Sul Sentiero I
Dalla “divina inquietudine” alla Gioia
di Bianca Varelli
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La “Conversione”
Dopo lunga ricerca, l’uomo sulla via del risveglio sceglie di dare direzione e significato al suo cammino terreno; decide, lucidamente e fortemente, di raffinare le sue capacità e la sua consapevolezza; la sua vita diventa meditazione sul "senso ultimo" delle cose; la sua attenzione si sposta dal mondo degli effetti visibili, in cui vive la maggior parte degli uomini "profani", a quello delle Cause invisibili che li determinano.
Ogni attività viene vista ora in funzione della maggiore luce che può apportare alla coscienza propria e a quella dell'umanità, con la quale egli sente gradualmente di costituire un unico corpo; Tempo e Denaro diventano strumenti da usare con discernimento e generosità per i fratelli; la Verità è perseguita in ogni aspetto della vita e della Ricerca.
Se la “conversione” è davvero esplosa luminosamente nell’interiore, anche nell’esteriore avvengono inevitabilmente mutamenti e l’individuo risvegliato inizia un percorso di Verità in ogni campo della sua vita personale e della sua Ricerca:
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molte attività, ritenute da molti utili, necessarie e "positive", appaiono ora inconsistenti e vane;
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lavori e amicizie non in linea con l’Ideale intravisto, vengono abbandonati e/ trasformati;
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si dissolvono naturalmente relazioni inappropriate e/o utilitaristiche, prive di reale affinità spirituale, nate dalla solitudine e dal bisogno, e pur così spesso esibite in società o nei social per pubblicizzarne immaturamente e narcisisticamente “il successo”;
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la pavidità della stucchevole “cortesia” di maniera si trasfigura nella generosità del Cuore, che si offre con prontezza e ama con ardore;
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ogni forma di possessività, di oggetti, di opere, di idee - ma soprattutto di persone - viene sentita come segno di volgarità psicologica e di rozzezza e spirituale da cui discostarsi con fermezza;
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la Cooperazione non viene più ritenuta un impegno gravoso e difficile, pur se necessario al compimento di opere, ma un gioioso empito di avvicinamento, un’aspirazione alla fusione che porta empatia e pace;
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si persegue la ricerca della verità della propria essenza con umile chiarezza verso gli altri e verso se stessi; le paure “sociali” svaniscono, non alimentando più le immagini attraverso le quali ci mostriamo al mondo. Con sincerità procediamo verso la purificazione di noi stessi, e la trasparenza acquisita permette alla luce, che ogni uomo racchiude in sé, di mostrarsi e risplendere;
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rigidità di pensiero e fissazioni dogmatiche, prima sentite come parte della propria “identità di ricercatore”, si sciolgono nella flessibilità di una Ricerca costantemente aperta a confronti e condivisioni, alla comparazione di elementi, al sincretismo di contenuti e discipline in vista di una superiore Unità;
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si sviluppa la virtù forte della Coerenza, che tramuta ogni dichiarazione nella realizzazione pratica di ciò che si afferma; il valore non consiste in ciò che si dice ma in ciò che si fa, secondo l’antico assioma “Così sia detto e così sia fatto!”;
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la Fratellanza non appare più come speranza di pochi, relegata nel campo delle “filosofie” e delle possibilità di un mondo molto lontano a venire ma sentimento ovvio e naturale dell’oggi che concilia Lavoro e Gioia;
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cadono le illusioni del “mio” e del “tuo” e si scopre la libertà di procedere condividendo ciò che la natura ha posto in noi e attorno a noi. Si realizza il Principio di Ripartizione che governa i rapporti e conduce l’individuo alla Condivisione di ogni tipo di risorsa;
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l’Utopia si presenta come reale possibilità da realizzare, che richiede Volontà di Bene e riferimento costante al Cuore.
Bianca Varelli
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