GRAZIE di cuore!
Le vostre riflessioni mi hanno creato un "delta"di pensieri che faccio fatica a seguire...ma voglio,anche se di getto,scriverne qualcuna anch'io.
Due cose mi hanno colpito:il "Trendy"di Irene e la "generazione di freddi calcolatori"di Tammy:saro'esagerata,ma siete state coraggiose ad usare termini ed espressioni che oggi sono spesso tacciati di qualunquismo... no non e'qualunquismo,il fatto e'che quando si osserva con la mente e basta,si puo'trovare una razionalizzazione per tutto,e quindi anche la cosa piu'stupida,se anticipata e suffragata da una giustificazione intellettuale,trova il suo posto nella storia dell'arte,finche'ce la vogliono lasciar stare,ovviamente.Ma quando si osserva anche col cuore(piu'qualunquista di questa frase non ce n'e'),diventa emotivamente intollerabile far finta di credere che il re sia vestito d'oro puro quando invece e'nudo,ed anche poco palestrato.
Certa arte, mi ricorda un personaggio di"Momo",di Ende:Gigi Cicerone,l'anima del povero borgo suburbano dove e'ambientato il libro.
Con le sue storie- inventate di sana pianta ,ma cosi'reali,perche'manifestazio ne della sua essenza- Gigi rende i suoi amici felici di vivere.Ma poi vende la propria fantasia per far soldi,rivede Momo,la sua compagna di sogni e di ricerche,quando ormai non e'che una macchina per scrivere stupide sceneggiature e presenziare ai talk-show.Momo cerca di sottrarlo alla furia delle sue segretarie,ma Gigi le dice:no,povero e senza sogni no,non posso piu' tornare indietro.
Spero che questa discussione possa diventare interessante.Ciao!
Atreiu.
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