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Psicoterapia
La Psicoterapia è un ambito della ricerca che ingloba molteplici metodologie studiate per la cura di problemi Psicoterapia: cos'è e a cosa serve?
Sulla psicoterapia si è scritto e detto di tutto. La definizione stessa di “psicoterapia” è cambiata nel corso degli anni, e la parola ha oggi un significato molto diverso da quello che le era stato attribuito in origine. E, forse, è più vicino alla sua etimologia di base oggi che in passato.
“Psico-terapia”, infatti, viene dal greco “psichè” (anima, soffio vitale) e “therapeia” (cura): in senso esteso “fare psicoterapia” significa quindi “prendersi cura dell’anima”.
Eppure, per moltissime persone, e sfortunatamente anche per vari psicoterapeuti e le loro scuole, parlare di “psicoterapia” significa parlare della “cura di una malattia della mente”. Come risultato, si pensa alla psicoterapia come ad un procedimento lungo, magari noioso, in cui il cliente è il “malato” e il terapeuta “lo cura”; qualcosa destinato fondamentalmente a chi sta male, a chi ha “qualcosa che non va”.
Niente di tutto questo, o almeno certamente non solo questo!
La psicoterapia è un percorso, un viaggio dell’anima, che può benissimo essere intrapreso da persone che stanno già bene con lo scopo di imparare a stare ancora meglio. E’ una “messa a punto” del sistema mente-corpo, per migliorare la qualità di qualche aspetto della vita quotidiana.
Ma come avviene, in pratica, una psicoterapia? La risposta è “dipende”. Ogni caso è diverso, e ogni terapeuta è diverso. Esistono molte “scuole” di psicoterapia. Per fare qualche esempio, esiste la scuola Psicodinamica, quella Cognitivo-Comportamentale, quella di Terapia della Gestalt, l’Analisi Transazionale, la terapia Sistemica, l’Ipnosi in tutte le sue varie forme, e molte altre ancora… Ognuna di queste analizza e tratta lo stesso problema con procedimenti diversi. Ma anche all’interno della stessa “scuola di riferimento”, terapeuti diversi imposteranno il percorso in modi diversi.
Quello che è comune a tutti questi approcci è che il rapporto umano e di fiducia fra terapeuta e cliente è fondamentale. E che, in fin dei conti, è il cliente a guidare la terapia, nel senso che il terapeuta, che guida il cliente attraverso i processi che costituiscono i passi del percorso, tara il proprio intervento sulla realtà del cliente in quel momento.
Il terapeuta non fa null’altro che guidare il cliente attraverso un percorso, delle “procedure”, se così si può dire. Chi fa il percorso è sempre il cliente. Inoltre, la tendenza è quella di trovare soluzioni, più che spiegazioni.
Un discorso a parte va fatto per la psicoanalisi, che tanto spesso viene identificata con “la psicoterapia”: di fatto è una psicoterapia, di scuola psicodinamica, ma i presupposti su cui si basa e le modalità operative ne fanno qualcosa di distinto dalle altre psicoterapie. Si tratta, fondamentalmente, di un percorso di consapevolezza che mira a far emergere alla coscienza fatti, emozioni, sentimenti e contenuti “rimossi”, sepolti e dimenticati nell’inconscio. La tendenza è quella di ricercare spiegazioni, nella convinzione che ciò equivalga a risolvere il problema. In realtà, il percorso psicoanalitico può avere effetti terapeutici, ma i suoi tempi sono solitamente molto lunghi (tanto che le altre vengono chiamate “psicoterapie brevi”), sia a causa del setting particolare che del suo orientamento al problema.
Davide Baroni
Psicologo
fonte: www.bellezza.it
Link attinenti:
Alfred Adler, Sigmund Freud, Erich Fromm, Carl Gustav Jung, ansia, catarsi, depressione
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