ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
|
Arte - Commenti, recensioni, raccolte di... >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Riflessioni sull'Arte |
04-08-2005, 00.09.25 | #3 |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-09-2003
Messaggi: 611
|
Grazie per una chiave di lettura che non avevo considerato, ovvero quella dell' acquirente cui vanno indirizzati i prodotti.
Quindi l'arte vorrebbe distinguersi dal consumismo/consenso? Ma allora in quale modo avvicinare e interessare il pubblico, visto che senza quello un'arte non può esistere? |
04-08-2005, 21.08.36 | #4 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
|
Citazione:
Secondo me l'arte esiste indipendentemente dalla fruizione dell'arte. Ma in un mondo in cui tutto è merce, anche l'arte è, in certi casi, merce. Il "vasto pubblico" non compra quadri, sculture, palazzi! Non se li può permettere. Però compra libri, dischi, biglietti per i concerti. Per questo motivo le case editrici e le case discografiche pubblicano solo opere che avranno un loro mercato. Negli ultimi vent'anni accade raramente che investano su nuovi autori bravi ma sconosciuti. Più facile che venga pubblicato il diario di uno che è stato al grande fratello che il bellissimo romanzo di uno scrittore esordiente. E lo stesso vale per la musica. Almeno per la musica leggera. La pittura e la scultura hanno anche loro il loro pubblico di acquirenti. Non vasto. E i motivi per cui uno compera un quadro sono diversi da quelli per cui si compera un cd. Lasciamo perdere i casi di persone che conoscono e amano davvero l'arte! Sono, in fondo, la minoranza degli acquirenti. Gli altri, che motivazione hanno? Su questa motivazione fa leva la critica, credo. L'arte non è tutto questo, ma questo è il mercato dell'arte. E nei circuiti molto conosciuti troverai solo ciò che si vende. Io mi interesso poco di pittura. Ti posso dire che nel campo della musica ci sono circuiti alternativi, tenuti in piedi da appassionati che non ci guadagnano una lira, per far conoscere, per ascoltare e per diffondere l'opera di musicisti bravi e poco commerciali. Sono certa che esistano canali del genere anche per altre forme d'arte. La cultura vera ha sempre avuto canali di diffusione alternativi alla cultura "ufficiale". |
|