Riflessioni in forma di conversazioni
di Doriano Fasoli
Interviste a personaggi della cultura italiana e straniera - Indice
Tra immagine e parola
Conversazione con Giosetta Fioroni
di Doriano Fasoli per Riflessioni.it
- maggio 2005
Le sembra che la poesia stia diventando un allenamento di massa?
Non direi proprio che si possa parlare di masse, di "allenamento di masse", anzi il contrario... e non solo in Italia. Valerio Magrelli di ritorno dal Salone del libro di Parigi... mi raccontava il suo stupore... perché al salone c'erano tutti i generi di incontri ed eventi... letteratura poliziesca... dei giardini... del cibo... del viaggio, dell'adolescenza.... ma non un solo incontro dedicato alla Poesia! Non so se è una mia sensazione, ma sarei portata a dire che nell' ultimo decennio si è radicalizzata una tendenza che si concentra sull' idea del Genere Letterario. Laddove si può mettere un'etichetta (sull'autore o sul libro)... questo provoca viva soddisfazione editoriale... autore "novi", autore global o antiglobal, autore di biografie, autore "stile libero", autore "egizio" ecc. ecc. Ora la poesia è quanto più difficile da irregimentare in un genere... è una libera farfalla... per antonomasia! La stessa voglia-classificata ha invaso altre discipline. Nel mondo figurativo è considerato "positivo" assimilarsi a una corrente: concettuale, foto-vision, digitale, performer, foto-autore, videoartista, installazionista, minimalista, pornorap, degradovision... e molte altre. Essere un pittore oggi non è una buona cosa e getta una imbarazzata ombra antiquariale sul disgraziato. Naturalmente a queste ultime tendenze appartengono figure importanti come Bill Viola, videoartista che unisce l'ispirazione al mondo antico (Pontormo per esempio), a una magica tecnologia... con risultati assolutamente geniali.
Nell'ambito della poesia, chi sono i suoi fondamentali punti di riferimento?
Vorrei tracciare una mappa di poeti "amati" e "indagati" nel trascorrere della vita... punti di riferimento più o meno forti o alterni ma comunque latori per me di grandi "piaceri" scoperte e interessi... nelle più svariate direzioni. Partendo da quelli sopracitati alla prima domanda: Eliot, Thomas, Lorca, Pound; vorrei nominare una, anzi due, vere passioni: Costantino Kavafis e Paul Celan. E poi rimanendo all'estero, in un costante disordine temporale, Rimbaud, Rilke, Mandel’štam, il sublime Nerval di Chimere, La giovane Parca di Valéry, l'indimenticabile Auden e il Benn di Aprèsludes... e Wallace Stevens e Marianne Moore e in Francia Saint-John Perse, Yves Bonnefoy e Michel Deguy e ancora Coleridge e la Bishop... per aumentare il disordine temporale e geografico! E come dimenticare la non dimenticabile, estrema figura di Emily Dickinson?! Ma tornando in Italia oltre ai già citati Montale, Penna vorrei accendere un riflettore sul grande Caproni... fino all'ultimo Res Anuissa. Ma il poeta preferito rimane Andrea Zanzotto. Vedo in tutto il suo percorso (...e su questo percorso abbiamo fatto un libro insieme: Attraverso l'Evento) uno scintillante iter dalle sonorità complesse e bellissime che ha, a mio avviso, uno dei momenti più alti nell' Ipersonetto del Galateo in Bosco. Restando poi in area veneta, vorrei ricordare alcuni rari-giovani-poeti: Villalta, Del Bianco, Cecchinel e Munaro.
Altra antica passione la poesia di Campana e del "lontano" Cattafi, mentre un ricordo speciale va a Franco Scataglini poeta grandissimo... e per anni recondito!
Mi sono piaciute le poesie di Ogni Terzo Pensiero di Raboni e l'anomala prova poetica di Cesare Garboli, delle diciotto poesie All'amarezza e alla maturità 1951-71, Almanacco dello Specchio del 1973, di "cantata" bellezza! Tra i più giovani io trovo bravissimi e ciascuno con uno stile, Patrizia Cavalli, Franco Marcoaldi, Valerio Magrelli, Gilberto Sacerdoti, Edoardo Albinati. Penso poi a un "raggruppamento" di voci assai differenti tra loro... e con disuguaglianze forti di età e di vita, ma con spiccate originalità come Amelia Rosselli e Antonia Pozzi, Fernando Bandini e la sua poesia neolatina, Ermanno Krum, Nanni Cagnone, Rosanna Tofanelli con il libro postumo Il filo di un gomitolo Rosso sangue... e anche tu con le tue poesie, la raccolta Con-vivere... caro Doriano!!
A parte, due specialissimi: Arbasino con Matinée di anni fa... e alcuni odierni rap, e Guido Ceronetti che nella Bur ha riunito ne La Distanza, Poesie '46-'96.
In questa mappa di ricordi e memorie non posso non pensare alla brevissima stagione di Goffredo Parise, alle piccole, brevi liriche degli ultimi mesi di vita, riunite in libro postumo.
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