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Consiglio per acquisto Consapevole

Consigli per Acquisti Consapevoli

La missione è quella di offrire consigli per acquisti consapevoli comprensibili a tutti, con un linguaggio semplice ma sempre scientificamente corretto.

di Riccardo Magnani - indice consigli


La data di scadenza


L'obbligo di stampare la data di scadenza su tutti i prodotti alimentari è stata sicuramente una novità a favore del consumatore ma nello stesso tempo ha enormemente aumentato lo spreco alimentare tra le persone poco abituate a controllare nel proprio frigorifero l'ordine di scadenza dei prodotti acquistati. Ma come viene stabilita la data di scadenza? Come sapete la scadenza varia per tipologia di prodotto, si passa da pochi giorni dalla data del confezionamento, ad alcuni mesi. In linea di massima ogni prodotto ha una propria curva di deterioramento organolettico e igienico sanitario.
Curva che viene trovata sperimentalmente

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La data di scadenza


Prendiamo dei numeri a caso tanto per capire. Se questo è uno yogurt, prima si definisce la curva di deterioramento, poi si stabilisce ad esempio qual è la minima percentuale di lattobacilli ancora vivi che si ritiene accettabile. Supponiamo che sia il 50%. Si tira una riga orizzontale fino ad incontrare la curva e si scende a leggere il tempo di scadenza A. Se si decidesse di giudicare ancora sufficiente solo il 30% di bacilli vivi la scadenza sarebbe B. Quello che è importante capire è che la data di scadenza non è un baratro della qualità, dove il giorno prima il prodotto è freschissimo e il giorno successivo è da buttare. Il prodotto perde gradualmente di qualità ma rimane più che commestibile anche se meno buono per un certo periodo anche dopo la scadenza. Se un prodotto scade dopo 6 mesi si potrà utilizzarlo anche una settimana dopo senza problemi. Se la sua scadenza è di sette giorni, 24 ore dopo sono un limite. Quindi se trovate nel vostro frigorifero, per dimenticanza, un prodotto appena scaduto, non gettatelo, sarebbe uno spreco. Un discorso differente vale per un prodotto che è stato aperto. Come spesso viene suggerito dal produttore, questo va consumato in 24/48 ore. Un esempio è il latte a lunga conservazione che potete conservare fuori dal frigo anche 6 mesi ma dopo l'apertura va subito consumato.
Ultimamente alcuni supermercati hanno un "angolo dei prodotti a breve scadenza" che vengono venduti con il 50% di sconto. Sono prodotti che scadono entro 3 giorni e se non vengono acquistati devono essere buttati. Se avete un congelatore capiente potete acquistarli e congelarli usandoli poi al bisogno con un notevole risparmio.
Un ultimo consiglio per i prodotti surgelati. Non si possono, dopo averli scongelati, ricongelarli perché la carica batterica, con lo scioglimento del ghiaccio, si riattiva immediatamente.

Riccardo Magnani

Biologo


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