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Un modo innovativo di vedere l’universo
di Franco
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Cos’è che ci porta a identificare la forma geometrica della cella base o “pixel” dell’etere?
Osservando il nostro passato vediamo che la forma geometrica piramidale è fortemente radicata nella struttura base del nostro pensiero, infatti tutti i popoli antichi, anche non in contatto tra di loro, hanno eretto piramidi in tutto il mondo come mezzo espressivo della loro fede verso i loro Dei.
Essendo il pensiero di quei popoli ancora spontaneo, si potrebbe ritenere che questa loro propensione rispecchi un riflesso incondizionato del loro sub-conscio verso la rappresentazione della struttura geometrica piramidale primordiale; la quale con il prolungamento delle proprie linee generatrici ci potrebbe portare ad identificare la struttura geometrica dell’etere, che si ripete poi nella natura in diverse forme anche a livello di equilibrio così detto “cellulare”.
Cos’è che ci porta a identificare la natura dell’etere in modo dualistico?
Nella natura succede mai nulla per “caso” in quanto alla base del “Tutto” vi è la presenza di un’intelligenza intrinseca semplice ed armoniosa (software), la cui struttura ben definita che la caratterizza (hardware), potrebbe avere una sua forma geometrica di base (pixel), che si ripete poi in tutto l’universo dal micro al macro cosmo.
Osservando la natura notiamo che l’universo è pieno di forme speculari e/o doppie, noi ad esempio abbiamo tanti organi doppi come: occhi, orecchie, narici, braccia, mani, seni, polmoni, reni, testicoli, gambe, piedi ecc.
Il dualismo, oltre che nel nostro corpo, si ripete in molteplici altri campi della natura, come nei concetti di: tensione e distensione, particella ed anti-particella, maschio e femmina, buono e cattivo, male e bene, compatibile ed incompatibile, positivo e negativo, destra e sinistra, sopra e sotto, zero e uno, dentro e fuori, ecc.
Per cui si potrebbe dedurre che l’universo, la natura, la nostra mente, i computer, funzionano tutti in modo dualistico e/o binario; tale fatto ci potrebbe portare a supporre che anche il così detto “etere” potrebbe avere una struttura geometrica di base di tipo binario.
Cosa rappresenta il concetto di dualismo in questo universo?
Il dualismo si può interpretare come il meccanismo che permette alla vita in generale di arrivare a maturare esperienza durante il primo tratto di vita nella zona di etere instabile e compresso. L’importante qui è “capire” ed interiorizzare la parte utile e buona dell’esperienza, in quanto compatibile con il software del sistema universo in cui viviamo. Un universo senza dualismo potrebbe essere solo o tutto bene o tutto male; il che ci porta a pensare che se l’eterna ghirlanda brillante esiste con un hardware dell’etere di tipo dualistico, è perché il suo software è già da sempre perfettamente ottimizzato ed equilibrato sull’armonia dell’esistere; se così non fosse l’universo si sarebbe già annichilito.
Cosa rappresenta la componente torsionale nella struttura dell’eterna ghirlanda brillante?
La componente di “tensione torsionale”, presente nell’hardware del sistema universo, potrebbe rappresentare il fattore che consente al sistema di essere “dinamico e creativo”; per cui si potrebbe ritenere che se non ci fosse questa componente, l’universo sarebbe comunque perfetto ed armonico, ma suonerebbe sempre la stessa sinfonia.
Nella zona di universo instabile che noi percepiamo con i nostri sensi, la “componente di tensione torsionale” potrebbe essere quella che ritroviamo nella forma a spirale dagli spin alle galassie; e potrebbe essere anche la responsabile della creazione di tutte le forme di “arte” del creato, dai petali di una rosa, ad un tramonto meraviglioso, al nostro giro armonico musicale ecc.
Che “solidità” ha questo universo?
Il concetto di solidità e/o consistenza della materia è il fattore che più ci ha sviato dal capire ciò che in realtà siamo. Se potessimo calarci con un potente microscopio atomico in qualsiasi tipo di materia vedremo anzitutto degli enormi spazi vuoti, con qua e là delle “stringhe informatiche” che si comportano come degli strumenti musicali a corde, che colloquiano tra di loro per mezzo dei loro armonici superiori. L’essenza della “stringa informatica” non ha consistenza “materiale”, ma ha una consistenza “informatica”; per cui ne deriva che la cosa più concreta del nostro essere sono i nostri pensieri ed i nostri sentimenti. Noi e tutta la natura siamo nella realtà delle “illusioni materiali”, con una consistenza in tutto ciò che è “esperienza di vita”. Un informatico direbbe che l’hardware è un illusione mentre la vera consistenza è nel software
Cosa intendiamo per vuoto e spazio?
In questa ipotesi scientifica di universo, lo spazio viene rappresentato dalla struttura dell’ etere dell’universo stabile ed instabile, quindi come già sosteneva Einstein il vuoto non esiste, per cui fuori dall’etere non esiste neanche il nulla.
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