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Riflessioni sulle scienze

Riflessioni sulle Scienze

di Alberto Viotto    indice articoli

 

L'affidabilità delle previsioni economiche

Gennaio 2012

  • Buone previsioni

  • Cattive previsioni

  • I numeri del lotto

  • Le previsioni economiche

  • Le previsioni di borsa

  • Le cose miglioreranno

  • Niente controprova

  • Previsioni autoverificanti


L'affidabilità delle previsioni economicheBuone previsioni

Nelle scienze più “nobili”, come la fisica e la chimica, è abbastanza facile verificare se una teoria è valida: la si sottopone ad un esperimento e si vede se è in grado di prevedere correttamente quello che succede. Le previsioni di queste scienze sono verificabili ed hanno un valore indiscutibile. Tra l’altro, è a questo tipo di previsioni che dobbiamo il nostro attuale livello di vita, il cibo abbondante, le case confortevoli, la possibilità di viaggiare facilmente della nostra epoca.

 

Cattive previsioni

Ci sono altre “discipline” in cui si effettuano previsioni utilizzando regole altrettanto complicate, come l’astrologia, con i calcoli dei quadri astrali e del movimento delle stelle. All’inizio di ogni anno, ad esempio, moltissimi astrologi si lanciano in previsioni dettagliate sull’annata che sta iniziando. Ma qual è il livello di affidabilità?

Il problema è la difficoltà di “fare l’esperimento” per verificare come sono andate le previsioni; bisogna attendere un intero anno e, quando sarà il momento, si sarà più interessati alle previsioni dell’anno successivo. Ci sono però delle associazioni di scettici, come il CICAP (1), che perfidamente a fine anno vanno a riprendere le previsioni fatte dagli astrologi un anno prima e le confrontano con quanto è effettivamente avvenuto. Di solito, al di là delle previsioni ovvie che ognuno sarebbe in grado di fare ed alla percentuale statistica di previsioni azzeccate per caso, i risultati sono sconfortanti. Il valore predittivo di queste “discipline” è nullo.

 

I numeri del lotto

Altre teorie apparentemente serie e complesse si applicano alla previsione delle uscite dei numeri del lotto e dei vari giochi d’azzardo. Complicati calcoli dei numeri ritardatari sulle varie ruote, sofisticati sistemi per aumentare la probabilità di vincita si possono trovare da ogni parte sul web. Anche in questo caso “fare l’esperimento” è difficile: se i numeri previsti non escono si può sempre dire che il successo è semplicemente rinviato...

In realtà semplici considerazioni statistiche bastano a dimostrare che tutti questi calcoli sono completamente inutili (2); anche in questo caso il valore predittivo è nullo.

 

Le previsioni economiche

Anche le scienze economiche dispongono di un apparato teorico molto sviluppato. Ma qual è il loro valore predittivo, più vicino a quello delle scienze “nobili” o a quello dell’astrologia e della previsione dei numeri del lotto? Anche in questo caso il problema è l’”esperimento”. Le previsioni non sono mai a breve termine e spesso, prima che si possa verificare com’è andata, c’è modo di confondere le acque. Però, esattamente come fanno gli scettici con le previsioni astrologiche, si può conservare la memoria di quanto si è previsto e dopo un po’ di tempo confrontarlo con quello che è effettivamente successo.

 

Le previsioni di borsa

Uno dei campi in cui si concentrano i maggiori sforzi sono le previsioni dell’andamento delle azioni quotate in Borsa. E’ chiaro che valutare se un’azienda ha buone prospettive, se è efficiente e produce qualcosa di valido e quindi conviene investirci, è un’attività utile e basilare per il buon funzionamento dell’economia. La maggior parte delle previsioni di Borsa, però, non fanno riferimento ai “fondamentali” di un’azienda, ma si concentrano piuttosto sull’andamento del mercato indipendentemente da “quello che c’è sotto”.

Si sono sviluppate al proposito teorie complicatissime, e basta fare un giretto sul web per trovare articoli molto seri che parlano di concetti come “doppio minimo” “supporto” “linea di resistenza”. Proprio come per le previsioni dei numeri del lotto basta una semplice considerazione: nei mercati borsistici, se qualcuno ci guadagna qualcun altro ci deve perdere. (3) Se ci fosse una strategia che permette di guadagnare con sicurezza dovrebbe essere segreta perché altrimenti tutti la applicherebbero e se ne annullerebbero gli effetti; più semplice pensare che semplicemente questa strategia non esista.

Queste considerazioni sono confermate dagli effettivi risultati dei “fondi di investimento”. Uno studio pubblicato da Mediobanca (4) certifica che la stragrande maggioranza dei fondi si è comportata peggio di un investimento neutro, basato sulla media del mercato. Peggio, non allo stessi modo, si badi bene, solo perché i fondi di investimento si fanno pagare ricche commissioni per una attività inutile. Altrimenti, come non si può fare meglio, non si potrebbe nemmeno fare peggio. Come al gioco del lotto, non si può vincere ma neanche perdere con sicurezza: altrimenti basterebbe adottare la strategia opposta per vincere.

 

Le cose miglioreranno

Come vanno, invece, le previsioni macroeconomiche sull’andamento dell’intera economia di un Paese? Le previsioni sul Prodotto Interno Lordo, sul tasso di inflazione, sul debito pubblico? Studi ponderosi indicano quasi sempre una situazione in via di miglioramento, ma, confrontandoli dopo alcuni anni con quanto è effettivamente avvenuto, si nota che le previsioni sono regolarmente troppo ottimistiche (anche perché servono a giustificare la politica di chi è al governo, che altrimenti non sarebbe più eletto). La realtà è quasi sempre peggiore delle previsioni.

Prendendo a caso uno dei tanti esempi, all’inizio del 2007 l’Istituto di Studi e Analisi Economiche, un ente ora confluito nell’ISTAT, prevedeva per il 2007 un aumento del PIL del 1.9% e del 1.8% per il 2008. La (facile) previsione a brevissimo termine è stata quasi corretta (l’incremento effettivo è stato dell’1.5%), ma ha clamorosamente fallito per l’anno successivo, in cui c’è stato invece un decremento dell’1.4%. (5) Nel 1998 la task force del Parlamento europeo sull’Unione Economica e Monetaria prevedeva per l’Italia una costante diminuzione del deficit pubblico che doveva scendere nel 2009 al 60%; il debito però non è diminuito ed è ancora vicino al 120%. (6)

E’ importantissimo misurare bene l’andamento di un’economia per effettuare eventuali aggiustamenti, ma, quanto alle previsioni, è sufficiente fare delle stime di massima, molto più semplici (e meno costose), da affinare momento per momento. Come in una famiglia ben gestita, basta evitare le spese inutili ed evitare le truffe, come prestiti e rate. E’ inutile elaborare complicate teorie che verranno molto probabilmente smentite dalla realtà, e pagare ricchissime parcelle a chi le elabora.

 

Niente controprova

Anche se con ritardo, le previsioni sull’andamento della Borsa o dell’economia di un paese possono essere verificate. In altri casi, invece, la verifica non c’è proprio e quindi, sostanzialmente, ognuno può dire quello che vuole, non si può distinguere un ciarlatano da una persona seria. Ci sono agenzie di consulenza che si fanno lautamente pagare per dire, ad esempio, che adottando certe politiche di marketing si può guadagnare il 3% in più (che può rappresentare un bel po’ di soldi). Il problema è che i guadagni possono variare per motivi che non si riescono a valutare molto di più del 3% ogni anno.  Se le cose vanno bene i consulenti si prenderanno il merito, se le cose vanno male daranno la colpa al mercato difficile o a qualsiasi altro fattore esterno. Chi li ha pagati, poi, tenderà a dire che hanno avuto ragione, per non fare lui stesso una cattiva figura.

Anche nell’analizzare i comportamenti macroeconomici del passato si possono fare affermazioni pressoché a piacere, che non possono essere né smentite né confermate dai fatti. L’interpretazione comune a proposito dell’adesione dell’Italia all’euro è che in questo modo è stata evitata una catastrofe finanziaria. In realtà nei decenni precedenti l’Italia aveva affrontato situazioni simili e ne era sempre uscita rafforzata, mentre nel decennio in cui è stato usato l’euro c’è stata una contrazione economica ed un aumento delle diseguaglianze. Ma entrambe le tesi non possono essere verificate, non si può rifare l’esperimento tornando alle stesse condizioni del 2001 e non adottando più l’euro.

 

Previsioni autoverificanti

Vi sono agenzie specializzate (e lautamente pagate) per attribuire delle valutazioni (“rating”) ai vari investimenti. Se queste agenzie hanno un largo seguito, le loro previsioni possono essere del tipo “autoverificante”: se dicono che un’azione salirà, tutti corrono a comperarla e salirà davvero; se avessero detto che sarebbe scesa tutti sarebbero corsi a venderla e sarebbe scesa davvero.

Anche con questo vantaggio decisivo, però, spesso queste agenzie specializzate sbagliano clamorosamente. Ai tempi della “bolla di internet” del 2000 moltissime agenzie continuavano a prevedere la crescita del valore delle azioni, che invece in breve tempo persero il 75% del loro valore. Allo stesso modo, le agenzie non hanno previsto la crisi del “debito sovrano” (i titoli emessi dalle varie nazioni per finanziare le loro spese), salvo procedere a rapidi “downgrade” (previsioni di un peggioramento delle quotazioni) subito dopo il verificarsi della crisi.

L’economia è ben lungi dall’essere una scienza esatta, ed il valore che le viene attribuito dovrebbe essere largamente ridimensionato. Se il mondo oggi è molto più ricco che nel passato non è grazie alle teorie economiche o alla finanza, ma al progresso scientifico e tecnologico.

   Alberto Viotto

 

Se qualche lettore trovasse questo articolo interessante o ne volesse discutere, all'autore farebbe piacere ricevere delle e-mail all'indirizzo: alberto_viotto@hotmail.com


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NOTE

1) www.cicap.org

2) www.riflessioni.it/scienze/legge-grandi-numeri.htm

3) www.riflessioni.it/scienze/teoria-mercati-finanziari-1.htm

4) www.mediobanca.it/it/stampa-comunicazione/news/comunicato-22-luglio-2008.html

5) www.isae.it/nm_30052007_cs_con_link.pdf

6) www.europarl.europa.eu/euro/country/general/i_it.pdf

 

 

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