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12-04-2005, 11.25.19 | #1 |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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L'ordinario Risveglio della Coscienza
Per Risveglio della Coscienza intendo l’inizio del Sentiero.
Quel Sentiero al di La’ di tutte le sovrastrutture, di tutte le tradizioni. Questo accade quando si e’ estratta l’essenza, si e’ arrivati al nocciolo della questione. Il nocciolo e’ indicato da Gesu’, ma anche in moltissime altre tradizioni, nel Suo insegnamento piu’ importante: prima che Abramo fosse io sono. Prima della tradizione-cultura Abramitica, ossia prima del Nous (intelletto) la io Sono. Per molti questo (l’andare al di la del Nous) accade spontaneamente, puo’ essere una malattia o altro a determinare la resa dell’intelletto (pensiero autoriferito-Ego autocentrato). Eckart Tolle nella notte della sua illuminazione stava malissimo e dentro di lui risuonava questa frase: “non riesco piu’ a stare con me stesso”. Ma allora siamo due! Io e me stesso! Forse uno dei due e’ falso! Poi accadde la resa del falso. Eckart era laureato in una disciplina scientifica, ma non sapeva nulla di spiritualita’. http://www.vedanta.it/attivita/articoli/satsang_02.htm Tutto cio’ e’ oggetto di indagine scientifica, da neurofisiologi (la consapevolezza osservante e’ chiamata guaritore interno)e dalla Psicologia Transpersonale. Occorre fare chiarezza su cio’ che e’ dominio del Nous o Intelletto. E’ dominio del Nous tutto cio’ che si manifesta, l’inconscio collettivo e’ un suo serbatoio, compresi gli Archetipi Primordiali. Occorre non confondere cio’ che si manifesta nella mente con qualcosa di assoluto. Gli stati visionari, e a questo livello operano gli sciamani e i maghi, fanno ancora parte di questo dominio, che e’ anche chiamato Stato Etereo. Qui c’e’ di tutto, e’ una specie di internet, anzi e’ identico, da dove si puo’ scaricare di tutto. E’ molto in voga oggi canalizzare…. Questo e’ il regno dell’intellettuale, della fantasia, del sogno che appare come reale, e’ l’Essere manifesto in forme piu’ grossolane e in forme piu’ sottili. Molti insegnamenti esoterici lavorano a questo livello, come il Tantrismo per esempio. Ovviamente l’apparire di una forma pensiero Archetipica puo’ essere una esperienza molto potente e se si e’ fortunati e si mantiene il contatto e si puo’ anche procedere verso il cio’ che e’. Dico fortunati perche’ non e’ detto che cio’ che si e’ manifestato sia cio’ che “appare” essere, o che dice di essere. Nel Tantrismo Tibetano la quarta e piu’ elevata iniziazione trascende questa dimensione, che viene utilizzata per attuare la Trasformazione, utilizzando particolari archetipi, e la quarta iniziazione e’ lo Stato Naturale. Gli Archetipi primordiali (uno tra tutti San Michele Arcangelo che e’ anche Manjusri, Zeus, Ram-Agni , il Sole e altri) rappresentano quelle idee Ultime, prima del Trascendimento totale del Manifesto. Personalmente ho praticato per una ventina d’anni il Tantrismo Tibetano, in tutte le sue fasi. Questo insegnamento e’ esoterico e a questo livello intriso di esercizio di Potere (Magia), perche’ comunque gli Archetipi superiori scacciano quelli (forme pensiero) Inferiori. Tutto cio’ e’ dominio della mente pensante, ma ognuno e’ libero di seguire le vie che vuole. Ho abbandonato questo modo di procedere costretto da un Maestro Superiore attraverso il manifestarsi di dolore e il panico. (incidenti, emicranie e panico) Quando siamo testoni e non ne vogliamo sapere di andare oltre ad una particolare situazione della vita, puo’ accadere che la vita stessa ci costringa a cambiare. Cosi e’ stato per me. All’inizio ho utilizzato le solite pratiche Magiche, e funzionavano. Poi e’ accaduto qualcosa di misterioso, probabilmente uno sblocco energetico. Allora ho preso tutto l’ambaradan spirituale e l’ho cestinato. In molti anni di meditazione e ricerca avevo avuto diverse esperienze di stati alterati di coscienza, ma questa volta era diverso. Una estrema chiarezza mi mostrava che ogni ricerca e’ fondamentalmente falsa e che tanto varrebbe vivere una vita tranquilla, anzi sarebbe piu’ onesto nei confronti dei nostri cari. Da quel momento ho smesso di cercare, ma ho cercato riscontri di cio’ che stavo vivendo, li ho trovati. Prima non conoscevo altro che la Tradizione Tibetana, di cui ho una notevole padronanza anche della lingua. Questa nuova apertura e l’abbandono delle sovrastrutture intellettuali e’ stato per me un vero e proprio risveglio, ora come dice Atisha il sasso e’ in fondo allo stagno…ma in superficie ancora si espandono le sue onde…..ora leggo di tutto, ma per puro diletto, non cerco delle indicazioni, ma dei riscontri-incontri con chi condivide con me questo unico e meraviglioso sentiero che e’ la Vita stessa. Ora rimango qui dove sono, ho ripreso a lavorare da oggi. La mia ricerca e’ finita, voglio restare con i miei figli, la mia famiglia e tutto cio’ che la vita e’. Grazie amici. Yam prosegue per la sua strada. |
12-04-2005, 13.39.39 | #3 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 04-11-2003
Messaggi: 218
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Re: L'ordinario Risveglio della Coscienza
Citazione:
E' il racconto (ovviamente sincero) di un'esperienza individuale. E come tale ha un grande valore di testimonianza personale. L'unica osservazione che mi sembra non superfluo fare è: che non sfugga che trattasi di esperienza individuale e quindi di testimonianza personale. Ciò che si crede o si esperisce individualmente non è necessariamente ciò che credono o esperiscono tutti. Quando parli di "riscontri-incontri con chi condivide con me questo unico e meraviglioso sentiero che è la Vita stessa" occorre capire cosa tu intendi dire esattamente: 1) il "condividere" è riferito a quanti avessero eventualmente esperito cose analoghe alle tue"? 2) o identifichi la tua esperienza con "l'unico e meraviglioso sentiero che è la Vita stessa"? Nel primo caso è difficile confrontare esperienze che presentano una forte percentuale di allocazione interiore, per cui risultano ardui i tentativi descrittivi, a meno di non ripiegare su imprecise ed emotive locuzioni del tipo "sentivo", "vedevo", "comprendevo", "divenivo cosciente" etc, tutte assolutamente fuori dal riscontrabile/dimostrabile, e pertanto non realmente "condivisibili". Nel secondo caso è evidente la contraddizione che vorrebbe implicare la coincidenza tra un'esperienza tra le tante con tutte queste ultime. Dici: "ora rimango qui dove sono". Tu comprendi che in un forum sulla spiritualità non tutti possono concordare sulla scelta di "rimanere lì dove si è": ogni essere umano può infatti liberamente optare di restare dov'è o muoversi. E' importante capire che non sarebbe corretto depauperare una di queste possibilità a scapito dell'altra, a meno che la scelta non co-implichi rischi di non-comunicazione e di non-interazione (il che equivale a contraddire il motivo stesso di essere del forum, come della comunità umana). Per cui c'è chi sta fermo e chi si muove. E' una questione di libera scelta. Riguardo poi alla possibilità che la scelta di star fermo può essere relativa (in quanto tutto è in movimento e, ci piaccia o no, ci muoviamo con altri enti), non è di questo che intendo parlare (ma chi è interessato alla questione può facilmente approfondire) Dici: "la mia ricerca è finita". Rispetto la tua opinione, ma la trovo contemporaneamente incompatibile con la mia. Ritengo che ogni essere , volente o nolente, continua ad "esperire" fino al suo ultimo respiro. E possedendo un intelletto, ogni essere umano acquisisce "dati" semplicemente vivendo. Anche se l'acquisizione è "passiva", è sempre tuttavia acquisizione, e determina, in persone che come te hanno alle spalle un innegabile percorso culturale, qualcosa che, se non vogliamo chiamare "ricerca", vi equivale ai fini pratici. Dici: "voglio restare con i miei figli, la mia famiglia e tutto cio’ che la vita e’". Ma per "restare" con "tutto ciò che la vita è" devi evitare di chiuderti in un cerchio di opinioni personali elevate a "convinzioni". Come potresti interagire, è solo un esempio tra i tanti possibili, con tutti coloro che invece di restare fermi hanno scelto di muoversi? Come potresti interagire se mostri certezze non condivisibili? Ti propongo di riesaminare tutto quello che hai scritto, non solo in questo messaggio, e di compararlo alla luce del criterio di condivisibilità. La condivisibilità, necessaria se vuoi interagire (il "restare con" implica una interrelazione, la quale è già interazione), richiede punti di contatto, parole comuni, vocabolari comunitariamente e socialmente approvati, possibilità di riferirsi a cose precise, a scambiare dati utilizzabili e, in ultima analisi, la "condivisione" stessa presenta significativi tratti di coincidenza con la "costruzione", in quanto lo scambio dei dati mette in opera linee di collegamento che, a meno di una cancellazione della memoria, restano nel tempo. Un saluto sincero, esperantiano |
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13-04-2005, 12.14.40 | #8 | |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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Re: E per concludere
Citazione:
"Quel che si era tanto cercato e che si è tanto indagato ci riporta a vivere esattamente come quando nulla sapevamo," Ed ecco che nasce il Guardiano... https://www.riflessioni.it/forum/show...3 7#post72237 "Ciao" Yam... |
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13-04-2005, 13.21.24 | #9 | |
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Re: L'ordinario Risveglio della Coscienza
Citazione:
Questa <nuova apertura> "E' " l’abbandono delle sovrastrutture intellettuali..! Condivido.. Gyta |
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