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Vecchio 01-11-2005, 12.28.54   #1
Alessandro D'Angelo
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Data registrazione: 14-11-2004
Messaggi: 563
Perchè la mamma della Madonna non è nei vangeli?

Genti amici,
riporto uno scritto di Antonio Borrelli che mi ha fatto riflettere:

<<Perchè sia la mamma della Madonna Anna, sia suo padre Gioacchino, la cui loro vita è riportata solo nei vangeli apocrifi, sono stati santificati dalla Chiesa Cattolica? Ente ecclesiale che non dà importanza nel suo canone ai vangeli apocrifi?
Inoltre ciò che può sembrare strano è presente unla Chiesa di San Gioacchino in Roma, quartiere Prati.
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Perchè non dare valore SOLO a quei testi apocrifi che riferiscono che Anna avrebbe concepito la Vergine Maria in modo MIRACOLOSO durante l’ASSENZA del marito?
Non so, però sarebbe interessante conoscere il perchè
Anche secondo voi?
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Il testo di Antonio Borrelli è il seguente:

<< SANTA ANNA.. MADRE.. DELLA.. BEATA.. VERGINE.. MARIA
(La sua ricorrenza è il 26 luglio; e il 25/7 per i greco-ortodossi)
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Gerusalemme, I secolo a.C.

I nomi dei genitori di Maria si conoscono dall'apocrifo 'Protoevangelo di Giacomo' (sec. II). Il culto di sant'Anna è documentato in Oriente nel sec. VI, in Occidente nel sec. X; quello di san Gioacchino nel sec. XIV. Nel rito bizantino il 25 luglio si ricorda la dedicazione a Costantinopoli di una basilica in onore di sant'Anna. (Messale Romano)
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Etimologia: Anna = grazia, la benefica, dall'ebraico
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Emblema: Libro
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Nonostante che di S. Anna ci siano poche notizie e per giunta provenienti non da testi ufficiali e canonici, il suo culto è estremamente diffuso sia in Oriente che in Occidente.
Quasi ogni città ha una chiesa a lei dedicata, Caserta la considera sua celeste Patrona, il nome di Anna si ripete nelle intestazioni di strade, rioni di città, cliniche e altri luoghi; alcuni Comuni portano il suo nome.
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La madre della Vergine, è titolare di svariati patronati quasi tutti legati a Maria; poiché portò nel suo grembo la speranza del mondo, il suo mantello è verde, per questo in Bretagna dove le sono devotissimi, è invocata per la raccolta del fieno; poiché custodì Maria come gioiello in uno scrigno, è patrona di orefici e bottai; protegge i minatori, falegnami, carpentieri, ebanisti e tornitori.
Perché insegnò alla Vergine a pulire la casa, a cucire, tessere, è patrona dei fabbricanti di scope, dei tessitori, dei sarti, fabbricanti e commercianti di tele per la casa e biancheria.
È soprattutto patrona delle madri di famiglia, delle vedove, delle partorienti, è invocata nei parti difficili e contro la sterilità coniugale.
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Il nome di Anna deriva dall’ebraico HANNAH (GRAZIA) e non è ricordata nei Vangeli canonici; ne parlano invece i vangeli apocrifi della Natività e dell’Infanzia, di cui il più antico è il cosiddetto “Protovangelo di san Giacomo”, scritto non oltre la metà del II secolo.
Questi scritti benché non siano stati accettati formalmente dalla Chiesa e contengono anche delle eresie, hanno in definitiva influito sulla devozione e nella liturgia, perché alcune notizie riportate sono ritenute autentiche e in sintonia con la tradizione, come la Presentazione di Maria al tempio e l’Assunzione al cielo, come il nome del centurione Longino che colpì Gesù con la lancia, la storia della Veronica, ecc.
Il “Protovangelo di san Giacomo” narra che Gioacchino, sposo di Anna, era un uomo pio e molto ricco e abitava vicino Gerusalemme, nei pressi della fonte Piscina Probatica; un giorno mentre stava portando le sue abbondanti offerte al Tempio come faceva ogni anno, il gran sacerdote Ruben lo fermò dicendogli: “Tu non hai il diritto di farlo per primo, perché non hai generato prole”.
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Gioacchino ed Anna erano sposi che si amavano veramente, ma non avevano figli e ormai data l’età non ne avrebbero più avuti; secondo la mentalità ebraica del tempo, il gran sacerdote scorgeva la maledizione divina su di loro, perciò erano sterili.
L’anziano ricco pastore, per l’amore che portava alla sua sposa, non voleva trovarsi un’altra donna per avere un figlio; pertanto addolorato dalle parole del gran sacerdote si recò nell’archivio delle dodici tribù di Israele per verificare se quel che diceva Ruben fosse vero e una volta constatato che tutti gli uomini pii ed osservanti avevano avuto figli, sconvolto non ebbe il coraggio di tornare a casa e si ritirò in una sua terra di montagna e per quaranta giorni e quaranta notti supplicò l’aiuto di Dio fra lacrime, preghiere e digiuni.
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Anche Anna soffriva per questa sterilità, a ciò si aggiunse la sofferenza per questa ‘fuga’ del marito; quindi si mise in intensa preghiera chiedendo a Dio di esaudire la loro implorazione di avere un figlio.
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Durante la preghiera le apparve un angelo che le annunciò: “Anna, Anna, il Signore ha ascoltato la tua preghiera e tu concepirai e partorirai e si parlerà della tua prole in tutto il mondo”.
Così avvenne e dopo alcuni mesi Anna partorì. Il “Protovangelo di san Giacomo” conclude: “Trascorsi i giorni necessari si purificò, diede la poppa alla bimba chiamandola Maria, ossia ‘prediletta del Signore’”.
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Altri vangeli apocrifi riferiscono che Anna avrebbe concepito la Vergine Maria in modo MIRACOLOSO durante l’ASSENZA del marito, ma è evidente il ricalco di un altro episodio biblico, la cui protagonista porta lo stesso nome di Anna, anch’ella sterile e che sarà prodigiosamente madre di Samuele.
Gioacchino portò di nuovo al tempio con la bimba, i suoi doni: dieci agnelli, dodici vitelli e cento capretti senza macchia.
L’iconografia orientale mette in risalto rendendolo celebre, l’incontro alla porta della città, di Anna e Gioacchino che ritorna dalla montagna, noto come “l’incontro alla porta aurea” di Gerusalemme; aurea perché dorata, di cui tuttavia non ci sono notizie storiche.
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I pii genitori, grati a Dio del dono ricevuto, crebbero con amore la piccola Maria, che a tre anni fu condotta al Tempio di Gerusalemme, per essere consacrata al servizio del tempio stesso, secondo la promessa fatta da entrambi, quando implorarono la grazia di un figlio.
Dopo i tre anni Gioacchino non compare più nei testi, mentre invece Anna viene ancora menzionata in altri vangeli apocrifi successivi, che dicono visse fino all’età di ottanta anni, inoltre si dice che Anna rimasta vedova si sposò altre due volte, avendo due figli la cui progenie è considerata, soprattutto nei paesi di lingua tedesca, come la “Santa Parentela” di Gesù.
Il culto di Gioacchino e di Anna si diffuse prima in Oriente e poi in Occidente (anche a seguito delle numerose reliquie portate dalle Crociate); la prima manifestazione del culto in Oriente, risale al tempo di Giustiniano, che fece costruire nel 550 ca. a Costantinopoli una chiesa in onore di s. Anna.
L’affermazione del culto in Occidente fu graduale e più tarda nel tempo, la sua immagine si trova già tra i mosaici dell’arco trionfale di S. Maria Maggiore (sec. V) e tra gli affreschi di S. Maria Antiqua (sec. VII); ma il suo culto cominciò verso il X secolo a Napoli e poi man mano estendendosi in altre località, fino a raggiungere la massima diffusione nel XV secolo, al punto che papa Gregorio XIII (1502-1585), decise nel 1584 di inserire la celebrazione di s. Anna nel Messale Romano, estendendola a tutta la Chiesa; ma il suo culto fu più intenso nei Paesi dell’Europa Settentrionale anche grazie al libro di Giovanni Trithemius “Tractatus de laudibus sanctissimae Annae” (Magonza, 1494).
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Gioacchino fu lasciato discretamente in disparte per lunghi secoli e poi inserito nelle celebrazioni in data diversa; Anna il 25 luglio dai Greci in Oriente e il 26 luglio dai Latini in Occidente, Gioacchino dal 1584 venne ricordato prima il 20 marzo, poi nel 1788 alla domenica dell’ottava dell’Assunta, nel 1913 si stabilì il 16 agosto, fino a ricongiungersi nel nuovo calendario liturgico, alla sua consorte il 26 luglio.
Artisti di tutti i tempi hanno raffigurato Anna quasi sempre in gruppo, come Anna, Gioacchino e la piccola Maria oppure seduta su una alta sedia come un’antica matrona con Maria bambina accanto, o ancora nella posa ‘trinitaria’ cioè con la Madonna e con Gesù bambino, così da indicare le tre generazioni presenti.
Dice Gesù nel Vangelo “Dai frutti conoscerete la pianta” e noi conosciamo il fiore e il frutto derivato dalla annosa pianta: la Vergine, Immacolata fin dal concepimento, colei che preservata dal peccato originale doveva diventare il tabernacolo vivente del Dio fatto uomo.
Dalla santità del frutto, cioè di Maria, deduciamo la santità dei suoi genitori Anna e Gioacchino.

Autore: Antonio Borrelli
Qual' è la vostra opinione in merito?

Saluti a tutti
Alessandro D'Angelo
Alessandro D'Angelo is offline  
Vecchio 01-11-2005, 13.55.40   #2
Rolando
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L'idea che Maria sarebbe stata cocepita da altri che il suo marito è naturalmente del tutto erronea, e solo espressione di superstizione.

La foculizzazione della chiesa cattolica sulla mamma di Gesù , e la la santificazione di essa, non ha niente a che fare con la missione di Gesù.

E io penso che se si santifica la madre di Maria, perchè non continuare e santificare tutti i suoi parenti fina a Adamo ed Eva?
Allora noi tutti fossimo santi! Questo sembra anche più democratico
Ciao
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Vecchio 01-11-2005, 14.36.29   #3
Cornelio
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Protovangelo di Giacomo e storia dell'Infanzia e Fanciullezza di Gesù.

Posso provare a dare una spiegazione. (tratta da una prefazione ad un bellissimo libro)

"Nei primi tempi della cristianità e specialmente negli scritti di Geronimo, uno dei padri della Chiesa, che fiori' nel quarto secolo, fu considerata autentica da molte fra le sètte cristiane d'allora l'epistola da lui publicata e che si attribuiva a Matteo, concernente la nascita di Maria e la di Lei bibliografia, nonchè quella di Giuseppe che pure vi era inclusa. I padri della Chiesa contemporanei di Geronimo, Epifanio cioè vescovo di Salamina ed Agostino, confermano tutto ciò. Una traduzione di questa epistola apparisce nei libri apocrifi del Nuovo Testamento, di Hone. A questa si aggiunge, negli stessi scritti, un Evangelo biografico del Signore scritto da Giacomo il discepolo, uno dei figli di Giuseppe, cugino e fratellastro di nostro Signore Gesù Cristo, primo apostolo e primo vescovo dei cristiani in Gerusalemme, nel quale Evangelo egli incluse contemporaneamente la biografia di Maria dalla di lei nascita, come quella pure di Giuseppe.
Quest'Evangelo, che deve esser stato scritto in lingua ebraica, fu considerato nei primi tempi della Cristianità, perfettamente autentico, come anche menzionano e dimostrano fra gli antichi padri della Chiesa: Epifanio, Ilario, Crisostomo, Cirillo, Eutimio, Teofilasto, Occumenio, ed in realtà tutti gli antichi padri latini della Chiesa fino ad Ambrogio, e dopo di lui anche i padri greci della Chiesa. Però da quella volta, in seguito alle diverse traduzioni ed ai trapassi da un'epoca all'altra e da un paese all'altro, questo Evangelo è stato talmente svisato da non poter venire accolto come autentico nella Sacra Scrittura.
Nei libri apocrifi di Hone è detto che Postello portò il manoscritto dal Levante, e dopo averlo tradotto in latino lo consegnò ad un tipografo di nome Sporimo in Basilea, dove Bibliander, sacerdote protestante e professore all'università di Zurigo, lo diede alle stampe nell'anno 1552. Postello dichiara che nelle chiese orientali esso viene letto pubblicamente come libro canonico e viene considerato come scritto da Giacomo. Però i sacerdoti moderni cattolici e protestanti lo ritengono tuttavia apocrifo, e nessuno che lo legga può davvero esimersi dal condividere pienamente questa opinione, giacchè il contenuto bene spesso apparisce evidentemente tirato per i capelli, ed in singoli fatti ivi narrati sta in contraddizione con lo Spirito Divino."

Di mio vorrei aggiungere che senz'altro quei nomi che oggi vengono riportati, sono il retaggio dei primi tempi della Cristianità. Un esempio è: Gionata, il "Portatore di Cristo" (S.Cristoforo) che come figura era presente nel Protovangelo.


Cornelio is offline  
Vecchio 02-11-2005, 12.25.21   #4
Mistico
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La mamma della madonna non è nei Vangeli per la stessa ragione per cui non c'è il suo papà: Non rientrano nel disposto divino.

Se andiamo a ritroso nel tempo, troviamo un comune antenato nostro e della Madonna... che facciamo, pretendiamo di rientrare nei Vangeli tutti quanti noi?... Mi pare giusta come pretesa! ...Peccato che non c'entri niente con il disposto divino, vero?
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Vecchio 02-11-2005, 20.24.37   #5
Alessandro D'Angelo
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Gentili amici,

dopo gli interessanti messaggi, di chi ha scritto nel Forum prima che io spestisca questo, è opportuno puntualizzare su quanto realmente riportano i vangeli apocrifi in merito alla nascita della madre di Gesù Cristo. Infatti è stato scritto che la mamma della vergine Maria, Anna abbia partorito la madre del Cristo in modo “Miracoloso”. (come scrive Antonio l Borrelli).
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...Non mi pare che ciò si ritrovi nei principali vangeli apocrifi da me analizzati .
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Comunque sia potrebbe essere un particolare da tralasciare, ho scritto quanto segue anche per chiarire qualche contenuto sui vangeli apocrifi che parlano della madre e del padre di Maria.
I vangeli apocrifi designavano una volta quei libri che erano destinati ad una stretta cerchia i particolari lettori, agli iniziati di una qualche corrente di pensiero, un po’ come erano ad esempio presso i Romani i “Libri Sibillini” e lo “Jus Pontificum”. Ma da un certo periodo i cristiani se ne servirono per designare scritti sospetti di eresia, non conformi all’insegnamento ufficiale e, quindi in genere poco raccomandabili, anzi da escludere non solo dalla liturgia, ma anche dalle mani dei fedeli.
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Nella chiesa primitiva, il canone era la norma in base alla quale si giudicava ogni cosa. Da qui che l’aggettivo “Canonico”, cioè: “Senza errore determinante”.
L’ultimo passo di uno sviluppo filologico-semantico ci giunge per la prima volta intorno all’anno 360 d.C. dall’articolo 59 redatto dal SINODO . DI . LAODICEA che vietò di leggere in chiesa i salmi e i libri non cattolici. Da allora ebbe inizio il “CANONE” della chiesa cattolica, contrapposto ai vangeli apocrifi . Gli appellativi di apocrifi furono parecchi: libri esclusi, libri tenuti nascosti, libri di origine ignota, fra loro c’èrano anche i testi presi dagli esoterici e dagli gnostici. . Per Sant’Ireneo erano sinonimo di “Falsità”, per Tertugliano di “Falso”. Papa Innocenzo I nella “Lettera “Consulenti Tibi” del 20 febraio del 405 d.C. affermava che gli scritti dovevano essere condannati.
Non mancarono poi quegli ecclesiastici che designavano come apocrifi quei libri dell’antico testamento non presenti nel canone, quindi nella Bibbia ebraico-palestinese.. Ci fu una discussione storica fra i libri dell’antico testamento considerati apocrifi, fra gli ebrei palestinesi e quelli alessandrini. La discussione verteva se inserire nell’antico “Canone ebraico” anche i testi deuterocanonici. Dopo l’unione e la stesura di un nuovo “Canone” da parte dei LXX, la lunga discussione si protrasse ancora per secoli, cioè sino al Concilio di Trento del 15 . Fu allora che i testi apocrifi dell’antico testamento,considerati “Non ispirati”, cioè deuterocanonici, furono inseriti nel canone oggi ancora vigente..
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Dopo questo preambolo, riporto qualche frase circa la natività di Maria. Dal testo chiamato:
“NATIVITA’ . DI . MARIA”
o
“PROTOVANGELO DI GIACOMO”

[il titolo generale è quello del codice “Z” o papiro Bodmer V; il sottotitolo è il titolo del codice “E”, mentre il codice “L” lo considera “Vangelo scritto dal santo glorioso Giacomo , fratello di Dio”.
A proposito della nascita di Maria da Anna, nel protovangelo di Giacomo, è riportato al cap. 5, verso 2: <<Si compirono intanto i mesi di lei. Nel nono mese Anna partorì e domandò alla levatrice: - Che cosa ho partorito?- Questa rispose: - Una bambina.- In questo giorno, - disse Anna, - è stata magnificata l’anima mia – e poi pose la bambina a giacere. Quando furono compiuti i giorni, Anna si purificò, diete poi la poppa alla bambina e le impose il nome Maria>>. E’ interessante riportare anche quanto scrive il :
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VANGELO . DELL’INFANZIA . DI . MARIA” (Codice 404),
Nel cap. 1, v. 16 si recita: << Terminati che furono i mesi dal concepimento, Anna generò una figlia; passati 7 giorni, lavò <<la solennità>> dal suo parto, offrì alla bambina abbondanza di latte, invitò a casa sua la moltitudine dei sacerdoti, tutti gli inservienti…>> il testo prosegue: <<Tutti si appressarono al banchetto. Ed ecco che improvvisamente, mentre stavano mangiando, si udì dal cielo una voce: “Gioacchino, Gioacchino! Dal Signore Dio Altissimo, Maria è il nome designato di questa bambina.
########
Tutta la folla presente ne rimase stupita e , ad una sola voce tutti risposero – AMEN.
# # # # # #
Termino questa breve analisi riportando quanto è scritto nel
########
########
.VANGELO . DELLO . PSEUDO . MATTEO
Nel cap. 3 al v. 2 ritroviamo: <<…Io sono un angelo di Dio e oggi sono apparso a tua moglie che piangeva e pregava, e l’ho consolata: sappi che dal tuo seme concepì una figlia e tu ignorando l’hai lasciata. Questa starà nel tempio di Dio, su di lei riposerà lo Spirito Santo e la sua beatitudine sarà superiore a tutte le donne sante sicché nessuno potrà dire che prima di lei ce ne sia stata un’altra uguale, perciò scendi dai monti e va dalla tua sposa che troverai in stato interessante: Dio, infatti, ha suscitato in lei un seme, del quale devi ringraziare Dio, la sua discendenza sia benedetta e costituita madre di una benedizione eterna>>.
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Dunque di "Miracoloso" nulla . Comunque ho approfittato per fare una ricerca che mi ha permesso di conoscere varie notizie interessanti soprattutto inerenti il CANONE.
Saluti a Tutti
Alessandro D'Angelo
Alessandro D'Angelo is offline  
Vecchio 02-11-2005, 22.30.06   #6
Aleksandr
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Rolando
L'idea che Maria sarebbe stata cocepita da altri che il suo marito è naturalmente del tutto erronea, e solo espressione di superstizione.
Maria è l'Immacolata concezione, cioè è stata concepito senza peccato originale! Come poteva Gesù, per natura privo di peccato in quanto Dio, avere una madre peccatrice? Il peccato originale si trasmette da madre in figlio e quindi è chiaro che Lei è stata un'eccezione ed è stata preservata dal peccato originale e quindi da qualsiasi peccato per grazia di Dio!


Citazione:
Messaggio originale inviato da Rolando
La foculizzazione della chiesa cattolica sulla mamma di Gesù , e la la santificazione di essa, non ha niente a che fare con la missione di Gesù.
La figura di Maria non può e non deve essere separata da Gesù Cristo.

Dove venivano custodite le tavole della legge, quelle dei dieci comandamenti di Mosè?.. Egli le mise al sicuro dentro l'arca dell'alleanza, cioè uno speciale contenitore fatto apposta per conservare il testo del patto fra Dio e il popolo ebreo.


Guarda come è possibile dimostrare che la Madonna stessa è la nuova arca dell’alleanza anche attraverso la Bibbia dei protestanti della società biblica di Ginevra, che non credono nella santità della Madonna e del suo ruolo fondamentale per la salvezza.

"Davide, in quel giorno, ebbe paura del SIGNORE, e disse: «Come potrebbe venire da me l'arca del SIGNORE? »" (2 Samuele 6,9)

"Come mai mi è dato che la madre del mio Signore venga da me?" (Luca 1,43)

"L'arca del SIGNORE rimase tre mesi in casa di Obed-Edom a Gat, e il SIGNORE benedisse Obed-Edom e tutta la sua casa." (2 Samuele 6,11)

"Maria rimase con Elisabetta circa tre mesi; poi se ne tornò a casa sua" (Luca 1,56)

"Davide andò e trasportò l'arca di Dio dalla casa di Obed-Edom su nella città di Davide, con gioia. Quando quelli che portavano l'arca del SIGNORE ebbero fatto sei passi, egli immolò un bue e un vitello grasso. Davide era cinto di un efod di lino e danzava a tutta forza davanti al SIGNORE" (2 Samuele 6,12-14)

"Poiché ecco, non appena la voce del tuo saluto mi è giunta agli orecchi, per la gioia il bambino mi è balzato nel grembo." (Luca 1,44)

L’unità di tutta la Scrittura è fondamentale e consente, ad esempio, di collegare in modo non arbitrario la Donna di Genesi 3,15 con la Donna della lettera apostolica di Giovanni 2,5, del vangelo di Giovanni 19,26 e la Donna dell’Apocalisse 12,1, come pure di rilevare la benedizione di cui sono oggetto le donne che hanno avuto una funzione liberatrice in Israele: Giaele (Gdc 5,24), Giuditta (Gdt 15,9-10), Maria di Nazaret (Luca 1,42).



La stessa Maria ha profetizzato nelle Sacre Scritture che doveva essere onorata e venerata da tutti (Luca 1:48):

"D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno Beata"

e "TUTTE LE GENERAZIONI" non significa solo nel periodo che era in vita, ma anche dopo la sua vita terrena e sino alla fine del mondo, "TUTTE" significa: Nessuna generazione esclusa, chiaro!

Nel Nuovo Testamento ci imbattiamo varie volte nella intercessione o mediazione secondaria o subordinata; alcuni anziani intercedono presso Gesù per il centurione romano (Luca 7,2-10); in Giovanni 2,3 è la Madonna stessa che chiede ed ottiene dal Figlio Gesù; negli Atti degli Apostoli 12,5 la Chiesa pregava per Pietro; in molti passi delle lettere paoline si trova la preghiera di cristiani fatta per gli altri ( Col 1,9-14; rm 1,8-1; Mc 1,30); in Mt 14,19 e Mc 6,39 troviamo che i discepoli fanno da intermediari tra Gesù e la folla.


Dio fa miracoli anche con le persone le persone non più in vita, perché Dio per fare miracoli o guarigioni si è servito anche dei morti, oltre che dei vivi (2 Re 13:20-21):

"Poi Eliseo morì e fu posto nel sepolcro. In quello stesso anno bande di predoni Moabiti vennero nel paese. Or, mentre alcuni stavano seppellendo un morto, ecco, videro questi predoni e impauriti gettarono il cadavere nel sepolcro di Eliso. Ma appena quel morto ebbe toccato le ossa di Eliseo, risuscitò, si alzò in piedi e se ne andò."

Mi sembra chiaro che Eliseo non era in vita, e non è vero quindi che Maria e/o altri santi non intercedono presso Dio e le Sacre Scritture ci dicono qualcosa (Matteo 17:3)

"Il settimo sigillo

Quando l’Agnello aprì il settimo sigillo, si fece silenzio in cielo per circa mezz’ora. Vidi che ai sette angeli ritti davanti a Dio furono date sette trombe.

Le preghiere dei santi affrettano la venuta del grande giorno

Poi venne un altro angelo e si fermò all’altare, reggendo un incensiere d’oro. Gli furono dati molti profumi perché li offrisse insieme con le preghiere di tutti i santi bruciandoli sull’altare d’oro, posto davanti al trono. E dalla mano dell’angelo il fumo degli aromi salì davanti a Dio, insieme con le preghiere dei santi. Poi l’angelo prese l’incensiere, lo riempì del fuoco preso dall’altare e lo gettò sulla terra: ne seguirono scoppi di tuono, clamori, fulmini e scosse di terremoto." (Ap 8,1-5)

I santi in cielo intercedono e sono coscienti di essere alla presenza di Dio, il libro dell’Apocalisse lo dimostra, quando l’Agnello apre il settimo sigillo, lo scenario è il cielo, dove si fece silenzio per circa mezz’ora, è sempre nel cielo che stavano i santi oranti, le cui preghiere salirono davanti al trono di Dio.


Essere Madre di Cristo è per Maria, più che un privilegio, una funzione a servizio della salvezza. La Madonna non è un altro Salvatore, ma la perfetta comunione e cooperazione col Salvatore.



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Messaggio originale inviato da Rolando
E io penso che se si santifica la madre di Maria, perchè non continuare e santificare tutti i suoi parenti fina a Adamo ed Eva?
Allora noi tutti fossimo santi! Questo sembra anche più democratico
Ciao
I santi sono delle persone che devono essere esempio per tutti noi, le prove che Dio si serve degli uomini donando loro la santità che porta luce nel mondo, che riflette la luce di Cristo e fa vedere a tutti che loro furono uomini come noi, quindi anche noi possiamo elevare la nostra spiritualità seguendo il loro esempio in Cristo. E' chiaro quindi che sono pochi quelli che sulla Terra possono essere dichiarati santi!
Aleksandr is offline  
Vecchio 04-11-2005, 21.18.50   #7
Alessandro D'Angelo
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ottimo Sito

Caro amico AlesKander
Otimo sito, veramente che in molti potrebbero o dovrebbero leggere.
Saluti da
Alessandro D'Angelo
Alessandro D'Angelo is offline  

 



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