Riflessioni sulla Tecnosophia
di Walter J. Mendizza - indice articoli
Dimissioni di Chris Landsea
Febbraio 2013
Pochi giorni fa uno dei massimi esperti mondiali sugli uragani, il sismologo prof. Chris Landsea, ha tenuto una conferenza stampa per spiegare ai suoi colleghi scienziati le sue dimissioni dall’Intergovernamental Panel on Climate Change (IPCC) in seguito a gravi manipolazioni di dati scientifici da lui predisposti.
In questa rubrica non potevamo non commentare questa notizia che è passata abbastanza in sordina sui media i quali, invece, sono abituati a fare titoloni in senso opposto: il grande freddo prima, il grande caldo poi (il global warming), i ghiacciai che si sciolgono, le specie a rischio di estinzione, i grandi alberi che stanno morendo e ovviamente uragani, tifoni e quant’altro. Tutto, naturalmente, colpa dell’uomo. Con queste premesse date per vere, è poi un gioco da ragazzi sparare sempre più in alto sulle presunte colpe dell’uomo e della sua sete di denaro e di sfruttamento che conduce al disastro ambientale. Un giochetto portato avanti con l’immarcescibile savoir faire della comunicazione cialtrona dei nostri media.
Ma come si suol dire, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi: nel giochetto di spararla sempre più grossa contro la scienza e la tecnica causa di tutti i mali del pianeta, c’è bisogno ogni tanto che ci siano dati scientifici che corroborino le ipotesi preconfezionate di questi banditori asini del nichilismo da salotto. E chi può dare dati scientifici? Gli scienziati naturalmente. Ma la scienza, si sa, è bella perché è falsificabile. Come diceva Karl Popper, un’ipotesi deve sempre poter essere sottoposta a un controllo che possa falsificarla, altrimenti chi fa l’ipotesi può suggerire, a partire da essa, qualsiasi cosa senza possibilità di contraddittorio: se una ipotesi non è falsificabile può portarci a qualunque conclusione senza che si possa confutarla.
Deve averla pensata in questi termini il prof. Landsea quando ha visto che il dott. Trenberth (autore principale dell’IPCC nonché responsabile del testo sugli uragani) se ne infischiava del principio di falsificabilità e propalava ai media infondate affermazioni sul ruolo del riscaldamento globale e l’attività degli uragani. Secondo Landsea già nel Terzo rapporto dell’IPCC si evidenziava che non vi era alcuna relazione tra questi due fenomeni e il Quarto rapporto avrebbe dovuto confermarlo; invece Trenberth ha usato la sua posizione per diffondere ai media e all'opinione pubblica la sua convinzione che l'intensa stagione degli uragani nel 2004 fu causata dal riscaldamento globale, affermazione diametralmente opposta a ciò che la ricerca scientifica dimostra e contraria alle conclusioni del Terzo Rapporto dell'IPCC.
L'unico metodo scientifico valido è il metodo deduttivo dei controlli, basato sulla messa alla prova della teoria tramite le deduzioni, presupponendo l'obbligo, per il ricercatore, di formulare le sue asserzioni in modo tale che esse siano falsificabili (smentibili, confutabili) in sede di esperimento. Ad esempio i giorni intercorsi tra due uragani di categoria 3 o superiore aveva superato a dicembre del 2011 i 2.232 giorni e l’ultima volta che ci fu una tranquillità così lunga risale al periodo tra il 1900 e il 1906 (v. http://rogerpielkejr.blogspot.it/2011/11/new-us-hurricane-record.html). Se un giornalista non fazioso avesse alzato la mano e chiesto spiegazioni a Landsea, questi sarebbe stato messo di fronte ad un dato che avrebbe di colpo falsificato la teoria di causalità tra riscaldamento globale e uragani che l’IPCC cercava di imporre. Bene ha fatto Landsea a denunciare le manipolazioni scientifiche ai suoi danni.
Ultimo ma non meno importante: siamo sicuri che tra gli ambientalisti che vedono complotti capitalisti dappertutto, non ci sia alcuna manipolazione? Cosa direbbero i nostri paladini se venissero a sapere che la loro disinformazione ha portato la compagnia di assicurazioni RMS ad alzare i premi di copertura contro questi rischi (dopo l’uragano Katrina) facendole guadagnare 82 miliardi di dollari? Chi sono i manipolati e chi i manipolatori?
La scienza dovrebbe essere politicamente neutra, perciò in questo ripugnante spirito di setta una persona onesta, il prof. Landsea appunto, ha deciso di ritirare la sua partecipazione al IV Rapporto di Valutazione dell'IPCC, e ha deciso di ritirarsi perché si era reso conto che la parte dell'IPCC che si avvaleva della sua esperienza era diventata troppo politicizzata e quando ha espresso le sue preoccupazioni alla direzione dell'IPCC, la loro risposta è stata quella di chiudersi anziché aprirsi ad una vera discussione. Un comportamento tipico di chi pensa che sono inutili le mediazioni e quindi rimane nelle trincee semplicemente ignorando i rilievi che vengono presentati.
Scrive il prof. Landsea: Con questa lettera aperta alla comunità, desidero spiegare i fondamenti della mia decisione e mettere in luce ciò che io vedo come un problema nel procedimento dell'IPCC. L'IPCC è un gruppo di ricercatori provenienti da ogni parte del mondo che ogni qualche anno sintetizza come il clima sta cambiando e come potrebbe essere alterato in futuro a causa del riscaldamento globale provocato dall'uomo. Io sono stato sia l'autore del capitolo delle "Osservazioni" sia il recensore del Secondo (1995) e del Terzo (2001) Rapporto di Valutazione, principalmente sull'argomento dei cicloni tropicali (uragani e tifoni). (…) diverse settimane fa mi è stato chiesto dall'autore principale del capitolo "Osservazioni" - dottor Kevin Trenberth – di scrivere la sezione sugli uragani dell'Atlantico. (…) molti servizi giornalistici hanno spiegato la stagione 2004 degli uragani dell’Atlantico, molto intensa, con una causa antropogenica, ovvero con i gas serra prodotti dall’uomo. (…) Questi servizi dei media hanno avuto il risultato di offrire la percezione che il riscaldamento globale abbia provocato un intensificarsi e aggravarsi dell'attività degli uragani.
(…)
Tutte le ricerche precedenti e attuali sulla variabilità degli uragani hanno dimostrato che non c'è alcuna tendenza a lungo termine all'aumento della frequenza e dell'intensità dei cicloni tropicali, né nell'Atlantico né in nessun altro bacino. E conclude: Personalmente non posso in buona fede continuare a contribuire a questo procedimento che ormai ritengo motivato da agende pre-concette e scientificamente infondate. E siccome la direzione dell'IPCC non vede niente di sbagliato nelle azioni del dottor Trenberth e lo ha confermato come Autore Principale del Quarto Rapporto, io ho deciso di non partecipare più al Quarto rapporto dell'IPCC.
Che dire? Da anni Tecnosophia viene denunciando questi baroni aedi del nulla che svolgono un ruolo prezioso per il regime, un ruolo cinico e grottesco di assedio psicologico allo scopo di farci sentire in colpa affinché si possa tutti essere più facilmente manipolati. Da anni veniamo denunciando quella consorteria di ambientalisti della domenica che fanno propaganda della loro fede con mentalità prigioniera e rivoltante spirito di setta. Da anni diciamo che dobbiamo controbattere colpo su colpo alle loro castronerie. Certo, nessuno mette in dubbio che ci sono problemi di inquinamento o di risorse scarse, ma questo non significa che l’uomo debba ritornare allo stato brado. Anzi. Non solo è inutile farlo ma sarebbe anche azzardato. Quante volte abbiamo segnalato realtà oggettive che appaiono più naturali a prima vista e invece alla fine risultano molto più inquinanti e pericolose degli equivalenti industriali che tanto disdegniamo? Immaginiamo milioni di persone in cerca di legna da ardere per riscaldarsi. Scoppierebbe un inquinamento mostruoso per non parlare della deforestazione che provocherebbe. Lo stesso vale se milioni di persone decidessero di accendere una candela invece che una lampadina …
Eppure, lo spirito del buon selvaggio è duro a morire. Viene da chiedersi il perché di questo conato terrazzaro e militante contro la modernità che svillaneggia con comportamenti teppistici contro la cultura del presente sentendosi gente perbene semplicemente perché credono di sposare una causa nobile, la causa di Gaia, la madre Terra. È arrivato il momento di smascherare questo perbenismo falso e ipocrita. La bellissima lettera del sismologo prof. Chris Landea ha mostrato al mondo che il re ambientale è nudo.
Walter J. Mendizza
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