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Arte - Commenti, recensioni, raccolte di... >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Riflessioni sull'Arte |
29-08-2005, 15.57.23 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-04-2005
Messaggi: 122
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hai detto bene neve, il principio che spinse leonardo a usare questo tipo di simbologia è proprio quello dei disegni che ti mostrano gli spicanalisti...e ti dicono: cosa vedi qui?
leonardo ha dismotrato una delle sue piu importanti teorie psicologiche (da encomiare per il suo solito modo di percorrere i tempi...): cioè che la mente umana vede solo cio' che vuol vedere e il resto, seppur palese, resta nell'ombra, non perchè non sia cmq evidente, ma perchè la mente nn è pronta ad accettarlo. sono molto contenta di averti dato spunti di riflessione. CIAO! |
06-09-2005, 18.19.57 | #8 | |
Ospite
Data registrazione: 06-01-2005
Messaggi: 14
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Citazione:
Peccato che sia un romanzo, che ha tratto spunto da altri romanzi (e non testi storici come fa credere) e per questo ricco di imprecisazioni storiche (ad esempio: i templari non furono arsi al rogo da Clemente V a Roma, infatti è il primo Papa a risiedere ad Avignone, i templari sono stati giustiziati dal re Filippo il Bello, invidioso delle leggendarie ricchezze acquisite tramite donazioni) La cifra di cinque milioni di streghe bruciate dalla Chiesa cattolica è del tutto assurda, e Brown si dimentica del fatto che nei paesi protestanti la caccia alle streghe è stata più lunga e virulenta che in quelli cattolici) imprecisazioni archittoniche (i templari, uomini da guerra, non avevano nulla a che fare con la costruzione di cattedrali e la progettazione tramite la geometria sacra. Inoltre non tutte le chiese erano circolari ne questa forma era una provocazione, ma si rifaceva al martiryum del Sacro Sepolcro. Lo stesso Leonardo fece diversi studi su chiese a forma circolare, questo perchè nel rinascimento il cerchio era la forma definita perfetta come il cubo, tanto che il suo disegno L'uomo vitruvano lo sta ad indicare ) e imprecisazioni artistiche: Bisongna premettere che Leonardo era massone e che nella pittura si sono sempre inseriti simboli che dovevano essere in grado di comunicare il messaggio del dipinto. La Monna Lisa : va premesso innanzitutto che le teorie sulla Gioconda sono ancora oggi oggetto di studio e di accesi dibattiti, quindi anche qui ci troviamo in un terreno perfettamente arbitrario: ovvero se stiamo con i piedi per terra crederemo nella teoria più diffusa secondo la quale la Monna Lisa è semplicemente il ritratto di Madonna Lisa, moglie di Francesco di Bartolomeo del Giocondo. Molte delle argomentazioni di Brown sono incentrate intorno all’Ultima Cena di Leonardo, un dipinto che l’autore considera un messaggio in codice che rivela la verità su Gesù e il Graal. Brown sottolinea la mancanza del calice centrale sulla tavola come prova che il Graal non è un recipiente materiale. Ma il dipinto di Leonardo da Vinci mette in scena specificamente il momento in cui Gesù avverte: "Uno di voi mi tradirà" (Giovanni 13:21). Non c’è alcuna narrazione nel Vangelo di S. Giovanni. In esso l’Eucaristia non viene mostrata e la persona seduta accanto a Gesù non è Maria Maddalena (come sostiene Brown) ma S. Giovanni, ritratto come al solito come un giovane effeminato da Leonardo da Vinci, paragonabile al suo S. Giovanni Battista. Inoltre i simboli femminili che uniscono Gesu e e Maria sono irrilevanti possiamo trovarli in qualunque quadro del mondo o in qualunque altra cosa. Gesù si trova esattamente al centro del dipinto, con due gruppi piramidali di tre apostoli su ciascun lato, è insostenibile l’affermazione di Brown secondo cui egli codificò i suoi dipinti con messaggi anti-cristiani. La teoria che la Sindone di Torino sia un autoritratto fotografato di Leonardo è stata propugnata dagli autori della Rivelazione dei Templari (senza contare che la fotografia è stata scoperta alla fine del 1800, e per quanto genio potesse essere leonardo dubito che fosse riuscito ad arrivare ad un risultato ottenuto dopo 3 secoli) Senza contare gli errori ortografici: la torre dell'orologio del parlamento inglese è il "Big Ben" e non il Big Bang di Brown. L'autore si presenta come una specie di devoto ed esperto di storia dell’arte, ma si riferisce costantemente all’artista in questione parlando di “da Vinci”, come se fosse il nome, mentre non è altro che l’indicazione della sua città natale, il suo nome era “Leonardo”, ed è questo il nome con cui è chiamato in qualsiasi libro d’arte che si consulti. Detto tutto questo il romanzo vale la pena leggerlo, come tutti i libri che hanno la capacità di incuriosire, ma non credete a tutto quello che c'è scritto solo perchè lo scrittore è un professorone... perlomeno fatevi una vostra opinione |
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07-09-2005, 00.08.16 | #9 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 07-05-2003
Messaggi: 1,952
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Citazione:
trovo interessante osservare come metta in rilievo la facilità con la quale i più siano portati a credere a qualsiasi cosa gli sia raccontata bene... |
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