Riflessioni sull'Ottava
di Michele Proclamato - indice articoli
L'Agosapere
settembre 2011
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Una piccola premessa
Non è difficile per me vedere e a volte intuire, ciò che a molti può sembrare improbabile o inspiegabile. E’ un dono, questo, ricevuto nella penombra di una basilica viva e parlante, oggi ferita.
Convivo con questo talento, passando dall’euforia datami dallo “scoprire”, alla tristezza di una situazione per la quale mi sento spesso solo parzialmente compreso, se non deriso, al massimo tollerato, come si può tollerare un vicino di casa riservato, sicuramente inoffensivo, ma certamente un po’… strano.
In ogni caso, ho scelto questo destino fatto di un sapere che mi ha reso sempre più simile ad un ponte teso fra le sue mille interpretazioni, che io so essere solo apparentemente diverse. Il mio fine ultimo e la speranza prima, sono quelli di traghettare aspetti superficialmente ancora intesi come “esoterici”, in un ambito scientifico strettamente ufficiale, poiché, con tutto il cuore, credo che il futuro dell’uomo potrà avere un nuovo impulso, da una terza via, dettata dalla fusione di questi due aspetti, oggi ancora pericolosamente distanti.
Vorrei perciò dimostrare che l’Agopuntura, sostanzialmente, è una delle tante, eccelse, interpretazioni, di quel sapere universale del quale mi occupo da anni, affinché si possano chiarire alcuni aspetti, oggi probabilmente sconosciuti alla medicina ufficiale, che ancor più potrebbe progredire se, con serietà, accettasse di prendere in esame altri punti di vista. Mi scuso, quindi, fin da ora, se nel mio scrivere, a volte, si avvertirà l’insopportabile sentore di una saccenza non avvalorata, in questo caso specifico, da titoli o attestati medici specifici, ma spero vorrete considerarmi come un pioniere che cerca di ri-aprire antiche porte con chiavi conoscitive che ho solo ri-forgiato.
Senza indugiare oltre, passo, pertanto, alle vere eterogenee motivazioni del mio scrivere.
Una medicina nata in Mesopotamia
Con estrema onestà, dico che non mi occupo di Agopuntura e non ho esperienze dirette della sua capacità curativa, ma credo di aver capito, in sintesi, che tale tecnica terapeutica (contravvenendo ad ogni canone curativo occidentale di tipo ufficiale), basandosi sull’interpretazione del fluire di un’energia femminile e maschile (Yin e Yang) chiamata QI, sia in grado, da millenni, di curare l’uomo attraverso l’identificazione di canali energetici definiti Meridiani e nodi, nei quali vengono immessi degli aghi specifici, affinché le due energie di cui sopra, vengano, tonificate in caso di deficienza, o liberate e fatte defluire, in caso di eccesso.
In tale contesto, la malattia, di per sé, è il frutto di una serie di comportamenti mentali o alimentari che culminano in stati energetici caratterizzati da una sostanziale mancanza di equilibrio fra i due tipi di energia. Ho appreso, inoltre, che oggi la medicina occidentale ha parzialmente accettato l’uso dell’Agopuntura, anche ufficialmente, in quanto, innegabilmente, ci si è resi conto che esistono meccanismi fisici che avvalorano la sua utilità in un grandissimo numero di disturbi, nei quali la “malattia” non avrebbe altro modo di essere combattuta e vinta se non attraverso l’uso chimico e farmacologico. Ma persiste tutt’oggi, sempre da parte della medicina ufficiale, una sostanziale diffidenza verso questo sistema curante, dovuta soprattutto ad un motivo fondamentale, il seguente: il raffinato sistema di meridiani utilizzato da ben 5000 anni dagli agopuntori cinesi, materialmente, non ha una corrispondenza anatomica diretta nel corpo umano “occidentale”.
Ci si trova, quindi, di fronte ad un paradosso in termini per il quale, un tipo di medicina effettivamente valido per una civiltà, non è ritenuto completamente tale per una civiltà “altra”, come la nostra. Non solo: l’Agopuntura funziona chiaramente anche in Occidente, ma, sostanzialmente, la nostra medicina ……non sa perché.
E qui inizia il mio di lavoro, poiché rimango allibito di fronte a tanta superficialità occidentale.
Infatti, con lo stesso sistema conoscitivo con cui i cinesi curano, divinano ed esercitano “marzialmente” la loro destrezza fisica, noi occidentali abbiamo costruito, dipinto, scolpito, numerato ecc. ecc.
Si tratta di un sistema figlio di una fisiologia celeste, impressa senza tema in quella umana e regalataci in tempi e modi sconosciuti, in un momento della storia tutto da definire.
Partirò, quindi, proprio dai Meridiani dell’Agopuntura, per tracciare un quadro estremamente complesso, la cui sintesi, però, a mio avviso, risiede in un'unica parola: OTTAVA.
Chi ha avuto modo di approcciare i miei studi sa che, per me, vi sono delle sequenze numeriche di fondamentale importanza per la comprensione di ciò che ci circonda, perciò, per prima cosa, desidero riassumere i “numeri” dell’antica medicina taoista in questione.
Vi sono 8 Meridiani “curiosi” ai quali viene imputata la formazione del corpo umano, che, a loro volta, danno origine a 12 organi.
Tali organi sono garanti di 12 meridiani principali, responsabili ciascuno di 4 meridiani secondari definiti:
-
Tendino-muscolari,
-
Distinti,
-
Luo longitudinali e
-
Luo trasversali
per un totale di 48 meridiani.
Di conseguenza, la somma di organi, meridiani secondari e principali ammonta a 72 unità.
Arrivati a questo punto, ho riassunto l’essenza numerico-costitutiva dell’insieme ed è il momento di passare all’esame di un resoconto plurimillenario mesopotamico, noto come: Lista Sumera dei Re, affinché si possa cominciare a vedere come e quanto sia diffusa tale sequenza numerica, garante, essenzialmente - come ho appreso attraverso i miei studi - della codifica, mai completamente decifrata dall’uomo, di un sistema creativo, che definirei…. divino.
Prima però, desidero anticipare ai “pazienti” lettori, che questa mia interpretazione, pur avendo le caratteristiche descrittive di uno studio storico, “spero” potrà dare risposte anche mediche, ad un presunto mistero per il quale, sulla Terra, l’anatomia umana e la sua fisiologia, sembrano avere più interpretazioni ed utilizzi diversi, comunque gravidi di effetti positivi, come l’Agopuntura dimostra.
Lista Sumera dei Re
Dopo la discesa della regalità dai cieli,
La regalità fu a Eridu,
In Eridu Alulim divenne re,
Egli regnò per 28800 anni.
Alalgar regnò per 36000 anni.
"Due" re;
Essi regnarono per 64800 anni.
Poi Eridu cadde
E la regalità fu spostata a Bad-Tibira
Divenne re a Bad-Tibira Enmenluanna;
Egli regnò per 43200 anni.
Enmengalanna regnò per 28800 anni.
Dumuzi il pastore regnò per 36000 anni.
"Tre" re essi regnarono 108000 anni.
Bad-ti-bira cadde
E la regalità fu spostata a Larak.
A Larak, Ensipadzidanna regnò 28800 anni.
"Un" re ……. Egli regnò per 28800 anni.
Larak cadde
E la regalità fu spostata a Sippar.
A Sippar Enmeduranna divenne re
E governò per 21000 anni
Poi Sippar cadde
E la regalità fu spostata a Shuruppak.
Ubaratutu divenne re, egli governò per 18600 anni
"Un" re …….. egli governò per 18600 anni.
In "Cinque" città “Otto”re,
essi regnarono per” 241200” anni,
Poi il Diluvio “travolse tutto”.
Quella che avete appena letto è la traduzione di ciò che, inciso in caratteri cuneiformi, fa sfoggio di sé, da migliaia di anni, su un prisma in pietra, passato alla storia come: Prisma di Blundell, dal nome del suo scopritore.
Ho studiato, e profondamente mi impegno tutt’ora nel farlo, il significato di tale testo ed ho imparato a mie spese e da tempo, quanto sia sicuro nascondere in un luogo visibile a tutti, qualcosa di estremamente importante, rendendolo praticamente …invisibile.
Ora, seguendo il filo conduttore della simbologia e dell’analogia, che guida fin dall’inizio i miei studi e le mie ricerche, vorrei procedere con la “mia” dimostrazione delle motivazioni poste alla base di questa “scienza” orientale, chiedendovi la pazienza e la disponibilità ad abbracciare un percorso solo apparentemente tortuoso e fuorviante. Cercherò, quindi, di accompagnarvi attraverso quelle che sono state le innumerevoli domande che mi sono posto e che hanno condizionato le mie “peregrinazioni” nei vari campi del sapere.
Per prima cosa, proviamo a sostituire gli OTTO Meridiani Curiosi, con gli Otto Re mesopotamici, ottenendo in tal modo Otto frequenze temporali.
Osserviamo poi il computo finale degli Otto momenti regnanti, dove possiamo ritrovare, numericamente, qualcosa che molto ha a che fare con i 12 organi ed i relativi 12 meridiani principali e, proseguendo nell’esame, è molto importante notare, che tale computo possiede una strana particolarità: esso, infatti, è frazionabile in 1\3 e 2\3 di un ulteriore somma pari a 36 unità.
Passiamo ora all’esame del luogo in cui si svolge tutta la scena: il testo parla di 5 città, esattamente come 5 sono gli Elementi principali presenti nell’Agopuntura.
Credo, quindi, di poter affermare che le analogie numeriche, pur appartenenti a significati e contesti temporali, geografici e civili completamente diversi, sembrano essere molteplici.
Ritengo, inoltre, importante sottolineare che la lista termina la sua descrizione parlando di Re, città e momenti regnanti, posti storicamente prima del Diluvio e penso sappiate, che la scienza è disposta ad avvalorare tale catastrofico evento, o più eventi minori del genere, incasellandoli in un ambito storico piuttosto aleatorio, posizionato fra i 10000 ed i 12000 anni fa. Faccio questa precisazione, per dare una pur minima idea del contesto storico attraverso il quale ci stiamo muovendo.
Ciò premesso, diviene spontaneo domandarsi cosa rappresentano quegli enormi archi di tempo, chiaramente intesi dall’archeologia in modo piuttosto goliardico, tanto da abbandonare il reperto, senza spiegazione, in una polverosa teca, in quel di Oxford, ma per avere una risposta è necessario fare un ulteriore passaggio.
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