Edvard Munch al Vittoriano
L'occasione è ghiotta !! .
Edvard Munch arriva in Italia è lo fà alla grande , con una prestigiosa mostra al complesso del Vittoriano a Roma , che durerà fino al 19 giugno di quest'anno .
Parlare di questo prestigioso pittore non è mai impresa facile , anche alla luce della sua vita tribolata e delle sue sensazioni , che tanto influiscono sul suo tratto duro e convulso .
Munch era nato il 12 dicembre del 1863 nella cittadina norvegese di Loten , un paesaggio stupendo , ma un luogo agreste e duro con i propri abitanti .
Lui diceva di se stesso che era stato maledetto nella culla e che la sua vita non sarebbe mai stata uguale alle altre , perchè era stato deciso così dal Signore .
La sua gioventù si può dire che non sia mai esistita , per le vicende che toccrono da vicino sua madre e la sua stessa sorella , che viene rappresentata in un quadro in modo eccezionale , con un ombra alle spalle che lascia presagire il futuro fosco della futura donna .
La ragazza conoscerà la vita e le sue ombre , ma allora non lo sapeva .
Tanti conoscono il pittore norvegese per un caso mondiale ( il furto scandalo della sua opera più celebre " L'Urlo " ) e per una caratteristica pittorica ( il segno ampio e duro , quasi indemoniato ) , ma penso che questo non basti per descrivere quest'uomo .
L'espressionismodi stampo tedesco gli dovette molto , anche se non è giusto considerarlo un precursore , in quanto le sue opere non potevano essere evoluto o modificate da altri , perchè solo lui conosceva il tormento di una vita mai vissuta .
L'esistenzialismo di Kierkegaard ( per saperne di più guardate il link di Filosofico.net , lo troverete facilmente ) lo colpì in pieno e lo portò in mondo pieno di ombre e di dubbi ideologici e religiosi .
Le opere che provengono dai maggiori musei del mondo ( soprattutto dalle sedi scandinave e tedesche ) ci mostrano un uomo solo e afflitto , che con immensa fatica cerca di superare le correnti della vita , come un salmone che cerca controcorrente di risalire i ruscelli .
I suoi personaggi sono scuri in volto e sembrano non parlarsi fra di loro , come se il mondo le avesse divisi e resi muti .
Vi è un qualcosa di anormale nelle sue opere , una sensazione di smarrimento percorre la sale da lui ritratte nei quadri .
Gente stanca e afflitta da un vissuto molto spesso difficile da accettare nelle sue forme più variopinte .
Che cosa dire di un uomo come Munch che ha percorso i tormenti della vita , trovando nella pittura lo sfogo di un esistenza non solo travagliata , ma addirittura non voluto o indesiderata ? .
Potete guardare i suoi capolavori e capire perchè quest'uomo è forse il simbolo del tormento del novecento e l'emblema universale di una società capitalistica troppo asettica e chiusa in se stessa .
Il Vittoriano ci offre una change di osservare il suo tormento , ma alla fine nessuno può capirlo fino in fondo .
" Munch 1863-1944 "
Roma , Complesso del Vittoriano
Fino al 19 giugno
Catalogo Skira .
Saluti
Alessio
|