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07-04-2005, 00.04.39 | #13 |
frequentatrice habitué
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 780
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Ragazzi/e, a quest’ora visto che ancora siamo fatti di carne e sangue (umano) meglio andare a dormire. Che ne dite? Poi domani mattina ci risveglieremo freschi e pronti per una nuova giornata.
Buona notte ai non addormentati! Ps. A me piace dormire |
07-04-2005, 02.09.42 | #17 |
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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..Al di là di "dolcetto o scherzetto" !
Ho dato senza volere il via
ad una sorta di "dolcetto o scherzetto" per un motivo di fondo, mio di non abbracciare un certo tipo di approccio qualitativo e quantitativo teorico a qualcosa di così bistrattato come il simbolo del "buddha risvegliato".. Come ho detto "simbolo", quindi ! Ora per coerenza d'interesse (e rispetto) alla questione aperta da VanLag -anche se non a me direttamente indirizzata- terrei a dire alcune cose, al di là dello scherzo di prima (per quanto simbolico anche quello!) Secondo me non si può misurare dal di fuori, oltretutto con metro di validità universale quanto un essere, un uomo sia 'consapevolmente' (ed anche questo termine pone dei limiti, al di là del possibile, reale, senso compiuto!) e costantemente dimorante in profonda "Unione col Tutto" -così come preferisco definire io la questione. Per fare un esempio.. Tutti sappiamo cantare, è una nostra qualità, una nostra realtà : poter cantare; ed al di là di mode o costumi non si può dire obiettivamente che caio "sappia cantare più" di tizio, se lo diciamo, lo diciamo basandoci su dei canoni d'armonia precedentemente decisi, impostati ed approvati.. Nel "percorso" interiore non è così; non può esserlo.. La "qualità" profonda dell' essere non è misurabile.. Tutt'al più possiamo limitarci a prendere in considerazione i frutti di chi "è" (o ci sembra), di chi "comunica", di chi viene in contatto con noi.. Penso allora che l'unico metodo di 'utilitaristica' (che non per forza vuol essere dispregiativo!) valutazione si possa cercare nel dedurre dalle opere che questi compiono; e per "opere" intendo : il loro contagio, la loro vicinanza porta a lungo andare ad un senso di unione, senso di libera-responsabilità*-umana ? Se la risposta è "sì", ci troveremo senz'altro di fronte ad una persona che ha luce propria (Punto). Ma sotto il termine di "risveglio" ed "illuminazione" e come se si portasse un "Pilato" al consiglio sulla reale "essenza" del Gesù "Il Cristo".. Anzi c'è persino una storiella su questo.. (sui vangeli di Tommaso il n 13) Tommaso 13: "...Gesù disse ai suoi discepoli, "Fatemi un paragone, ditemi a chi rassomiglio." Simon Pietro gli disse, "Sei come un angelo giusto." Matteo gli disse, "Sei come un filosofo sapiente." Tommaso gli disse, "Maestro, la mia bocca è totalmente incapace di esprimere a cosa somigli." Gesù disse, "Non sono il tuo maestro. Hai bevuto, e ti sei inebriato alla fonte gorgogliante che ho misurato." E lo prese con sé, e gli disse tre cose. Quando Tommaso tornò dai suoi compagni questi gli chiesero, "Cosa ti ha detto Gesù?" Tommaso disse loro, "Se vi dicessi una sola delle cose che mi ha detto voi raccogliereste delle pietre e mi lapidereste, e dalle pietre uscirebbe del fuoco e vi divorerebbe..."' Cosa gli disse non lo sapremo mai, di sicuro qualcosa che agli altri apostoli doveva aver l'aria d'essere blasfemo, l'unico indizio è :" Hai bevuto e ti sei inebbriato alla fonte gorgogliante che misurato" Si suppone -a mio avviso- allora che solo il simile può riconoscere il simile (tanto che poi rivolgendosi a Pietro -che non approvava il suo libero parlare di ciò che sarebbe accaduto- lo ammonisce con un 'tu pensi come pensano gli uomini e non come pensa Dio') Allora il "riconoscimento" non può che essere tra persone intime che dimorano nella medesima realtà interiore.. Detta così fa abbastanza schifo.. ma non riesco per ora meglio.. Spero a questo punto d'aver chiuso la parentesi dissacratoria "dolcetto-giochetto o scherzetto" e continuare senza falsi pudori ad indagare intorno ad un tema tanto dibattuto, tanto taciuto ma spesso (giustamente!) 'smitizzato' senza però coglierne l'essenza fattiva e simbolica del 'silenzio' o del diniego.. * auto-responsabilità (!) (vangelo di tommaso: http://www.consapevolezza.it/aetos/aetos_index2.asp ) Gyta Ultima modifica di gyta : 07-04-2005 alle ore 02.16.34. |
07-04-2005, 10.26.50 | #19 |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Il Ventottesimo Patriarca (Bodhidharma*) una volta disse ai suoi discepoli: “E’ giunta l’ora.
Potete esprimere ciò che avete compreso?” Allora uno dei suoi discepoli, Dafou, disse: “Il mio modo di vedere presente è che non dovremmo né essere attaccati alle lettere nè essere separati dalle lettere, e permettere che la via operi liberamente”. Il patriarca disse: ”Tu hai raggiunto la mia pelle”. La monaca Zoncgchi disse: “Il mio modo di vedere è simile alla gioia di vedere la terra di Buddha Akshobhya solo una volta e mai più”. Il patriarca disse: “Tu hai raggiunto la mia carne”. Daoyou disse: “ I quattro elementi sono originariamente vuoti e i cinque skanda non esistono. Dunque non vedo nulla a cui pervenire”. Il patriarca disse. “ Tu hai raggiunto le mie ossa”. Alla fine Huike rispose inchinandosi tre volte, alzandosi, e ritornando al punto da cui si era mosso. Il Patriarca disse: “ Tu hai raggiunto il mio midollo”. Pertanto egli confermò Huike come secondo Patriarca e trasmise a lui il dharma e la veste. (Tanahashi 1985, p.169) Tratto da: UPAYA (il cuore della compassione buddista) Di John W. Schroeder - Editrice Pisani *Per informazioni essenziali su chi fosse Bodhidharma (Maestro Zen): http://xoomer.virgilio.it/coaafg/b_bodhidharma.htm |
07-04-2005, 11.16.31 | #20 |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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x vanlag
Vivevamo segregati a quel tempo
Giacevo così mi parve e cadeva la neve Curiosità e prudenza si univano ed indagavo Mi avventurai a studiare il gelo e i suoi composti E le immense riserve Verrà un altro temporale sarà di nuovo estate E scoppieranno i suoi colori per le strade Ci sentiremo crescere e la voglia di viaggiare Ed incontrare nuovi amori Che rifaranno credere. Monti sorgenti, dalle acque appariranno le baie dell’incostanza Le valli dell’incoerenza per superare questa noia di vivere Prendi ciò che vuoi dai tuoi giardini sospesi nell’anima Verrà un nuovo temporale e finirà l’estate La quiete dei colori autunnali a riflettersi sulle strade e sugli umori Come il dolce malessere dopo un addio Poche le cose che restano alla fine di un’estate La quiete dei colori autunnali si rifletterà sulle strade e sugli umori Come il dolce malessere dopo un addio. (Battiato) non la trovi Illuminante? |