Sentito ciò che benedetto sedicesimo dice riguardo alla meta che un sacerdote dovrebbe avere circa la sua carriera o formazione, non aspirare ad avere una posizione particolare alla ricerca del potere ma servire il prossimo seguendo Gesù.
Mi suona molto strano, che il papa che risiede sul gradino più alto nella scala gerarchica dell'istituzione chiesa cattolica parli in questo modo, mi sembra che sia in contraddizione, le parole sono giuste ma Gesù, per quel che ne so io, era un uomo del popolo, semplice che viveva ciò che insegnava e lo ha dimostrato fino al sacrificio sulla croce. Egli disse: "non fatevi chiamare santo poichè Uno solo è Santo e Dio e tra di voi siete tutti fratelli e sorelle". Lui si fà chiamare santo padre, e secondo me, in questo modo si prende un diritto che non gli spetta, e poi chiede ai suoi di non ricercare potere e vantaggi personali. Il papa ha un potere enorme visto che si presenta come inviato da Dio, perdipiù infallibile.
Gesù non vestiva di porpora e oro ed i primi a non accogliere le Sue parole di vita sono stati i porporati dell'epoca.
Credo che parlare degli insegnamenti di Gesù ma non metterli in pratica sia la vera causa della crisi della fede cattolica.
parlo17

"Credo che parlare degli insegnamenti di Gesù ma non metterli in pratica sia la vera causa della crisi della fede cattolica. " Si, questo è un problema primario, ma IL VERO problema della chiesa cattolica è un altro:
Dopo tanto tirare, e tirare e ancora tirare la corda prima o poi questa si spezza, e gli uomini di fronte all'evidenza che il mondo ci ha messo davanti si sono rotti le palle di credere a ciò che è palesemente falso.

Alcuni ancora amano l'autoinganno. I più non ci pensano e restano in uno stato neutrale.

ALtri abbandonano definitivamente.


Nulla è eterno, religioni comprese.

rimane il fatto che quanto detto non mi pare così "sbagliato"...
magari suona un pò "finto" ma non è che ci siano un pò di preconcetti legati al passato in questo...?

Essendo il vicario di Cristo penso che sia legittimo il suo farsi chiamare santo.

I tempi in cui il Papa si dichiarava infallibile sono passati.................


Credo invece che Gesù vestisse molto bene. Prova ne è che i centurioni si giocarono ai dadi la sua tunica sotto la croce in cui Egli stava agonizzando. La giocarono ai dadi poichè era di tessuto pregiato e senza cuciture. E se l'avessero tagliata (per dividersela) ne avrebbero compromesso il valore. (evidentemente elevato)

Su questo sono d'accordo. Tuttavia mi permetto di osservare che il modo migliore e più efficace di esprimere una critica (se vuole essere positiva) è dando il buon esempio.
Ti esorto dunque (ma esorto ancor di più me stesso) a imitare Cristo con il massimo impegno possibile.

per turaz
Ciò che viene detto lo sento giusto, e non lo metto in discussione, non si dovrebbe aspirare al bene personale con le varie comodità che ne derivano, se si vuole percorrere un sentiero che aspira al cristianesimo. Il mio punto di domanda sorge dal momento che questo concetto viene espresso dal capo dell'istituzione cattolica che a mio avviso, proprio per la posizione che occupa, è all'apice della carriera, e che si voglia ammettere oppure no è un uomo molto potente e influente. Credo che il vero cristianesimo non preveda cariche altolocate ma l'essere gli uni con gli altri fratelli e sorelle quali figli dello stesso Padre questo sempre a mio avviso fa di Ratzinger il capo dell'istituzione cattolica che in questo caso non segue l'insegnamento di Cristo.
Il punto è se veramente si vuole seguire Cristo. E se così non è si portano le persone sulla strada sbagliata, e questa è una grande, grande responsabilità.
un saluto
parlo17

per freedom
sai dici che sei d'accordo se mi esprimo dicendo che non si mette in pratica ciò che viene detto. Ma questo è fondamentale poichè la gente, me compreso, è stanca di queste falsità, (puoi cambiare la parola ma di un falso parliamo), e questo produce anche dei danni nelle persone, soprattutto i giovani che seguono il papa con l'entusiasmo proprio della gioventù. Possiamo giustificare ogni errore, ma come dice alessiob molti non vogliono proprio vedere nelle cose ed è una loro libertà, ma l'errore resta .... mi chiedo quanta buonafede vi sia se l'errore persiste.
ciao
parlo17