Se me lo scrivi in tibetano ti so sicuramente dire di che si tratta

Quando ho iniziato cercavo qualche cosa che ai tempi chiamavo “illuminazione” e sulla quale mi ero fatto un po’ di film. Ora so cosa cercavo, ma la mia risposta, (che non è un conseguimento ma solo una presa di coscienza), mi è venuta da delle persone e non dallo Yoga. In particolare Douglas E. Harding è stato così bravo da farmi vedere “la luna oltre il suo dito” laddove altri, non erano riusciti.

Questo non vuole dire che lo Yoga non mi avrebbe dato la stessa, risposta, (non lo saprò mai), solo per il mio carattere ci volevano altre cose.

E' un maestro che hai conosciuto? Ancora di recente ho tentato di leggere la Via Senza Testa, ma proprio non mi appassiona.....se ti va racconta cosa hai compreso.

Oh Yessss … maestro come sono maestri questi signori, che rifiutano l’appellativo di maestri o illuminati ma che la gente cerca perché in realtà hanno veramente qualche cosa da trasmettere.
Io l’ho incontrato un po’ di volte. Il suo messaggio è quello che esprime nel libro: - On having no head – tradotto in italiano in : - Decapitare lo stress – (ai tempi edito da Ubaldini).
Quella comprensione sai benissimo che è difficilissima da descrivere, anche se in fondo non facciamo altro che provare ad investigarla o provare a comunicarla, laddove pensiamo di averla ottenuta. Comunque se trovo la giusta tranquillità, proverò a scrivere qualche cosa in merito, aprendo un 3d ad hoc.



P.S. Una sintesi forse l'avevo data in questo post che ti copio da un 3d in psicologia dove avevo scritto queste cose:

La comprensione finale è che l’idea che noi, il nostro io, la nostra persona, inizi con le unghie dei piedi e finisca con i capelli non corrisponde alla realtà che sperimentiamo. Se guardiamo gli altri certo vediamo persone circoscritte da un confine fisico, ma la nostra esperienza di noi stessi è di gran lunga diversa. Nella nostra esperienza quel confine marcato non esiste, lo inventiamo per analogia con gli altri o perché c’è un input culturale che ci obbliga a rivestire un ruolo ed allora ci inseriamo nel piccolo io delimitato dal corpo-mente, ma quel confine non corrisponde alle esperienze che viviamo.

Trovo l'esperienza veicolata da Harding identica a quella suggerita dal "chi sono io?" di Ramana Maharsi. E' il 'volgere la luce verso l'interno' dello Zen, il Soggetto che scopre se stesso.

Da: “Io sono quello” dialoghi con Nisargadatta Maharaj.

Interrogante: Vengo da lontano. Ho avuto delle esperienze interiori e vorrei confrontarle.
Maharaji: Benissimo. Conosci te stesso?
I: So che non sono il corpo, ne la mente.
M: Che cosa te lo fa dire?
I: Non sento di essere nel corpo. Ho l’impressione di trovarmi dappertutto. Quanto alla mente, posso accenderla e spegnerla a volontà. Questo mi fa pensare che non sono la mente.
M: La sensazione di essere ovunque nello spazio, ti fa sentire separato o coincidente col mondo?
I: L’uno e l’altro. Talvolta sento che non sono la mente ne il corpo, ma un unico occhio spalancato, e se scendo in profondità, questa sensazione si espande a tutto ciò che vedo, e il mondo ed io diventiamo tutt’uno.
M: Bene. Hai desideri?
I: si, qualcuno viene rapido a fior di pelle.
M: E come ti atteggi?
I: che posso fare? Vanno e vengono, ed io li osservo. Talvolta vedo che il corpo e la mente si impegnano a soddisfarli.
M: Per conto di chi?
I: I desideri sono una parte del mondo in cui vivo, come gli alberi e le nuvole.
M: Non sono un segno di qualche imperfezione?
I: Perché mai? Sono come sono, come io sono come sono. La loro comparsa e scomparsa non mi tocca. Però influenzano la forma ed il contenuto della mente.
M: Ottimo. Come sei arrivato al tuo stato presente?
I: Mi hanno messo sulla via gli insegnamenti di Ramana Maharishi, successivamente ho incontrato Douglas Harding, che mi ha mostrato come operare sul:’ - Io chi sono? –
M: E’ stato improvviso o graduale?
I Quasi improvviso. Come qualche cosa di dimenticato che riaffiora o come un lampo subitaneo di comprensione. “Com’è semplice! – mi sono detto – Non sono come pensavo! Non sono né il percettore né il percepito, solo il percepire”.
M: e nemmeno quello, ma ciò che rende possibile il percepire.

Ho ripreso questo pezzo dei cento dialoghi di Nisargadatta Maharaj, perché anche da qui ci sono molti messaggi che possono chiarire come sia quella “scoperta” di "come siamo".
Si Douglas è collegato in qualche modo alla tradizione sapienziale dell’Advaita. Ricordo un suo articolo sul “Mountain Path”, il trimestrale emesso dal Ramanashram.

Molto bella è anche la sagacia con cui, il gran vegliardo, cioè Nisargadatta, sonda il suo interlocutore per vedere se la sua esperienza sia reale o diciamo mentale, inventata, immaginata.
In questo stesso dialogo, dopo l’ultima asserzione di Nisargadatta, sembra subentrare un altro interlocutore ed i due non si parlano più. Poche parole essenziali sono bastate per dirsi ciò che andava detto.



P.S. Chiedo scusa per la deviazione dal discorso dello Yoga. Se dirò qualche cosa su Douglas aprirò un 3d a parte.

Se le deviazioni sono costruttive e comunque attinenti, ben vengano.

Caro Uno,

io non so se e quanti maestri qualificati ci siano in Italia, comunque ritengo che il mio era senz'altro un buon maestro, se non altro perchè possedeva una dote rara nei sedicenti maestri, ossia l'umiltà. A me personalmente praticare tecniche complesse non interessa neppure, almeno per ora, perlomeno non certi Kriya....
Per quanto riguarda la tecnica del corpo blu, suppongo sia una tecnica per tentare una "obe" volontaria, mi sbaglio?

Cari amici,

premetto che non ho mai fatto yoga. Ho fatto altre esperienze, basate sulla meditazione e sulla respirazione. Ho diversi amici che hanno fatto yoga e che ora seguono la via dell'ascensione perché gli da molto di più. A mio avviso, lo yoga e tante altre tecniche servono fino ad un certo punto della nostra evoluzione, oltre il quale abbiamo bisogno di metterci in contatto, tramite il nostro intento, con la nostra Anima che ci guida direttamente verso Dio.
Oggi abbiamo la fortuna di poter ascendere (evolvere) in modo potente e veloce, basta solo volerlo. E non costa nulla! Occorre solo una ferma volontà di ascendere.


Ciao
Gianfry

No Krji... è "curativa" fa parte del corpus del Raja..