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Messaggio originale inviato da Auro
Personalmente molto spesso mi capita di considerare la voce come un vero e proprio strumento musicale e le parole prodotte da questo, esclusivamente come suoni.
Amo molto le belle metriche, non necessariamente ricche di contenuti, più che le belle voci o i bei testi. Dovendo scegliere però tra il musicista e il cantautore, sceglierei sicuramente il musicista. Molto più diretto!
Non considero quindi fondamentali le parole per ottenere una grande canzone.
Soprattutto eviterei di dire che una canzone accompagnata da un testo poco pregnante perda di intensità.
Dal punto di vista prettamente musicale e sonoro (ed è questo che cerco) non esistono testi più o meno di valore!
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La voce è un vero e proprio strumento e le parole sono suoni.
Un buon testo non è solo un testo con un bel significato. E' un testo con un bel significato scritto con le parole che hanno il suono giusto e il ritmo giusto per esprimerlo e la musica lo deve sposare completamente e viceversa.
Si può benissimo fare un uso sperimentale delle parole e della voce, scollegandosi dal significato puro ma privilegiando suono e ritmo, si fa anche nella poesia con risultati eccellenti ed estremamente comunicativi. Ben altro è scrivere testi banali tanto perchè la canzone si vende di più del pezzo strumentale.
Tu stai comunque parlando di testi di qualità anche se la qualità può non essere data dal ... "profondo significato filosofico" del testo! (che poi secondo me in quel genere di sperimentazione c'è!)
La canzone comunque è composta da tutte e due le cose. Un testo poco curato, anche su musica ottima, fa scadere. Questo almeno per me che amo sia la musica che la poesia.
Lo stesso avviene quando un bellissimo testo è musicato male, allora meglio che la musica non ci sia o che sia solo una cadenza.
L'arte cura il dettaglio. Nulla è superfluo. Un ottimo brano può dare più rilevanza alla musica o al testo, ma mai uno dei due sarà ... buttato là per riempure un vuoto.
ciao