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30-09-2014, 14.40.58 | #3 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 22-04-2014
Messaggi: 268
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Riferimento: Il Dio Uno e Trino e il fondamento della creazione
Anche a me viene qualche domanda .
Del sole (come astro, come fonte di raggi, come fonte di oggetti da esso/essi illuminati) ...basta che diciamo "sole" e tutto il resto lo sappiamo, sia che lo descriviamo e sia che non lo descriviamo. Ergo: ci basta dire "sole" e tutto il resto è intuitivo. Talmente intuitivo che Tu, Don, lo usi come metafora per spiegare la Trinità. Io però mi chiedo (continuo a chiedermi) perchè l'Onnipotente-Onnisciente-Onnipresente che voleva rivolgersi ai Semplici....invece di dire "Dio" e basta , come "sole e basta", avrebbe dovuto fare questa architettura verbal-concettuale che complica tutto e non semplifica nulla, sino al punto che Tu , oggi, 2014 e con platea che ha un'istruzione media degna di rispetto, ....per spiegare quella Trinità che doveva parlare ai Semplici, sei costretto alla metafora del sole |
30-09-2014, 20.34.20 | #4 | ||
Moderatore
Data registrazione: 23-05-2007
Messaggi: 241
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Riferimento: Il Dio Uno e Trino e il fondamento della creazione
Citazione:
alla prima domanda risponderei senz'altro di sì, ma non so dirti esattamente quali visto che non sono uno studioso di religioni comparate. Ti posso dire però che se qualcuno mi presenta una diversa trinità di un'altra tradizione sono in grado di comprendere se questa è una diversa forma della Trinità cristiana. La trimurti indù, ad esempio, è tutt'altra cosa. Alla seconda domanda non sono in grado di rispondere perchè dovrei pensarci e conoscere in quale ambiti viene utilizzata tale simbologia. A occhio mi suggerisce più un concetto di equidistanza che non ha attinenza con quello che ho scritto io. Citazione:
Si manifesta per tutti, indistintamente, ma come sappiamo esistono i ciechi nati, i ciechi che col tempo e la cultura sono diventati tali, e poi anche i ciechi volontari che sono i peggiori, perchè già alle elementari insegnavano che non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere. |
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30-09-2014, 20.58.58 | #5 | |
Moderatore
Data registrazione: 23-05-2007
Messaggi: 241
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Riferimento: Il Dio Uno e Trino e il fondamento della creazione
Citazione:
Mi pare innanzitutto che la metafora del sole non sia così difficile da comprendere, ma forse tu intendi criticare il fatto che sia necessaria una metafora, quale che sia. Certo che è necessaria, perchè anche se io so perfettamente cosa si intende con Dio con tutti gli annessi e connessi, se devo comunicarlo in maniera discorsiva sono costretto a utilizzare parole, quindi vocaboli. Questi vocaboli sono caratterizzati da "definizioni", quindi da limitazioni, ma siccome Dio è l'illimitato per definizione si può solo "evocarlo" e non esprimerlo esattamente, per cui le metafore naturali, logiche, sentimentali, mitiche, artistiche e quant'altro sono necessarie. Si tratta di trovare quelle più funzionali alla comprensione dell'interlocutore. La considerazione che fai mi lascia però un tantino sorpreso, perchè pensavo che potesse esserti chiaro che per "semplici" non si intende "sempliciotti". La dottrina di Cristo non è rivolta agli stupidi, ma con semplici si intende coloro che sono meno condizionati da schemi mentali rigidi e sovrastrutturati, da ideologie o filosofie o teorie chiuse che rifiutano tutto ciò che appare incoerente con gli schemi che le consentono di rimanere in piedi. Ho potuto constatare molto spesso che non appena si toccano le basi fondanti dello schema mentale di qualcuno e lo si invita a metterle in discussione anche solo in via ipotetica, automaticamente la conversazione si blocca e costui si irrigidisce. Il semplice è quindi colui che è aperto alla verità da qualunque parte giunga e qualunque forma assuma, e molto spesso è decisamente più intelligente di colui che è andato ad abitare in un castello di carte culturale che tenta di difendere ad ogni costo da ogni minimo alito di vento. |
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01-10-2014, 01.31.54 | #6 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 22-04-2014
Messaggi: 268
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Riferimento: Il Dio Uno e Trino e il fondamento della creazione
Citazione:
Onestamente la distinzione tra semplici e sempliciotti l'avevo proprio bypassata, non se perchè "pensavo semplice" o perchè "pensavo sempliciotto". Mi pongo ora il problema , ma l'interrogativo iniziale mi resta identico... Dal catechismo mi resta la speranza che Dio abbia la bontà di raggiungere anche i sempliciotti (o stupidi) ...poichè son suoi figli anche i sempliciotti, e nomn sono sempliciotti per cattivo esercizio del libero arbitrio. Ciò premesso, continua a restarmi piuttosto oscura la ragione per la quale Dio , per arrivare ai Semplici con idee quali la Trinità ...dovrebbe aver necessità delle mediazione forbito-concettual umana... Prendo me stessa a parametro di quel che cerco di comunicare e chiedere: potrei essere molto più "semplice" di quel che sembro (questo me lo chiedo già per conto mio, soprattutto quando considero che mi ritrovo a scrivere in Spiritualità tra tanti Cattolici ferratissimi e ...lo faccio con la speranza, credo anche manifesta, di essere convinta io da Loro, e non viceversa) , ma poi potrei essere serenamente stupidotta (sempliciotta) e anche da questa posizione sperare che Dio mi raggiunga. Ed è da questa posizione (umile, credo) che continuo a chiedermi : ma perchè Dio avrebbe forgiato questa Trinità ...che di immediato e parlante al cuore non ha nulla, che è più complicata concettualmente di un algoritmo, e che...me la dovrebbe spiegare un altro umano anzichè farmela arrivare Dio, semplice semplice (nel senso più alto del Semplice) e dritta al cuore e alla mente insieme? Perchè? |
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01-10-2014, 08.25.52 | #7 | ||
Nuovo ospite
Data registrazione: 14-07-2014
Messaggi: 134
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Riferimento: Il Dio Uno e Trino e il fondamento della creazione
Citazione:
Analogie come questa se ne possono fare a profusione, ma non spiegano il cosiddetto mistero. Se la mente pensante è una, come può accadere che Gesù prega il padre? Prega se stesso? Quando nell'orto del Getsemani pregò il padre d'allontanere da lui il sacrificio prossimo che pregò? Se stesso? Quando, sempre in quell'orto, nella sua preghiera, conclude che non la sua volontà sia fatta, ma quella del padre, quella volontà era la sua o quella del padre? Quando a fianco ai ladroni, rivolto al padre, dice "perchè mi hai abbandonato?" cosa intese dire? Intese dire a se stesso "perchè mi hai abbandonato"? Quando parlando della fine del mondo ebbe a dire "36 Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre." (CEI) cosa intese dire? Intese dire che lui sapeva e non sapeva nel contempo? Riflessioni come questo se ne possono fare in abbondanza. Citazione:
Gli analisti della parola sostengono quello stesso concetto, di importazione greca (vedi Filone Alessandirino, che lo introduce ), e narrano della parola (linguaggio) come "principio e fine di tutto"... grazie alla parola ogni cosa esiste e senza di essa nulla esiste". "Fu comunque Filone d'Alessandria, ebreo ellenizzato, ad elaborare le originarie concezioni giudaiche, identificando il pneuma (spirito) con il noùs (intelletto attivo aristotelico e del neoplatonismo). il ruah biblico fu quindi identificato con il nòus greco ed ecco il perché della celeberrima espressione "All'inizio era il Verbo". Infatti la Sapienza di Dio è identificata da Filone con il mondo delle idee platoniche o degli archetipi contenuti nella mente di DIo. Questi pensieri divini ed eterni sono contenuti dall'eternità (dall'inizio") nella mente di Dio, che egli chiama logos, Ragione divina che governa il mondo (concetto per la verità anche stoico). All'"inizio era il Verbo" si riferisce proprio alla mente di Dio che contiene prima della creazione stessa, gli archetipi eterni." Considerando che "dio" è un aggettivo che significa "potente, splendente", se ne deduce che la parola illumina. D'altra parte il termine dio è il corrispondente greco di Zeus e di quello latino Giove (Zeus sta per Djeus). (http://www.etimo.it/?term=dio). |
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01-10-2014, 17.34.55 | #8 | |
Moderatore
Data registrazione: 23-05-2007
Messaggi: 241
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Riferimento: Il Dio Uno e Trino e il fondamento della creazione
Citazione:
La domanda che fai è, messa così, decisamente mal posta. Dio infatti non ha affatto forgiato il concetto di Trinità, ma questo è stato inventato e utilizzato dagli umani per rappresentarsi l'azione di Dio nell'atto della creazione. Ogni concettualizzazione è una rappresentazione umana di un aspetto della realtà, che in sé è molto più semplice di come appare attraverso le spiegazioni che di essa ne danno gli uomini. Nonostante gli innumerevoli linguaggi che l'umanità ha inventato per rappresentarsi le cose non ne esiste evidentemente uno condiviso che possa cogliere nel contempo la loro estrema semplicità e la loro estrema complessità. Mi sembra che tu abbia accennato più volte alle moderne neuroscienze: per quanto si sia ancora all'inizio di questi studi appare del tutto evidente che queste siano di grande complessità per il numero enorme di implicazioni che hanno. Appare un lavoro mostruoso studiare tutte le indefinite connessioni e "sinapsi" che intervengono fra le cellule del sistema nervoso umano ad ogni stimolo che questo riceve e ritrasmette in forme diverse, e prevedere le diverse reazioni allo stesso stimolo al variare delle condizioni di partenza, ma ogni organismo, anche quello più "complesso", reagisce agli stimoli con la più naturale semplicità, spontaneità e velocità, come del resto appare estremamente complesso tutto il processo di digestione e trasformazione degli alimenti in sostanze utili all'organismo per la sua sopravvivenza, anche se a chiunque viene "spontaneo", "naturale" e "semplice" digerire. Appare quindi evidente che la "complessità" che noi attribuiamo ad un sistema non è determinata dal suo "in sé" ma dal nostro modo di rappresentarci tale sistema. Tutto il mondo si sviluppa naturalmente e semplicemente, e la complessità, come la malizia, è negli occhi di chi guarda. Dio è il concetto più semplice dell'universo, ma comprendendo tutto quello che c'è può essere spiegato a partire da qualunque ente creato, dall'organismo unicellulare alle galassie, e dunque si presta sia a spiegazioni molto semplici che estremamente complesse. Vi è da considerare anche un altro aspetto. Siccome Dio è quello che è da sempre, è ovvio che ciò che cambia è solo il modo di descriverlo, rappresentarlo ed evocarlo, e questi modi varieranno in funzione delle persone cui saranno destinati. Ai bimbi del catechismo si racconta la Verità attraverso storie che possano interessare i bambini, ma una volta che questi sono diventati grandi e all'intelletto di alcuni di loro le "storie" non sono più sufficienti bisognerebbe potergli spiegare le stesse cose in forme diverse, magari più approfondite e complesse. Il problema è che da un lato sempre meno gente è interessata ad approfondire la materia (ma non per questo rinuncia a criticare dall'alto della propria ignoranza) e dall'altro sempre meno persone, fra gli "addetti ai lavori", sono in grado di farlo, per cui la maggior parte della gente si ferma ai dati appresi al catechismo. Ma contestare una dottrina sulla base degli insegnamenti ricevuti a catechismo è come contestare la scienza basandosi sulle affermazioni apprese dai libri delle scuole elementari. Vi saranno poi sempre i "sempliciotti" che si accontenteranno per tutta la vita di ciò che avranno appreso a catechismo e ciò sarà a loro sufficiente, così come a tanti sono sufficienti e spesso addirittura superflue le nozioni scientifiche apprese alle scuole medie. Ultima modifica di donquixote : 01-10-2014 alle ore 19.58.51. |
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01-10-2014, 18.45.48 | #9 | |
osservatore
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Riferimento: Il Dio Uno e Trino e il fondamento della creazione
Citazione:
Una bella risposta la puoi trovare nel Libro Sapienziale Qoelet / Ecclesiaste: 7.29: .. ecco quanto ho constato: il Signore Iddio ha fatto l' uomo semplice - sono essi che vanno in cera di tanti e tanti perchè. Versione Societa' Biblica di Ginevra: Dio ha fatto l' uomo semplice, ma sono essi che cercano tanti e tanti ragionamenti fallaci. |
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01-10-2014, 21.58.10 | #10 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Il Dio Uno e Trino e il fondamento della creazione
** scritto da vanina:
Citazione:
Scusa ma essere convinta di che? Inoltre il metro di misura dell'umiltà è l'obbedienza, nient'altro, quindi nessuno può conoscere il Padre se non attraverso il Figlio (questo è un ordine, certo con facoltà di libero assenso o meno, ma non è discutibile: è obbligatorio), e poi, poiché procede dal Padre e del Figlio, lo Spirito Santo. |
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