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Riflessioni su Nietzsche
lettera inviata da Fabio
Riflessioni su Nietzsche
Descrivo Nietzsche con una parola che abbiamo creato: era ed è la 'follia' che ha iniziato a parlare razionalmente. Era ed è il caos che ha parlato alla follia per parlare con gli uomini. Ha portato la razionalità alle sue più estreme conseguenze uccidendo tutte le astrazioni illusorie che vivono di fantasmi inesistenti. Ha fatto del caos la più intensa e reale descrizione della vita spogliando e mettendo in bella mostra le debolezze dell'uomo. Ha creato la debolezza del pensiero puro e spicciolo abbandonato ai sensi della realtà. Ha creato un macigno a un misticismo incontrollato. Ha riempito d'oro i mendicanti e ha dato da bere agli assetati. Ha dato da mangiare alle mani borghesi su fogli ingialliti. Ha creato la più pura razionalità del pensiero trovando corpo nel caos. Da solo ha costruito un ponte dove passano tutte le menti; dove ama passeggiare, correre, gridare, amare alla sete di vini novelli. Acqua per la terra, vita per la vita. L'uomo e la sua sacralità. L'uomo e le sue movenze indigene in terre straniere... L'uomo e la beatitudine eterna del compiacersi per una vana o per delle vane illusioni che ridicolizzano l'essere e lo spazio di vita che ci si costruisce sotto movenze nobili che nascondono la più tetra delle irrazionalità: la follia incontrollata. La follia che ti lascia come un eremita ad offrire acqua al mare; a un mare già sazio di tanta inferiorità d'animo e di mente. L'uomo in questo modo non crea nulla, perché nulla è l'uomo al cospetto della visione finale che è il superuomo. Nietzsche dice che l'uomo è mezzo per giungere al superuomo. L'uomo è 'gloria' nel suo divino essere ed è nulla nel suo solitario io: la gloria nel divino essere si riduce alla speranza dell'essere; l'io solitario diventa uno stupido orgoglio che si affoga nella mediocrità. Il superuomo significa prima raggiungere se stessi. Significa rimanere nudi davanti a uno specchio e saper ridere dei propri difetti toccando il corpo e la mente e trasmettendo alla bocca sensazioni di reale respiro. Significa divulgare la fierezza della propria sincerità. Significa amare il proprio Dio lasciando che gli altri amino il proprio a loro volta. Significa amare la realtà, amare se stessi. Dei colori: Solleviamo ai nostri occhi il verde, o meglio: l'azzurro. Il verde, l'azzurro - come qualsiasi altro colore - quando sono in abbondanza o addirittura in surplus diventano dei 'non colori'. Così come l'uomo: l'uomo diventa uomo, o meglio superuomo non nel verde o nell'azzurro, non dove regna l'abbondanza, ma dove la bocca affamata si nutre di solitudine. La limpida realtà giunge libera alle orecchie della gente. Ma è una realtà troppo assordante e le bocche aperte si rifugiano riempiendo secchi d'acqua da gettare sul fuoco della incomprensibile pazzia .L'uomo chiama pazzo anche colui che lui stesso non riesce a capire senza però capire che lui stesso ignora quello che non riesce a capire. Tutto e il contrario di tutto! Non capendo il divino lo giustifica con la preghiera; non capendo la realtà, si, e la giustifica con la pazzia. Gli uomini cercano continue giustificazioni a tutto. Sono io la preghiera per la pazzia che non riuscite a capire. Sono io l'illuminazione che della gloria nella vostra speranza. Sono io la vostra giustificazione finale. Non saprete amarmi, non saprete amarvi se non amerete prima la vostra pazzia; se prima non cadrete nel fuoco illuminato dell'inconscio. Siete ancora orfani stanchi di un dio che non c'è e amate l'illusione di essere vivi senza capire in quale modo siete vivi. Amate l'illusione della superiorità senza sapere cosa sia la superiorità. Amate riconoscervi come ostentati creditori di speranze ma non lo sapete. Amate far del pianto virtù. Amate e non sapete d'amare. Odiate e non sapete di odiare. Volete ancora essere i superiori! Dimenticate per un attimo di essere materia e vagate nel senso, nel sangue del senso e diventate ingordi di sangue sino a saziare completamente la libertà di di liberare il veleno dello stomaco e della mente. Che sensazione è? Dimenticare di essere materia per liberarsi... E' un continuo appagamento dei sensi che ti lascia libero di volare, che ti lascia libero di ammirare e di ridere. Ti lascia libero di essere te stesso, si te stesso... Ti lascia l'importanza di capire;l'astrazione di giungere alla verità, la tua verità. E' quanto di più sublime potrebbe bramare una mente veramente libera. Spogliarsi di tutto per riuscire a vivere veramente; per uccidere gli schiavi che abbiamo dentro, per avere la capacità di riflettere nella purezza. Quanto vi fanno male queste parole? Quanti secchi avete già riempito? Quanto vi hanno illuminato? Quante speranze sono cadute? Quante certezze, quanti ansimi interrotti? Quanto ancora, quanto? Vi offro oro e acqua per arricchirvi e per saziarvi. Vi offro la parola che non avete: la verità. Vi offro dei sogni per riposare soavi e volare sinceri senza inutili spasimi. Vi offro un sonno profondo che vi allieterà la giornata. Vi offro solo sincerità. Pasto indiscusso della verità. Amate la verità. Ma quale verità amate? Forse vi è stata offerta. Amate la verità! Avete mai cercato la verità? Avete mai attraversato il ponte? Avete mai volato in libertà con le vostre sole ali? Quanto vi siete saziati di verità eruditi di compagnia?! Quanto tempo siete stati carbone prima di diventare diamante?! Non vi odio per questo. Vi offro un modo meno arduo per giungere alla verità senza bagnarvi nel fiume sozzo che passa al di sotto, senza farvi diventare gocce nel mare, ma mare che accoglie le gocce ancora sozze e le purifica con i suoi reni amorevoli. Dunque vi offro solo una scorciatoia. Avete solo da guadagnare nel vostro egoismo, avrete solo da guadagnare. Sarete speranza per la speranza. Sarete l'anima per il vostro Dio, del vostro dio. E potrete salire e scendere i gradoni della piramide conservandone il tesoro. Questo vi offro: il tesoro della piramide che vi permette di scivolare lievemente sui gradini o di salire senza fatica. Vi permette di scoprirvi o di spogliarvi senza seguire le stagioni. Vi permette di creare ponti o strade tortuose.
Riflessioni su Nietzsche di Fabio
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