nel mio sommo egoismo preferirei tornare a vivere a lume di candela ma offire una possibilità di vita ai miei figli, e ai figli di tutto il mondo. Perchè non compro candele? a modo mio lo faccio: risparmio risparmio risparmio. E ricerca della consapevolezza di ogni azione. Mary |
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08-01-2007, 08.43.40 | #9 |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
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Riferimento: Solstizio d'Inverno "Buon compleanno, Terra!"
Mi riferisco alla grande civiltà degli Indiani d'America, civiltà che io amo molto e constato subito che l'uomo occidentale, sradicato dalla terra, tende ancora a rapportarsi con il suo ecosistema e le sue risorse in modo quantitativo, a voler dominare la natura, che considera regolata da leggi fisiche oggettive e che crede di poter manipolare a suo piacimento proprio attraverso la conoscenza di tali leggi. Così si compie il disincanto del mondo e si elimina il mistero della vita.
Nella visione arcaica delle civiltà che instaurano un rapporto sacro con la terra, la natura è invece considerata un organismo vivente, collegata a leggi di ordine cosmico. Per gli indiani quechua e aymara, popolazioni autoctone delle Ande, l'uomo è immerso in un universo misterioso. La terra non è solo utile, è un modo di vivere, una totalità a cui si sente radicato come un albero al terreno. L'uomo delle Ande co-esiste con ciò che lo circonda, partecipando agli avvenimenti della natura. La terra è la Grande Madre - Pachamama - la base della vita, la fonte di ogni nutrimento. Il termine Pachamama ha nel pensiero andino implicazioni filosofiche profonde. Pacha - in quechua- significa tempo e spazio, quindi il mondo animato nella sua totalità. Mama significa madre. La Pachamama è eterna perché è la madre del tempo e dello spazio, è cosmica perché è madre di tutti, ed è unica perché il pianeta Terra è uno nell'immensità dell'Universo. Proprio per questo gli indiani del Sud America sanno che siamo tutti fratelli e sorelle e che le piante, le pietre, gli animali e tutto quanto esiste va rispettato e curato, perché non ci appartiene, è soltanto dato in prestito come aiuto alla nostra evoluzione spirituale. Il messaggio della spiritualità andina, incentrato sul rispetto e l'amore per la Grande Madre, è di rinunciare ad un atteggiamento egocentrico - che fa sentire l'uomo superiore agli altri esseri viventi inducendolo a sfruttare con bramosia la terra - e di ritrovare invece l'armonia con la natura, per migliorare tutte le nostre relazioni: con noi stessi, con gli altri esseri umani, con gli altri esseri viventi, con la vita stessa. Le profezie inca affermano che se tale coscienza non si risveglierà nel cuore dell'umanità, questa corre il rischio di auto-distruguggersi. Ci ricordano che non è la Terra che appartiene all'uomo, ma l'uomo che appartiene alla Terra. Cosa rimane di un uomo, se non ha più un sano ed armonioso rapporto con la Terra? |
08-01-2007, 12.17.39 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Riferimento: Solstizio d'Inverno "Buon compleanno, Terra!"
Citazione:
Quanto sono attuali queste parole! Siamo già arrivati alla fase di non ritorno. L'uomo dorme e sogna di volare mentre il suo aereo precipita. Se un uomo non è in grado di amare se stesso non può amare niente e nessuno. Questi sono i tempi dell'incapacità di amare. Basta guardarsi intorno, quanta gente sa cosa è l'amore? Zombi, morti viventi che si aggirano senza sapere che sono morti, e credono di vivere da vivi. Non so cosa possiamo fare per risvegliare i cuori intorno a noi se non con il nostro vivere profondo e consapevole. Ieri sono andata nel mio piccolo paradiso, un fazzoletto di terra pieno di alberi da frutto, erba, fiori, uccelli. C'era la terra arata di fresco. Era bellissima. Colore marrone dorato, caldo, soffice, stupendo. Ed è la "pelle" più morbida di questo Pianeta. Poca cosa rispetto alle rocce, ai mari, ai deserti. Prenderla fra le mani e toccarla non solo con i sensi ma anche con il cuore è meraviglioso. Il profumo, il colore, la consistenza sono un dono per le nostre vite. E l'Amore per questa straordinaria Madre è immenso. E' da terra che noi prendiamo la vita delle nostre forme. Dovremmo ringraziare ogni filo d'erba, ogni albero che trasforma, alchimia stupenda, quel che è inerte in cosa viva. Acqua, minerali, metalli sapientemente e magicamente assemblati divengono vivi. Il nostro corpo è composto da queste sostanze. Se uccidiamo e schiavizziamo la mano che ci nutre non è facile pensare che la morte è già dentro di noi? Le nostre forme sono figlie della terra e i nostri spiriti figli dell'universo. Se sempre più individui si fermeranno a pensare a se stessi e alla dimora che li ospita, forse c'è ancora speranza. Auguri dolce Terra che questo anno possa risvegliare quanti più umanità possibile. Che il Tuo Spirito non ci abbandoni mai. Mary |
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