Questa discussione è molto interessante! Secondo me sarebbero molte le cose da dire, ma non vorrei dilungarmi troppo! Dirò solo che a mio avviso si deve tener conto di alcuni fattori nell'analizzare il fenomeno dei "troppi scrittori" : in passato, la reperibilità e la fruibilità dell'opera d'arte era molto più ristretta rispetto ad oggi, di conseguenza lo era anche il pubblico che fruiva di tali opere. In poche parole, in passato il tasso di scolarizzazione era molto più basso, inoltre i libri erano molto più costosi di oggi (non c'erano certo le edizioni economiche o i pocket!) . E' naturale che in un contesto di questo tipo le persone che leggevano erano poche rispetto ad oggi. Ma con le rivoluzioni politiche che ci sono state nel diciannovesimo e ventesimo secolo (affermazione della democrazia come sistema politico dominante, affermazione della classe borghese, scolarizzazione di massa, emancipazione femminile ecc. ) , era inevitabile che il pubblico dei lettori non solo si allargasse ma anche che si diversificasse. E così si sono sviluppati i più svariati generi letterari, per il fatto che si sono moltiplicate e differenziate sempre più le esigenze di questo vasto pubblico. Letteratura femminile, letteratura di intrattenimento, di svago, letteratura impegnata ecc. Con l'allargarsi del pubblico, chiaramente si è allargato anche il numero degli autori, che cercano di rispondere alle sue esigenze. Purtroppo, se le esigenze del pubblico sono lo svago o l'intrattenimento e non solo il miglioramento delle qualità intellettuali, le case editrici (che non fanno certo beneficenza, è normale) saranno propense a dare più spazio a libri o pubblicazioni appunto di intrattenimento. C'è però anche un pubblico più esigente, sicuramente più elitario, che cerca altro, qualcosa di più profondo e stimolante, e le case editrici sanno anche questo e si comportano di conseguenza. Dunque, non vedo dove sia il problema. Non c'è niente di male a leggere solo per passare il tempo. E non si può certo costringere certe persone ad impegnarsi con letture più profonde o impegnative, se non lo desiderano. Anche io personalmente sono a dir poco disgustata quando vedo che zelig e company vendono più di Milan Kundera, ma finisce lì. Concludo scusandomi per la lunghezza di questo messaggio, e ringraziando chi mi ha prestato attenzione. Scusate tanto se vi ho annoiato,ma ci tenevo a rispondere!Grazie ancora e a presto.