Esperienze di vita Indice
Il Settimo Raggio e l'Unità nell'Età dell'Acquario
Anonimo - Settembre 2015
Pagina 7/8 - capitolo precedente - capitolo successivo
1. I Sette Raggi e la Cultura Planetaria
2. Il Settimo Raggio: Ordine, Condivisione e Cooperazione
3. L’unità interiore: la Psicosintesi individuale e la Coerenza
4. La Psicosintesi di gruppo
5. Le “parole di unità”
6. La pratica dell’Unità
7. La “Sintesi vivente”
Invocazione dei Sette raggi - Invocazione per l’Unità
La “Sintesi vivente”
Le parole-chiave che si riferiscono alla Condivisione, alla Collaborazione, alla Cooperazione, al Cuore, al Gruppo, alla Comunità, alla Forza e all’Unità, sempre più diffuse nei nostri tempi in molti settori del vivere, corrispondono alle tensioni emergenti e alle aspirazioni imprescindibili dell’Età del Settimo Raggio, che viene prospettata da ricercatori e discepoli come la Nuova Era dell’Umanità.
Molti dei concetti cui questi termini rinviano sono praticati dalla Scienza, antesignana e promotrice dell’Unità, per:
-
il metodo sperimentale, che dà dignità alla Ragione ed è riconosciuto valido da tutti gli uomini;
-
la pratica del lavoro in team, per cui i risultati di uno diventano i risultati del gruppo;
-
l’immediata diffusione e condivisione di ricerche, esperienze, scoperte, che fa della Conoscenza un unico “campo”;
-
la globalizzazione di metodi, tecniche e protocolli;
-
la volontà unica di esaudire bisogni ed aspettative di conoscenza e di benessere di tutti i popoli del mondo.
Auspichiamo che anche la Scienza dello spirito diventi unitaria nella ricerca, nella diffusione e nel lessico e si allinei a questa apertura mondiale di metodo e divulgazione per una più ampia unità di menti e di cuori.
Afferma un detto ermetico: “Le cose sono ciò che la Parola ne fa col nominarle”. Sappiamo che la ripetizione di idee, concetti e parole contribuisce alla loro concretizzazione nel nostro mondo; con la ripetizione e l’interiorizzazione delle “parole di unità” come cooperazione, collaborazione, comprensione, comunione, unanimità, comunicazione ecc. l’energia che da esse si sprigiona si materializzerà.
Le “anime pronte” lavoreranno soprattutto sulla Sintesi, che, a tutti i livelli, “mantiene ogni cosa nella sfera dell’amore divino”; essa non è coazione all’unità, in cui ogni cosa diviene uguale a un’altra, ma è un processo per cui i molti confluiscono coerentemente e consapevolmente nell’uno. Il risultato della Sintesi è una nuova entità, diversa dalla somma delle parti, poiché, come accade nei sistemi organici viventi, ogni elemento, pur conservando il senso della propria individuale diversità, si fonde nell’insieme, consapevole di essere parte di un Tutto più vasto.
Afferma Ildegarda di Bingen: “C’è un tessuto di equità che collega l’umanità a tutte le creature”.
Pertanto, la Sintesi vivente, nel suo significato più interiore, è:
-
lettura intuitiva di fatti ed eventi;
-
sostegno alla tensione del Pianeta all’Unità;
-
visione della totalità all’interno delle individualità;
-
riconoscimento del divino in ciascuno, al di là delle “differenze”;
-
aspirazione alla Co-operazione e alla con-divisione;
-
scoperta immediata e intuitiva dell’Essenziale;
-
tensione dinamica all’universalità e all’interezza;
-
riconoscimento dell’interdipendenza di tutte le sostanze;
-
visione del Bello e del Vero al di là degli annebbiamenti della mente;
-
spiritualizzazione del reale in vista del suo più alto significato e Fine.
Ci conforti nel nostro quotidiano l’idea di tante anime compagne pensanti e amanti orientate all’Empatia universale e all’Evoluzione.
Che scelte di vita, di azioni e di relazioni siano ispirate alla Coerenza, aspetto fondamentale dell’Unità.
Che si apra alla nostra vista interiore il reame superiore dell’Unità, nel quale si può solo amare e servire.
Pagina 7/8 - capitolo precedente - capitolo successivo
Libri pubblicati da Riflessioni.it
RIFLESSIONI SUL SENSO DELLA VITA 365 MOTIVI PER VIVERE |
|