Riflessioni sull'Ottava
di Michele Proclamato - indice articoli
Un fenomeno di campo
gennaio 2011
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Volendo poi contrassegnare il computo energetico totale posto a valle della descrizione sumera, con molta semplicità, tale scienza, proseguirebbe attraverso una lunghissima serie di cerchi compositi, contraddistinti da 24-12 unità geometriche, che includo per il vostro giustificabile scetticismo (Fig. 5). Scetticismo che sicuramente andrebbe a stemperarsi di fronte ad un’immagine di 2000 anni fa, conosciuta come Zodiaco di Dendera (Fig. 6), dove si può vedere come una Stringa Bosonica sia stata trasformata nelle 24 possenti braccia appartenenti a 12 esseri ciclopici, ultimo simulacro geometrico, responsabile di una creazione dodecafonica, in grado di palesarsi attraverso 72 corpi celesti pressoché completamente stellari.
Potreste così vedere che quel filo unificante promesso, sia pur composito, ma garantito da un sistema numerico estremamente preciso, tanto caro alle memorie euclidee, platoniche, pitagoriche o cabalistiche come alle tradizioni precessionali di tutto il mondo, una volta in Egitto, ed ora nei campi di tutto il mondo, continua a riapparire.
Capirete ora il perché del doppio binario non solo conoscitivo, ma, soprattutto temporale, l’unico in grado di tenere uniti più MONDI intelligenti, (come essi essenzialmente sono) capaci da sempre, di comunicare.
Soprattutto potrete comprendere perché i simboli Crop appartengono sia a tutte le civiltà che ai grandi del passato, i quali, mai, fecero a meno di usarli, consci di come attraverso essi si potesse “creare”, se opportunamente usati, in ogni campo dello scibile umano.
Esiste però un passaggio che i Crop sottolineano con insistenza, in numerosissime esecuzioni. Un passaggio costituito proprio da quelle 24 braccia, più conosciute oggi, grazie anche al sottoscritto, come TRE OTTAVE. Passaggio immortalato attraverso l’intersezione di SEI Cerchi, florealmente uniti, capaci di creare i presupposti di un Settimo cerchio (la creazione), rappresentante il famoso Settenario, lontanamente intuito a livello biblico (Fig.7) e oggi matrice costitutiva dei fenomeni fisici.
Avremo, quindi, una parte di Cerchi molto cospicua, che descrive un atto CREANTE dovuto ad una logica descrittiva completamente simbolica, appartenente ad un sapere sicuramente più conscio di noi, nel riconoscere quali sono gli effettivi meccanismi di apprendimento umano.
Di conseguenza, chi, di anno in anno, diluirà il sapere dell’OTTAVA per l’ennesima volta, ad uso e costume umano, lo farà perfettamente conscio di come l’uomo abbia autolimitato, in questi millenni, la sua comprensione della realtà, attraverso un formalismo logico in grado di dare inizio ad una civiltà pericolosamente evolutasi grazie all’uso, quasi esclusivo, di un solo emisfero cerebrale. Gli stessi riassumeranno tali passaggi attraverso la Geometria Sacra, nel tentativo di indurre in noi un ultimo momento di comprensione, atto a porci un'unica ed essenziale domanda, la seguente:
“Se Dio, come prima fase per giungere a noi, ha utilizzato la geometria, figlia di OTTO frequenze, come è riuscito a creare tutte le forme che ci circondano partendo da soli Cinque solidi?”
Una domanda che, per assurdo, si potrebbe esprimere anche così:
“Possono i Crop insegnarci a capire come un Cubo possa diventare Colibrì?”
La legge dei vortici
Sulla scia di tale domanda, vi chiedo di riesaminare l’immagine numero 5.
Credo non possa sfuggirvi che quei “12” solidi prismatici bicolori, figli di “24” lati stellari, sono sormontati da TRE spirali ben precise, a loro volta generate da punti ben definiti. Fatto ciò, vi prego di riesaminare lo Zodiaco di Dendera.
Potete, quindi, constatare che tutto l’insieme stellare è coinvolto da una Spirale Sinistrorsa. Abbiamo, quindi, un’informazione, direi, preziosissima, che accomuna un cerchio di pochi anni fa ad un reperto di millenni fa. E la scienza ufficiale cosa dice in merito al fenomeno spirale? Dice che, tutto, a livello atomico, ha uno Spin, un senso rotazionale ed a maggior ragione ciò che è destinato a diventare vivente.
Quindi, per l’ennesima volta, le due scienze sembrano combaciare, quasi si volesse giungere alla “mono-rotaia” da me auspicata.
Ma L’OTTAVA dice, attraverso Dendera, qualcosa di più, di molto più profondo e trascendentale di quanto la scienza ufficiale sia ora disposta ad ammettere.
Essa dice, in Egitto, in pieno periodo Tolemaico, che tutta la Galassia alla quale apparteniamo è VINCOLATA DA UN EFFETTO SPIRALICO, suddiviso secondo 5 zone celesti ben precise, teoricamente e longitudinalmente invisibili all’occhio umano.
Tutti gli astri, quindi, come un immenso sistema atomico, vengono sottoposti ad un unico regime vorticante, a sottolineare come tutto ciò, vista la chiara rappresentazione animica, sia legge, e non solo a livello stellare.
Pertanto, se la mia teoria senza tempo è giusta, tale conclusione egizia avrà nei Cerchi un mezzo assertivo fenomenale per giungere ad una conclusione, direi “logica”, riguardante l’impegno profuso da “chi” ci regala il suo sapere. Anzi, direi di più. Come ho appurato, il fenomeno Crop dedica un’ulteriore enorme parte di esempi, non solo alla spirale, ma soprattutto al “tipo” di capacità spiraliche che insistono sulla terra come nell’Universo e questo per un unico e solo motivo: “Il Vortice, come in antichità veniva chiamato, “è’” il vero responsabile aggregante della materia”.
Ma, in un simile contesto, che COSA costituisce la vera matrice scatenante la materia?
Gli egizi lo dicono, senza incertezze, attraverso un'unica immagine stellare, la quale condivide lo stesso minimo comune denominatore: “La LUCE”. Essi, simbolicamente, dicono che il Fotone è il vero responsabile della materia. Un fotone che, grazie ad una legge aggregante ben precisa, è in grado di condensarsi nei miliardi di modi da DIO voluti, come Democrito, Epicureo e Lucrezio sapevano. Un sapere condiviso da Giordano Bruno, Cartesio, Maxwell e soprattutto, come ha dimostrato uno studioso dei nostri tempi: Renato Palmieri, con la sua fisica unigravitazionale.
Insomma, sto cercando di dirvi che la Scienza dei Cerchi (l’OTTAVA), non solo traccia un quadro simbolico vibrazionalmente geometrico della nostra realtà, ma, logicamente, conclude il suo lavoro asserendo, attraverso numerosissimi Crop, che i miei famosi OTTO, non sono altro che una visione equatoriale e bidimensionale, di un sistema spiralico eccentrico (Fig. 8), in grado di indurre in errore la scienza, la quale crede ancora a forze gravitazionali di forma toroidale (Fig. 9).
I Cerchi conducono il vorticoso movimento delle geometrie platoniche, al centro di numerosissimi esempi simbolici, nonché aggreganti, dove propagazioni spiraliche di tipo concentrico, ma dal fuoco eccentrico (Fig. 10), chiare in natura grazie ad effetti macroscopici come una tromba d’aria (Fig.11), o minimi come la secrezione calcarea e tubolare corallina, potranno essere rivisti nei campi di grano inglesi (Fig. 12).
Nonostante ciò, non riusciamo a capire come delle propagazioni spiraliche multiple (Fig. 13) siano in grado di garantire appuntamenti geometrici costanti per la disposizione della materia, rispettando un'unica legge, adatta, indifferentemente, ai corpi celesti di una galassia, come alle scaglie di una magnifica pigna. E dire che, già nel 1997, alcuni cosmologi spagnoli si sgolarono inutilmente nell’affermare che tutta la materia, nell’Universo, fosse sostanzialmente disposta a rispettare un'unica forma mandalica, puntualmente apparsa nei Campi di Grano e propiziata da motivazioni spiraliche come sopra (Fig. 14).
La scienza ufficiale si ostina a creare multiple motivazioni, per cause e relativi effetti che da sempre hanno una sola motivazione: quella vorticante.
Insomma, i Cerchi, figli di una millenaria pazienza, continuano a riproporci un Universo nel quale, tutto, attraverso dei Cerchi è possibile ottenere, e noi seguitiamo a non capire, credendo che le leggi fisiche siano 4, invece che essenzialmente UNA, per tutto l’Universo.
Così facendo, dimentichiamo che le stelle, attraverso i loro campi gravitazionali spiralici, sono costantemente in contatto, tremendamente tese a scambiarsi notizie sulla loro vita, tremendamente tese ad “innamorarsi”, tremendamente tese a creare (in un cosmo dove esiste solo attrazione), nuovi pianeti, a loro volta capaci di ospitare esseri, in grado di ripetere, olograficamente, meccanismi e gesta, erroneamente credute esclusivamente umane.
A questo punto, non credo sia tanto difficile immaginare come 8 frequenze e 5 solidi, grazie al potere spiralico, possano diventare, non solo un colibrì, ma creazione infinita. Non è difficile pensare a come, da sempre, qualcuno ci stia proponendo delle soluzioni a problemi, solo semplicisticamente, definiti scientifici, quindi, a ciascuno di voi, che con affettuosa pazienza, anche questa volta, siete arrivati alla fine delle mie argomentazioni, vorrei dedicare le seguenti parole:
“Aprite la porta attraverso la quale è possibile osservare il firmamento senza limiti"!
Facciamolo, anche attraverso i Cerchi e, finalmente, potremo spezzare le ultime catene “dell’ UOMO-CENTRICITA’ “ consci di come qualcuno, ben prima di noi pagando con la vita, lo fece.
Michele Proclamato
Su YouTube: IL SAPERE DELL'OTTAVA
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