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24-09-2014, 08.27.28 | #7 | |
Moderatore
Data registrazione: 23-05-2007
Messaggi: 241
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Riferimento: Amare Dio sopra tutto secondo la Bibbia.
Citazione:
È proprio questa la questione. Amare Dio significa amare il "nulla", anche se è un nulla molto particolare perché di fatto è "Tutto ciò che è". Per "nulla" si intende nulla di specifico, nulla di determinato, nulla che si possa contrapporre a qualcosa d'altro. Nella citazione che fai si parla del Dio d'Israele che ha fatto uscire quel popolo dalla schiavitù, ma se si ama quel dio automaticamente non si può amare il dio, ad esempio, dei Faraoni che invece ha permesso agli egizi di rendere schiavi gli israeliti. Se ognuno ama e riconosce il proprio dio allora implicitamente si ammette che questo non è "uno per tutti" ma è "uno per ogni popolo", e proseguendo logicamente il ragionamento si arriva ad ammettere che ogni individuo può avere il suo dio, fatto a sua immagine e somiglianza, che è l'esatto ribaltamento del concetto espresso dal libro della Genesi che dice che l'uomo è fatto ad immagine e somiglianza di Dio, e non viceversa. La difficoltà nell'esprimere l'amore verso Dio sta proprio nel comprendere quale tipo di relazione posso stabilire con l'assoluta indeterminatezza. |
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24-09-2014, 10.05.57 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-11-2012
Messaggi: 919
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Riferimento: Amare Dio sopra tutto secondo la Bibbia.
@donquixote
Se nella tua esperienza di vita, Dio non è intervenuto e quindi per te è nulla di determinato, significa che non lo hai conosciuto, ma non puoi pretendere che questo sia oggettivo. Infatti amare Dio sopra tutto secondo La Bibbia è una profonda ed elevata esperienza e non un semplice e indelebile concetto. Io posso solo confutare a tutto ciò la mia testimonianza di esistenza in questo pianeta, dove Dio è intervenuto, anche senza vederlo, così come fece per il popolo d'Israele, e anche se ti può sembrare assurdo, continua ad intervenire, così come fa con tantissime altre persone che grazie a questo possono e si sforzano per amarlo sopra tutto. Per quanto riguarda il dio dei Faraoni, se esistesse, sarebbe un dio perdente (infatti perirono nel Mar rosso e restarono senza schiavi: à lavura'!!), anche questa è Verità che è chiamato a proporre chi ha ricevuto fede nella Santissima Trinità. Il Padre di Gesù, dalla Genesi all'Apocalisse, Si enuncia e viene presentato come Unico, che ridicolizzerà tutti gli altri dèi: "...Non avere altri dèi di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù in cielo, né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a quelle cose e non le servirai. Perché io il Signore tuo Dio sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione per quanti mi odiano, ma usa misericordia fino a mille generazioni verso coloro che mi amano e osservano i miei comandamenti..." (Dt 5, 7-10). Ci ricorda spesso La Bibbia che è in atto una guerra con l'idolatria che genera il peccato che a sua volta genera la Morte, e che questo scontro lo vincerà Lui, senza mezzi termini o armistizi, senza se e senza ma, e che non costringerà a nessuno di credere in Lui, a meno che non ci si chiami Saulo di Tarsia; e che nessuno potrà giungere a lui senza passare per il Figlio Gesù: "...Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto...". (Gv 14, 6-8) Quindi questo che tu dici sopra l'amare ognuno il proprio dio non è una novità, forse oggi è più evidente grazie al bombardamento di comunicazioni, ma anche questo già è preventivato nel progetto divino, basti leggere "La profezia dimenticata di Ratzinger sul futuro della Chiesa". Ma per chi è stato liberato dalla schiavitù, anche senza vederLo, ha conosciuto l'amore di Dio, l'ha sperimentato, e confrontandosi quotidianamente con la tristezza, l'angoscia, la disperazione dei fedeli del diofaidate (ciò che tu accennavi), non può fare altrimenti che sforzarsi maggiormente per riuscire ad amare Dio sopra tutto. Pace&Bene |
24-09-2014, 10.12.56 | #9 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-12-2011
Messaggi: 899
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Riferimento: Amare Dio sopra tutto secondo la Bibbia.
Citazione:
Giusto quesito. Trovo che un primo problema è che il Dio di un popolo , per quel popolo è universale, e questo purtroppo può diventare una grossa deriva che porta a guerre sante. Significa che il Dio dell'Islam non è solo per loro ,ma vale per tutti . La stessa cosa vale per tutte le spiritualità e religioni. E' il grande problema della tolleranza spirituale e religiosa, per cui gli altri che non credono al proprio Dio sono da convertire o possono essere ritenuti o infedeli o poco spirituali. Quindi è giusto porre il problema del "io amo il < MIO Dio>", ma quel Dio è visto e vissuto in maniera fanatica o critica? Non possono essere che le norme prescrittive delle Sacre Scritture di tutte le fedi a dichiarare il come noi viviamo una fede e il come noi ci relazioniamo con Dio e l'umanità:quì sta la differenza. Quindi il modo di comportarsi del fedele è legato alla ritualità, "liturgia", di una tradizione spirituale e/o religiosa che incide sulla cultura civile. La differenza fra le religioni è infatti quando la dottrina spirituale diventa dottrina civile, quanto il regime religioso incide sul regime civile ed entra o dialetticamente oppure vuole imporsi nella teocrazia. Sembrerebbe fuori argomentazone della discussione, ma non lo è. Nella misura in cui io amo Dio, questo amore si trasforma in odio per chi non ama il mio Dio, oppure devo convertire l'"infedele" oppure io amo Dio e qualunque umano? Quì sta la differenza fra le religioni, un quid fondamentale. Vivere la fede e amare Dio significa essere fanatici nel proprio credo o vivere il proprio credo e l'amore per Dio in termini critici a partire da se stessi, cioè progredire come persone come conoscenza ,come esperienza, e tollerare fino ad amare anche il prossimo guardando non la bandiera di appartenenza religiosa, bensì se i comportamenti rientrino comunque nella fede prescrittiva scelta. La differenza quindi la farebbe l'atteggiamento di bontà, la motivazione del confrontarsi e del rispettarsi proprio perchè l'umanità ha un solo Dio e tutti, compresi coloro che non ritengono esperire la propria spiritualità scelta, sono comunque all'interno del mistero della vita:la fratellanza e il non vedere l'altrui come nemico non può che nascere da un amore verso Dio che opera attraverso l'amore verso il prossimo a prescindere da status sociali e religosi Personalmente ritengo il cristianesimo nettamente superiore alle altre confessioni religiose spirituali. Non ha una famosa sura sugli infedeli . La spiritualità non è vissuta in termini ambigui ed egoistici come troppe spiritualità orientali, del tipo mi interssa la MIA ascesi, le altrui sono fatti personal ie individuali oppure se sono bravo e ricco lo ha voluto Dio e il mio percorso di reincarnazione perchè il mio karma è migliore di un altro che è infatti povero e ignorante: questa è la giustificazione che a mio parere non lega il "cielo e la terra", l'amore per Dio e per il prossimo; per certi versi stessa cosa vale per il Dio ebraico dell'"occhio per occhio, dente per dente" Il cristianesimo incidendo proprio sugli emarginati entra come dottrina sociale nella storia, è insito nel suo pensiero spirituale, il doversi occupare dei sofferenti è nelle beatitudini. Personalmente quindi ritengo inscindibile che quella salvezza stia fra l'amor di Dio e l'amore per il prossimo. |
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24-09-2014, 13.30.16 | #10 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Riferimento: Amare Dio sopra tutto secondo la Bibbia.
Citazione:
io non ho nessuna voce in capitolo per parlare della bibbia perché non la conosco affatto,e mi scuso in anticipo se diro delle banalità gigantesche,pero mi piacerebbe innanzitutto chiedere questo,per capire qualcosa in più,e cioè; ..Dio nella bibbia viene raffigurato in qualche maniera?..come un entità umana?,come quella di gesu cristo? sono la stessa cosa? oppure uno e' il padre e l'altro il figlio? dopodiché volevo farti una domanda…se appurato il fatto che Dio nella Bibbia viene comunque rappresentato in qualche modo,come un entità (più o meno visibile,più o meno "tangibile" più o meno "umana" ) se si,quindi per te sarebbe esattamente quello? se e' così si dovrebbe quindi pensare che noi sulla terra siamo dei privilegiati assoluti,per vedere Dio rappresentato?…poi un altra cosa conseguente e' questa; ma dev'essere Cristiano questo Dio? per i Mussulmani per esempio,il loro Dio,e' un Dio fasullo?…e se nell'ipotesi assurda che su un altra galassia esistesse un altra civiltà simile a quella umana,una razza diciamo così,che abbia al pari nostro una sua consapevolezza,loro sarebbero del tutto esclusi da questo privilegio? |
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