Era una giornata di sole limpida, tersa. Le nuvole non disturbavano il sole come i pensieri cupi non ottenebravano la mente di ****. Ne aveva passate tante, ma finalmente si sentiva felice: era quella felicità talmente pura, vera, indisturbata che si sentiva quasi salire le lacrime agli occhi; era angosciata: aveva paura che quella felicità tanto auspicata potesse scomparire da un momento all'altro, come un sogno alle 5.30 di mattina, quando la sua sveglia suonava fastidiosa. Sdraiata sull'erbetta primaverile umida di rugiada osservava il cielo. Era incerta: se tutto fosse terminato così per riportarla alla sua vita di prima cosa avrebbe fatto? Ignorava ancora, ma ecco, sapeva...
la sveglia era suonata, il sogno era finito bruscamente per riportarla alla realtà ma ebbe il presentimento che quello non fosse stato solo frutto della sua fantasia ma un segno: il segno che era ora di cambiare. Quante volte si era sentita presa in giro, sottovalutata, abbandonata, non amata. Ora doveva dare una svolta alla sua vita; Sapeva e poteva scegliere da sola: l'avrebbe fatto. Doveva cambiare, voleva, poteva: perché no?!
D'ora in poi la sua vita non sarebbe stata più quella di prima, ne avrebbe preso le redi e l'avrebbe condotta secondo le sue scelte, quelle che non avrebbe mai rimpianto. Ne aveva abbastanza di cercare di piacere agli altri: ora gli altri sarebbero dovuti piacere a lei. Aveva paura ma era un inizio, per avere coraggio.
Nonostante ciò aveva un gran bisogno di... un non so che avrebbe dovuto colmare la sua solitudine e sapeva che dopo tanti ostacoli prima o poi l'avrebbe trovato.
Ecco il mio piccolo contributo
, Vaniglia e tutti
Guccia
P.s.: Scusate errori e ripetizioni varie ma sono un po' di fretta e ho scritto un po' di getto
Un