C’era una volta un re che ordinò al suo ministro: «Riunisci in piazza tutti gli uomini del regno, che sono ciechi fin dalla nascita!». Il ministro eseguì e il re si recò sulla piazza, dov'erano riuniti i ciechi, quindi chiamò l'elefantiere, e disse: «Questo è l'elefante!». E fece toccare ad alcuni ciechi la testa, ad altri le orecchie, ad altri le zanne, ad altri la proboscide, ad altri il ventre, ad altri le gambe, ad altri il dietro, ad altri il membro, ad altri la coda; sempre a tutti dicendo: «Questo è l'elefante!».


Poi il re si accostò ai ciechi e chiese loro se avessero toccato l'elefante. «Sì, Maestà!» risposero. «Allora ditemi a che cosa rassomiglia». E i ciechi cominciarono a descrivere a modo loro l'elefante.


Quelli che avevano toccato la testa dissero che rassomigliava a una caldaia. Quelli che avevano toccato le orecchie dissero che rassomigliava ad un ventilabro. Quelli che avevano toccato le zanne che rassomigliava ad un vomere. Quelli che avevano toccato la proboscide che rassomigliava ad un manico d'aratro. Quelli che avevano toccato il ventre dissero che rassomigliava ad un granaio. Quelli che avevano toccato le gambe, dissero che rassomigliava a colonne. Quelli che avevano toccato il dietro, dissero che rassomigliava ad un mortaio. Quelli che avevano toccato il membro, dissero che rassomigliava ad un pestello. Quelli che avevano toccato la coda, dissero che rassomigliava ad uno scacciamosche.


E, siccome ognuno sosteneva la sua opinione, cominciarono a discutere e finirono con l'accapigliarsi e percuotersi, gridando: «L'elefante rassomiglia a questo, non a quello! Non rassomiglia a questo, rassomiglia a quello!». E il re si divertì a quella zuffa.

wow
parabola rappresentativa di questo forum!

Approfitto per segnalarvi la seguente rubrica del sito, che contiene la parabola dell'elefante ed altro Semplici riflessioni

Grande parabola, Psicher! Grazie di avercela ricordata.

Questa mi ricorda il grande limite che tutti noi abbiamo. E cioè che stentiamo a conoscere, ma tendiamo a "riconoscere".
Tutto ciò che è nuovo, viene paragonato a quello che crediamo e tradotto attraverso il nostro bagaglio culturale.

Ma, allora, qual'è la verità delle cose che sta oltre le nostre cristallizzazioni mentali?

più che altro rappresenta bene la distorsione che spesso l'ego provoca in ognuno a un "certo livello".
quando a un certo punto si pensa di "essere arrivati alla conoscenza"

"quando vi diranno il regno di dio è là...i corvi saranno arrivati prima di voi..."

ciao

Se il re della parabola avrebbe descritto e spiegato l'elefante nella sua interezza ai ciechi questi avrebbero creduto di aver toccato tutti lo stesso elefante??

Si sarebbero"fidati" delle parole del re???

La verità tutta intera non è percebile finchè siamo in questo mondo materiale...

Per questo Gesù ha detto:
"Beati quelli che credono senza vedere"....

cosa accadrebbe se i ciechi cominciassero ad ASCOLTARSI a vicenda ?

Forse potrebbero capire l'elefante ?

agirebbe l'IO (forza di unione e crescita)

Se esistesse un'unica verità non staremmo qui a discuterne!!
Ognuno percepisce la sua verità come nell'elefante perchè ognuno è una parte dell'intero e se ne sente separato......
solo l'elefante sa di essere intero e non le sue parti e solo l'osservatore distaccato può sorridere bonariamente di queste percezioni parziali.....
buona giornata a tutti

Non credo proprio, poichè la tua verità non è la mia
il dubbio si insinuerebbe e vorrei sperimentare se la tua verità è migliore della mia....
E' quello che continua ad accadere....
Ascoltare non vuol dire fare proprio....
La genete ascolta da millenni ma non cambia.....
rimane ancorata alle proprie convinzioni....
Per accogliere l'altro bisogna fare il vuoto......
e pochi ancora diventano otri nuovi.....