Riflessioni sull'Esoterismo
di Daniele Mansuino
Sul governo occulto del mondo
Novembre 2012
Il sorprendente successo del mio articolo Dibattito sulla Massoneria, nonché gli interessanti sviluppi del dibattito cui nell’articolo accennavo, mi spingono a tornare su un argomento che nell’immaginario collettivo sembra essere ormai inscindibilmente associato all’idea di esoterismo : ovvero il complottismo.
Personalmente, da indegno marxista, l’aspetto più notevole del complottismo attuale che balza alla mia attenzione è la sostituzione, da esso operata, dell’antica contrapposizione capitalismo/comunismo con mondialismo/antimondialismo.
Dal punto di vista mediatico, si tratta di una sostituzione che presenta innegabili vantaggi : per esempio, consente l’adesione a posizioni anti-sistema da parte di quelle categorie - piccoli imprenditori, artigiani - che alla luce degli ultimi sviluppi storici hanno ormai preso coscienza della necessità di sovvertirlo, ma non per questo aderirebbero al comunismo : in quanto lo associano alle tasse, all’onnipotenza dello stato… insomma a tutte quelle deviazioni che derivarono dall’adesione dei partiti comunisti occidentali all’infelice idea staliniana del socialismo in un solo paese.
Un altro vantaggio dell’antimondialismo sul comunismo sta nella possibilità da esso offerta di individuare il nemico nel sistema bancario : un avversario senza dubbio meno evanescente dell’astratto concetto di capitalismo, che per essere bene identificato richiederebbe una comprensione teorica ben lontana dalla scarsa propensione agli studi umanistici della società di oggi. Combattere contro le banche esime dall’analisi dei rapporti di classe - arte, quest’ultima, geniale ma difficilissima da praticare, in quanto soggetta a innumerevoli varianti di tipo storico e assai vulnerabile a ogni genere di confutazione sul piano ideologico.
A fronte di questi vantaggi, gli svantaggi dell’antimondialismo nei confronti del comunismo mi sembrano i seguenti :
1 - La tendenza a rigettare il bagaglio delle esperienze rivoluzionarie precedenti, all’insegna della falsissima asserzione destra e sinistra sono uguali - si buttano via irresponsabilmente due secoli di esperienze rivoluzionarie, dal socialismo dei primordi al bordighismo (nota : la cosiddetta avversione per gli “ismi” mi è sempre sembrata uno dei trucchi più ingegnosi mediante i quali il sistema promuove e diffonde quell’ignoranza della storia che tanto gli fa comodo), la cui metabolizzazione e comprensione sarebbero invece del tutto necessarie ai fini della costituzione di un efficace movimento rivoluzionario oggi.
2 - La sua debolezza sul piano della formulazione teorica. Gran parte degli antimondialisti odierni sono di destra e si rifanno alle varie scuole del cosiddetto esoterismo tradizionale : interessanti a livello culturale, ma contrassegnate da una diaspora di opinioni a fronte della quale perfino la sinistra di oggi potrebbe figurare come un esempio di compattezza e unità.
Ci sono guenoniani e evoliani, cattolici preconciliari, islamofili di vario colore, neonazisti, postfascisti divisi più che mai tra loro (ci fu da sempre in seno al fascismo una componente antimondialista assai vivace : se ne parla in vari testi, per esempio nell’autobiografia di Dino Grandi Il mio paese, e un bellissimo libro che tratta delle sue vicende in Italia dal 1946 al 2000 è Camerati addio di Vincenzo Vinciguerra).
Il loro problema è che sulla necessità di abbattere il sistema bancario sono tutti d’accordo (già di meno sull’opportunità di colorare o meno questa posizione con corollari antisemiti), ma oltre a questo praticamente su nulla. Si rifugiano allora nel propugnare una pallidissima idea di tradizione che si adorna di tinte esoteriche (ma a una seria analisi esoterica non regge affatto), e che comunque consisterebbe essenzialmente nel riportare l’umanità al Medioevo : però questo non possono dirlo per ovvi motivi di immagine (la gente non sarebbe d’accordo : chi gli toglie l’Ipod ?), e questo sottrae inevitabilmente parecchia credibilità alle loro perorazioni (come predico sempre e invano nelle discussioni col mio amico Enzino Ristagno).
Però è un vero peccato, in quanto a livello di controinformazione le analisi degli esoteristi tradizionali sulla situazione di oggi sono di solito assai belle e ben documentate (un esempio per tutti : Tecnica del colpo di banca, grande libretto ad opera dello sheikh Abdalqadir-as-Sufi).
In ogni caso, il tema - tanto caro agli antimondialisti - della possibilità che esista un governo occulto del mondo è forse uno di quelli che appassionano di più i miei lettori, a giudicare dell’accoglienza ricevuta dai tre articoli in cui, più che in altri, ne ho parlato : La genesi del mondo moderno, Sulla soglia del mistero (anzi oltre) e Massoneria e complottismo.
Nel primo spiegai come progetti per influenzare l’andamento della storia possano essere riscontrati tanto nell’ambito dello sciamanesimo quanto in quello dell’esoterismo (in termini sciamanici, possiamo definirli non fare : sentii per la prima volta questa definizione, utilizzata anche da Castaneda, nel 1980 - fu il mio primo maestro di sciamanesimo, il principe Maori Bill Kerekere, a illustrarmela, vedi l’articolo Il kula ring), e ne esposi uno in particolare, portato avanti da un’organizzazione qabbalista del diciottesimo secolo, che ebbe come risultato un’accelerazione del progresso tecnologico.
Nel secondo narrai come fossi giunto alla conclusione che un’associazione occulta dedita al governo del mondo esista davvero, e come mi fosse capitato di entrare in contatto con lei. Questa affermazione destò comprensibilmente lo scetticismo di parecchi lettori ; molti dei quali, però, dopo essersi opportunamente documentati, dovettero ricredersi.
Nel terzo criticai il modo arruffone e approssimativo con cui molti autori dediti alla controinformazione trattano l’argomento, ed ebbi così l’occasione di fornire maggiori dettagli sulla reale natura dell’associazione :
- La vera regia occulta presenta caratteri molto diversi da quelli che i complottisti comunemente le attribuiscono. Essi, nel loro pregiudizio, la associano automaticamente a tutti i disegni ai danni dell’umanità che credono di aver individuato (e particolarmente, ai danni creati dall’economia) ; invece, a quanto sembra, le cose non stanno affatto così.
Per quanto la regia occulta eserciti sull’economia globale un notevole controllo (che, in effetti, si manifesta anche per mezzo delle molte associazioni semisegrete segnalate dai complottisti), non esistono seri indizi che le recenti crisi del capitalismo siano state in qualche modo da lei volute ; parrebbero piuttosto generate dall’opera di cerchie che agiscono in modo indipendente, a cui l’organizzazione stia facendo il possibile per rimediare (non c’è in questa affermazione nessuna espressione di simpatia, da parte mia, nei confronti del capitalismo ; sto solo dicendo che non sono stati loro a rompere il giocattolo).
- Come, in verità, parecchi tra i complottisti più intelligenti hanno intuito, il capitalismo globale è solo uno degli strumenti di controllo a loro disposizione, e non il più importante : per quanto la cosa possa sembrare incredibile (e antimarxista ; ma soltanto per coloro che interpretano il marxismo in un senso molto ristretto), c’è davvero una cerchia esoterica al di sopra dell’economia, che controlla a livello mentale tanto i massimi capitalisti quanto le persone comuni, in base a un disegno che prevede una radicale trasformazione del mondo.
Questa trasformazione, nella prospettiva dell’organizzazione, dovrebbe essere al positivo : è davvero nelle loro intenzioni creare un mondo migliore e più giusto. Si può naturalmente non essere d’accordo col loro progetto ; ma il dissenso è consentito - la loro mentalità è quanto di più lontano possa esistere dall’autoritarismo che i complottisti le attribuiscono.
Precisai pure che queste mie puntualizzazioni non dovevano essere intese come un invito a schierarsi dalla parte dell’associazione, ma come un invito a studiarla obbiettivamente e senza pregiudizi ; perché
anche nella mia incertezza, un paio di concetti li ho afferrati bene.
Primo : che sono talmente potenti da farsi un baffo di tutte le opposizioni, quindi sarebbe opportuno che i loro avversari, invece di buttare istericamente nel calderone tutte le forme di potere di cui credono di avere esperienza (dal vigile che gli ha fatto la multa al Bilderberg, passando per… i rettiliani), mescolare il tutto a casaccio e poi mettersi a strillare, approfondissero il problema mediante studi forse meno redditizi a livello mediatico, ma più attenti e approfonditi. E’ forse questo il primo momento nella storia in cui il web - e la facilità delle comunicazioni in genere - potrebbero rendere possibili forme di opposizione efficaci ; bisognerebbe fare le cose seriamente, però - non così.
Perché (secondo), l’organizzazione è una realtà terribilmente complicata. Ho accennato prima alla complessità della Massoneria ; bene, molto di più. Stiamo parlando di esoteristi ai massimi livelli, e per capire bene cosa stanno facendo occorrerebbe innanzitutto conoscere l’esoterismo a fondo (molto più a fondo di quanto lo conosca io, che pure non me la cavo male) ; dopodiché integrare le notizie così ottenute con la storia e con l’economia, e dopo aver fatto questo allora (forse) saremmo all’altezza di decidere se siamo d’accordo con loro o no, e se scegliessimo di combatterli sapremmo come fare.
Nello stesso articolo citavo anche una serie di libri - Banshei, o la Suprema Legge del Sette - della quale allora era appena uscito il primo volume. Pur non dilungandomi troppo (anche se il libro era uscito per mano del mio stesso editore, non era mia intenzione far pubblicità a nessuno), segnalavo che si tratta di uno dei pochissimi libri in cui l’argomento del governo occulto del mondo viene presentato con cognizione di causa : ovvero senza preoccuparsi di fornire fantasiosi appigli all’immaginazione, ma spiegando pianamente (anche in modo abbastanza noioso) come sia strutturata la cerchia occulta che tira i fili della storia, e come funziona.
Ora è uscito anche il secondo volume, e la mia impressione positiva deve essere ribadita ; con qualche riserva però, nel senso che ancora più del primo si dilunga a esporre le dinamiche interne dell’organizzazione, spingendosi ancora oltre nel campo delle affermazioni inverificabili.
Inverificabile d’altra parte, non è sinonimo di falso, e se purtroppo non ho la possibilità di garantire al lettore che l’autore di Banshei abbia frenato del tutto la fantasia, devo dire che lo spirito generale del progetto dell’organizzazione come lui lo descrive collima con le mie informazioni.
L’autore, sulla cui identità l’editore osserva il più totale riserbo, si firma Ermete Trismegisto, e nella prefazione al primo volume dichiara essere un esponente della stessa associazione ermetica che divulgò, a suo tempo, il Kibalion (ho buone ragioni per supporre che possa trattarsi di un Francese residente in Italia).
Il Kibalion, per chi non lo conoscesse, è un trattatello pubblicato a firma Ermete Trismegisto nel 1908 ; si presume che gli autori fossero gli Americani William Walter Atkinson, Paul Foster Case e Mabel Collins. Descrive una forma di trasmutazione mentale condotta sulla base di Sette Principi, e il suo livello è - a detta degli esperti di Ermetismo - piuttosto elevato.
Secondo l’autore di Banshei - che dichiara di scrivere i suoi libri per portare l’ordine supremo e la libertà (sic) - il Kibalion venne divulgato per offrire una chiave che consentisse di estrarre ordo ab chao nel disordinato mondo dell’esoterismo (e una tale funzione credo che possa essergli riconosciuta, anche se io credo di aver proposto una chiave migliore nel mio articolo McLuhan e la Massoneria).
Ora che a suo giudizio questo risultato è stato in gran parte raggiunto, sarebbe venuto il momento di estendere il discorso dalla trasmutazione mentale dell’individuo alla realtà retrostante : ovvero, far conoscere per quali scopi la regia occulta abbia immesso nel mondo le energie tese a riscattare l’uomo dal suo stato di animalità e innescare in lui il processo dell’evoluzione.
La serie dei libri di Banshei sarebbe quindi dedicata far conoscere nei dettagli l’associazione segreta che tira le fila del mondo ; questo discorso però, a detta dell’autore, è in gran parte simbolico, formulato secondo le leggi di un’antichissima tecnica di apprendimento - il banshei, appunto - tendente a ridestare le aree dormienti del cervello del lettore secondo le regole della Suprema Legge del Sette.
Il primo volume, devo dire, era sbalorditivo. Intanto, la sua presa sulla psiche del lettore ha qualcosa di soprannaturale - di molto superiore a qualsiasi altro testo di esoterismo che io conosca.
Poi spiega come l’associazione ermetica in questione abbia svolto sul pianeta Terra due periodi di attività ben distinti : il primo nella preistoria, a partire dall’immissione degli embrioni di consapevolezza nei primi antropoidi, fino a un non meglio precisato conflitto che vide opposti i Signori della Forma ai Signori dell’Essere.
E’ questo, dell’opposizione tra Forma ed Essere, un leit-motiv che segna tutta la storia dell’associazione : si dice ad esempio che, nei suoi programmi originari, tale dualità era destinata a segnare lo sviluppo della civilizzazione terrestre in luogo della corrente contrapposizione tra materia e spirito.
Se così non avvenne, fu proprio a causa dell’incidente che diede origine al conflitto : ovvero, gli esseri umani eccedettero nel rivolgere la propria attenzione al mondo delle forme - specializzandosi oltremodo nella sua manipolazione - fino a dare origine a un vortice energetico che minacciava di distruggere la Terra. Avrei parecchio da dire sui significati simbolici di questa descrizione, che peraltro saranno chiari ai lettori aventi familiarità col concetto castanediano di punto d’unione (di cui ho trattato anche nell’articolo L’ipnosi di massa).
Sgorgano di qui i miei dubbi riguardo alla possibilità che l’intero Banshei debba essere letto - in linea con la tradizione ermetica - come un’opera simbolica, e non alla stregua di una descrizione di eventi reali (chi non ricorda i divini scherzi da trickster di Giuliano Kremmerz, per esempio quando parlava della Repubblica Argentina riferendosi alla Luna ?).
Comunque, i Signori dell’Essere dovettero a questo punto intervenire, e la guerra che ne seguì insanguinò il nostro pianeta a un punto tale da generare in seno all’associazione un’autocritica profonda. Fu deciso un periodo di assonnamento : nel corso di questa lunga pausa, l’associazione controllò lo sviluppo della civiltà umana senza agire direttamente.
Furono tentati di rientrare in gioco quando si accorsero che il pensiero umano stava accentrandosi sulla contrapposizione spirito/materia, fornendo alle religioni un ruolo più importante di quello che avevano programmato ; parecchio affascinanti sono le parti del primo volume in cui viene spiegato perché, tutto sommato, decisero che poteva andar bene anche così.
Nel corso del periodo di assonnamento, l’associazione si dedicò al perfezionamento delle fasi finali del progetto terrestre. E’ soprattutto su questa idea di progetto che le descrizioni date da Banshei coincidono con le mie informazioni sulle attività della regia occulta contemporanea, e sono certo che rappresenti la parte più attendibile del libro (meno invece le parti in cui viene descritta in dettaglio la struttura dell’associazione : lì il trickster, a mio avviso, ci dà dentro alla grande).
Il progetto - messo in opera dall’associazione a partire dal suo rientro dall’assonnamento, ovvero all’incirca dal 1430 - consisterebbe in primo luogo in un processo di omologazione della mentalità terrestre, all’insegna della coscienza collettiva : qui, quello che dice Banshei (seppure espresso in termini ben diversi) non si scosta granché dalla cosmologia guenoniana del Regno della quantità e i segni dei tempi.
Però Banshei non si ferma lì, anzi va molto oltre, precisando nei dettagli a quale scopo tale omologazione deve essere rivolta. Attraverso le fasi della religione mondiale e del governo mondiale, la coscienza collettiva dovrà assorbire progressivamente la consapevolezza dei tre regni (minerale, vegetale e animale) fino a realizzare l’obbiettivo di una consapevolezza terrestre unificata ; e questo è solo il principio. La consapevolezza terrestre dovrà espandersi fino ai limiti del nostro sistema solare, e di lì fino ad abbracciare l’intero Universo.
Perché tutto questo? La risposta viene data nel secondo volume, che entusiasmerà gli appassionati di metafisica, perché ci si sposta nelle sfere dell’astrazione più elevata e perlopiù ci si rimane (però proprio questa scelta lo rende assai meno verificabile - sorge la domanda se l’autore non abbia inteso far sfoggio delle sue rimarchevoli cognizioni esoteriche più che preoccuparsi di trasmettere al lettore conoscenza reale).
Comunque, notevole è l’espediente letterario che ha scelto per rendere le sue disquisizioni più digeribili e affascinanti : presentare le dinamiche dell’associazione dal punto di vista delle sue sedicenti cerchie moderniste, ovvero quelle che si batterebbero per una maggiore partecipazione attiva dell’umanità nel progetto.
In sostanza, il dissenso tra modernisti e tradizionalisti verterebbe sul punto se il progetto sia destinato al fine di assicurare all’umanità il pieno controllo (materiale) del nostro Universo, o se acquisito quest’ultimo debba essere rivolto anche ad altri scopi.
I modernisti avrebbero raccolto varie testimonianze riguardo alla presenza sulla Terra di individui che rivestirebbero il ruolo di ambasciatori di altri Universi, o addirittura di altri piani di realtà, e il loro sospetto sarebbe che costoro esercitino sui gradi più alti dell’associazione un influsso volto a utilizzare il conglomerato di consapevolezza creato dal progetto per fini che all’umanità non possono essere rivelati.
Infatti, l’insegnamento ufficiale dell’associazione - che nell’ambito di entrambi i volumi viene illustrato abbondantemente, sia pure in modo un po’ caotico - si ferma al punto in cui la consapevolezza umana giunge ad abbracciare i limiti estremi del nostro Universo ; ma in molti dei suoi scritti tradizionali sono riscontrabili affermazioni che possono essere interpretate alla stregua di estensioni successive del progetto.
Praticamente l’intero secondo volume è dedicato a una pignola esegesi di questi testi nella prospettiva delle varie correnti moderniste - ci sono quelle più catastrofiste, secondo cui l’associazione sarebbe pilotata da intelligenze malvagie votate alla rovina dell’umanità, e quelle più moderate, che interpretano la sua riluttanza a chiarire i punti oscuri del progetto in chiave benevola, ma concordano sul fatto che essa dovrebbe illustrarli ai suoi iscritti.
Il dibattito suona affascinante (come ho già detto, il livello metafisico del testo è molto elevato), e soprattutto, tanto nel primo quanto nel secondo volume, appaiono suggestivi i richiami alle vicende della storia umana, della quale viene svelato il senso nella prospettiva dell’associazione.
L’autore, secondo me, avrebbe dovuto essere meno avaro di questi riferimenti e più parco invece sul piano della metafisica ; tuttavia afferma di aver scelto deliberatamente questa via per consentire al lettore di entrare in contatto telepatico con le energie dell’associazione - questi libri svolgerebbero insomma la funzione di un preludio al reclutamento.
La struttura dell’associazione (sull’attendibilità di questa parte, ripeto, ho qualche dubbio, perché non collima con le poche cose che so) consterebbe di nove gradi. Il più elevato sarebbe quello del Signore di Volontà e Potere : ce ne sarebbero oggi soltanto tre sulla Terra, uno dei quali è un Italiano di Salerno.
Questi si occuperebbero della trasposizione dell’energia cosmica indifferenziata in un sistema a sette che è all’origine della manifestazione - la parte a mio avviso più affascinante del secondo volume è quella in cui vengono spiegate nei dettagli le loro prerogative.
Al di là del supporto corporeo, questi individui avrebbero conseguito un tale livello di identificazione con l’Universo da annullare ogni distinzione tra la propria consapevolezza e la sostanza del cosmo ; quindi non sarebbe corretto affermare che l’energia permeante ogni aspetto della manifestazione sia emanata da loro - quell’energia sono loro.
Sotto i Signori di Volontà e Potere ci sarebbero altri due livelli di alti gradi che esercitano sul sistema a sette alcune trasformazioni preliminari (le parti in cui queste vengono descritte interesseranno soprattutto ai lettori con qualche conoscenza di Alchimia) ; ancora al di sotto, tre livelli di alti gradi inferiori traspongono le energie in menù (proprio così li chiama) adatti ad essere recepiti nelle condizioni ambientali terrestri.
Di sotto ancora, tre livelli formati da alcune migliaia di persone sparse sul pianeta : individui per certi versi - da come se ne parla - abbastanza normali, cooptati nell’associazione vuoi perché hanno il dono di recepire le energie che provengono dagli alti gradi e ritrasmetterle all’umanità, vuoi in quanto il loro elevato ruolo sociale gli consente di portare avanti le politiche dell’associazione nel mondo profano.
Concludo con qualche cenno riguardo al progetto. A quanto è detto nel primo capitolo del secondo volume, le sue prossime fasi dovrebbero essere : 1- Uscita allo scoperto ; 2 - Governo mondiale ; 3 - Fusione (non mi è ben chiaro se l’avvento della religione mondiale debba svolgersi prima dell’Uscita allo scoperto o prima del Governo mondiale - su questo punto, Banshei mi sembra abbastanza contraddittorio).
Non dovrebbero ormai mancare molti anni all’Uscita allo scoperto : allora gli alti gradi rinunceranno progressivamente alla loro segretezza e insegneranno apertamente agli uomini le dottrine dell’organizzazione, stringendoli poco a poco intorno al governo mondiale.
Le fasi successive al suo avvento sono descritte in Banshei in forma allegorica, basandosi su leggende. Particolare risalto è dato al Cavaliere dal Cavallo Bianco : una forma di energia aliena già operante oggi nel mondo, e destinata a incarnarsi nel primo governante mondiale.
Costui darà il via alla fusione della consapevolezza umana con quella delle altre forme presenti sul nostro pianeta ; poi, attraverso successive espansioni, il conglomerato così ottenuto abbraccerà dapprima il nostro sistema solare, poi andrà a identificarsi con la consapevolezza dei Signori di Volontà e Potere e avvolgerà l’Universo.
A queste prime tre fasi potrebbero far seguito, secondo i modernisti, altre due : 4 - Ricomposizione e 5 - Omologazione.
Nella ricomposizione, il prodotto della fusione verrebbe utilizzato come germe per la creazione di un nuovo Universo (i modernisti più moderati sarebbero disposti ad accettare questo sviluppo, a condizione che l’integrità della consapevolezza umana venga salvaguardata, e sia utilizzata come base per la razza egemone futura) ; invece l’omologazione deve essere intesa alla stregua di un grande ritorno di tutte le possibilità energetiche alla loro origine comune.
Da quel poco che ho capito, questo grande ritorno dovrebbe consistere in una specie di processo di accordatura tra il nuovo Universo e altri sette : un processo che col nostro Universo non era stato possibile realizzare, a causa di un difetto di ricezione della settima energia - ovvero, dell’Amore.
Daniele Mansuino
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