Lettere Online Indice
- Raccolta di lettere inviate dai visitatori
Etica-morale della relazione
di Giorgio Peri
Febbraio 2018
Può esistere una morale che non si basa sull'io, sulla sua libertà, sulla sua responsabilità, sul premio e sulla pena?
L'antico pensiero orientale si basa sul fatto che, se si capisce e si penetra a fondo l'interdipendenza di ogni fenomeno con ogni altro fenomeno, se si comprende la stretta relazione di tutto con tutto e, di conseguenza, di tutti con tutti, non si compie soltanto un'operazione intellettuale, ma anche un'operazione etica che ci mette nelle condizioni di mutare il rapporto con gli altri esseri. Quando si realizza che ciascun essere dipende dagli altri esseri, si capisce anche chiaramente che il comportamento compassionevole risulta necessario per la sopravvivenza di tutti. Infatti il bene di uno solo a scapito degli altri non porta da nessuna parte mentre una buona relazione giova a tutti visto che tutto è interconnesso con tutto. Dall'etica di Budda fino al teorema matematico di John Nash "nessuno riesce a migliorare in maniera unilaterale il proprio comportamento. Per cambiare, occorre agire insieme" e ai recenti neuroni specchio, il messaggio che ne esce è sempre uguale: facciamo tutti parte di uno stesso tessuto d'insieme ed è quindi naturale e spontaneo aiutarsi a vicenda. Questa è l'etica della relazione. Come ben si comprende, qui non sono necessari premi e punizioni per incentivare un io recalcitrante a fare il bene e ad evitare il male ma ciò viene spontaneo in base a un rapporto di profonda empatia con tutti e con tutto.
Giorgio Peri
Libri pubblicati da Riflessioni.it
RIFLESSIONI SUL SENSO DELLA VITA 365 MOTIVI PER VIVERE |
|