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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Spirituali |
27-12-2005, 20.22.04 | #2 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
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Re: la fede
[quote]Messaggio originale inviato da iudichetta
[b]Secondo voi, chi crede alle varie religioni, si può trovare la forza per continuare a vivere? Salve, non esistono le"varie religioni" ne esiste una sola,come esiste una sola matematica,una sola chimica,un solo sole e una sola luna della terra. Chi ti ha fatto credere che esistono molte religioni,lo ha fatto per renderti cieca e poter sfruttarti e ingannarti. Sul pianeta Terra 225 persone possiedono lo stesso reddito annuale di 3 miliardi di poveri e ciò è possibile solo se quei 225 sanno come ipnotizzare quei 3 miliardi...........e anche io so come farlo,ma il mio mestiere è di ipnotizzare proprio quei 225 ! Link consigliato: www.grandeoriente.it Saluti. Kant-Ay. |
28-12-2005, 13.47.48 | #4 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Re: Re: la fede
Citazione:
La cosa e' un po' piu' complessa.....consiglio di osservare punti di vista piu' Realistici, come quello della Qabbalah: .....a questo punto sorge un problema, quando un uomo aspira al Creatore e compie uno sforzo enorme, gli sembra che il Creatore debba rispondergli in modo positivo. In altre parole, crede che i suoi sforzi crescenti dovrebbero portarlo sempre più vicino al Creatore. In realtà la ricompensa o la conseguenza dei miei grandi sforzi è che io sento la crescente distanza tra me e il Creatore. Egli va via da me e tuttavia getta uno sguardo indietro verso di me. Vedo Lui ma sento quanto Egli sia lontano da me. Questo mi rende accanito perché aspetto altre conseguenze alle mie azioni, ai miei sforzi e ai miei desideri. Come risultato ne deriva che più studio, lavoro nel gruppo e sacrifico me stesso, più mi sento distante da Lui. Continua |
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28-12-2005, 14.37.12 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2005
Messaggi: 141
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Ho letto l’articolo col punto di vista della Qabbalah, di grande interesse.
Nel mio post precedente non ho volutamente sviluppare questa tematica per non dilungarmi troppo, potrà eventualmente essere fatto poi, ma nella locuzione “pulite (la fede) dalle erbacce infestanti” è contenuto il significato del tuo articolo. La situazione dello spiritualista seriamente impegnato è proprio ben descritta, un mix fra dolore e felicità, il dolore è il propellente per l’attingimento alla felicità. In particolare l’amarezza (più che dolore vero e proprio…) è dovuta al sentimento di separazione da Dio, che costituisce un propellente inesauribile dato che l’amore incondizionato è inesauribile, non c’è l’obiettivo di fondersi con Lui, è l’ultima cosa che desidererei fare. Se ci fosse questa meta (la fusione con Dio), l’amore non sarebbe più incondizionato ma strumentalizzato, ed il rapporto scadrebbe di livello. L’amore incondizionato per Dio è possibile solo nella distinzione dei ruoli (pur essendo noi una Sua particella infinitesimale), quindi il perfetto spiritualista, secondo me, gusta in un meraviglioso equilibrio la felicità amorosa del servizio a Dio assieme all’amarezza per la separazione. |
28-12-2005, 14.51.04 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
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lo spirualista
quindi il perfetto spiritualista, secondo me, gusta in un meraviglioso equilibrio la felicità amorosa del servizio a Dio assieme all’amarezza per la separazione.
Buona pomeriggio , questa frase è molto bella da condivdere sicuramnte, però mi vie un dubbio, cosi' facendo si creerebbe (verrebbe a creare) una "categoria ! e questo cozza contro qualcosa in me cclaudio |
28-12-2005, 15.29.59 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2005
Messaggi: 141
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Re: lo spirualista
Citazione:
Non comprendo il tuo dubbio, ho detto solo che l'apoteosi dello spiritualista è servire Dio in un sentimento di separazione, dove "servire" non significa riattarGli la stanza, ma donarGli il cuore incondizionatamente. |
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28-12-2005, 16.52.53 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
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forse
Forse il mio è soltanto un sofisma, non credo che lo sia, ma se delle "persone" si incamminano su di un sentiero che dovrebbe abbattere le "divisioni" si ghettizza o meglio si identifica in un "gruppo" , questo non lo trovo corretto; riguardo al servire...........mi trova perfettamente d'accordo claudio
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28-12-2005, 17.05.04 | #9 |
Utente bannato
Data registrazione: 11-05-2005
Messaggi: 639
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e quale modo per servirlo migliore dell'amarci l'un l'altro e trovare Dio nel prossimo, coltivare il Suo Giardino in questo mondo e tendere a una società perfettamente laica che non favorisca nessuna visione di Dio in particolare ma che garantisca la massima libertà e responsabilità a tutti?
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28-12-2005, 17.23.17 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
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ok
Sul servire.....sul percorrere l'ottuplice sentiero del Buddha, insomma sull'amare il prossimo come te stesso mi trova certamente daccordo......ma è l'altro punto che mi crea problemi......come posso amare gli altri come me stesso se mi identifico
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