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Vecchio 10-05-2008, 07.15.19   #1
paperapersa
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Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
Perchè rinunziare a creare ?

se crediamo di essere parti di una Coscienza e di un sistema complesso
perchè non credere che possiamo modificarlo modificando noi stessi?
Se crediamo di essere i creatori di un sogno collettivo perchè
non possiamo trasformare questo sogno in un bellissimo gioco pieno di gioia?
Se è la percezione del mondo e della realtà la verità
perchè non possiamo percepire una realtà migliore di quella che ci vogliono far vedere e credere reale?
C'è proprio bisogno di "Second Life" o "Paradisi artificiali" e di continue fughe
da un Universo che vediamo ostile e pieno di dolore o possiamo trasformare
lo stesso in un mondo pieno di gioia, di armonia, di condivisione pacifica del pianeta e delle sue mille diversità??
paperapersa is offline  
Vecchio 10-05-2008, 10.11.53   #2
Mary
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Messaggi: 2,624
Riferimento: Perchè rinunziare a creare ?

Il guaio è che non abbiamo mai rinunciato a creare

Creiamo continuamente senza rendercene conto. E purtroppo con le gravi conseguenze che ne derivano.

La creazione consapevole difficilmente alimenta l'Ombra che ci portiamo dietro alimentata dalla non consapevolezza.

Osservando da sempre il mondo che mi circonda e me stessa mi sono resa conto di una realtà che pochi conoscono.

Faccio un esempio: una persona anziana rimasta sola, si lamentava da diverso tempo di non ricevere visite, di essere sola, giorni fa scivola e si frattura un piede: oggi in casa sua è un via vai di vicini di casa e familiari.

Non è certo caduta di proposito ma la sua energia si è attivata in tal senso.

Ovviamente le cose non avvengono come vorremmo. A volte per darci il barattolino rosso che tanto ci piace l'Energia è costretta a far rotolare tutta la pila di altre scatole che vi stavano sopra.

Di certo non è la mente consapevole, ma di sicuro vi è una forma di energia dentro di noi che crea, crea continuamente, smuove le montagne e non conosce ostacoli. POSSIAMO ESSERE MOLTO PERICOLOSI, a volte.

Se questa energia riuscissimo attraverso la consapevolezza ad indirizzarla verso la Luce, verso una realtà migliore, come giustamente tu dici.

Il guaio è che ci divertiamo più con il fango che con la farina.

Il guaio è che creare la distruzione è molto più divertente e facile del costruire il bello.

Apri un giornale e vedi se ci trovi una notizia positiva!

La pulsione di morte e distruttiva è molto ma molto creativa, è una forza immensa che scaturisce da un'unica Fonte.

Siamo come un oceano che è fonte di vita ma anche di distruzione.

Noi abbiamo perso l'equilibrio tra le due forze quiete e tempesta, per questo ora affoghiamo nelle nostre stesse creazioni.

Un film di fantascienza degli anni 50 raccontava di un tale e sua figlia, che su un pianeta x, attingendo a conoscenze aliene, crea un mondo paradisiaco ma nel momento in cui arrivano astronauti terrestri che rischiano di far innamorare la figlia, materializza, inconsciamente, esseri mostruosi che minacciano la vita degli intrusi.

Il mondo in cui ci troviamo lo abbiamo materializzato noi esseri umani con il nostro immenso e sconosciuto potere.

Sarebbe ora di svegliarci (ora che mi ricordo il tale del film creava i mostri durante il sonno) e smetterla di sognare mostri.

un abbraccio
mary
Mary is offline  
Vecchio 10-05-2008, 14.29.14   #3
Mirror
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Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
Riferimento: Perchè rinunziare a creare ?

Attendersi la fine del male, la scomparsa della sofferenza… sono speranze, per quanto umane e comprensibili, di una mente coscienzialmente infantile, che non potrà mai trovare appagamento. Ci si può provare in tutti i modi ma, prima o poi, si vedrà che nella sostanza non si può cambiare niente. Questo è ciò vede uno sguardo spassionato e metafisico.

In un mondo dove ci fosse solo il bene questi non esisterebbe più come tale, non essendo percepibile. Lo stesso vale per il male. E’ la legge duale delle polarità interdipendenti. Perciò qualsiasi cosa, qualsiasi aspetto, esistono solo se c’è il contr’altare, l’opposto. Sono necessari l’uno all’altro, indissolubilmente. Dunque, affinché ci sia vita ci vuole la morte, affinché esista il movimento ci vuole la staticità, affinché ci sia cambiamento occorre la conservazione… La creazione ha senso se c’è anche la distruzione; così come la bontà viene in rilievo perché c’è la cattiveria. Questo avviene per tutto ciò che è manifesto. Perciò rendersi conto che ciò che accade adesso è il massimo dell’armonia possibile, dato tutto ciò che, universalmente parlando, vi è in campo è fondamentale. Rendersi conto di ciò è fare un grande salto intuitivo nel comprendere i paradossi dell’esistenza, osservata dalla Coscienza che va oltre il punto di vista personale, umano. E’ inutile quindi sperare e cercare di eliminare il male, il dolore, la sofferenza, direttamente, sul piano e livello fenomenico. Ci si prova a cambiare perché è nell’ordine delle cose farlo, fa parte del dinamismo mentale, non se ne può fare a meno, ma ciò non cambia la danza armonica degli opposti, che trova la sua terrificante quanto meravigliosa bellezza in una visione e comprensione che può essere soltanto "sovrumana", sovrarazionale. L’unica trasformazione che cambia il mondo in maniera radicale, senza volerlo diverso quello che è, è un nuovo di guardarlo e includerlo in noi. Il mondo, aldilà di un progresso, evoluzione, formale che ci fa credere in un illusorio senso di miglioramento, non è mai cambiato e mai cambierà, se non nella forma transeunte, impermanente. I principi, gli archetipi, rimangono però eterni, pur mutando gli aspetti esteriori nel fluire del tempo apparente che scorre all’interno dei processi che appaiono nel film della storia e delle culture umane. Se invece cambia lo stato della Coscienza, lasciando cadere il senso dell’ego, il mondo cambia all’istante, immediatamente e per sempre. Allora tutto ciò che accade diventa espressione di uno indescrivibile e divino gioco Cosmico, nel quale siamo immersi e di cui siamo partecipi nella misura in cui ne siamo consapevoli. Solo con questo questo nuovo approccio, forse, la terra sarà sgravata dalla nostra parassitaria e negativa presenza che, in quanto largamente inconsapevoli, siamo incapaci di entrare in sintonia con i processi naturali, olistici, quindi avviati inesorabilmente verso l'auto distruzione fisica.
A meno che... cominciando da noi stessi...

Mirror is offline  
Vecchio 10-05-2008, 17.24.05   #4
fallible
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Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
Riferimento: Perchè rinunziare a creare ?

Salve e buon pomeriggio!
il riflettente riesce sempre a cogliere quelli che sono gli "attriti" che de-via-no anche i puri di cuore, spinti da propositi encomiabili , ad ipotesi irrealizzabili
colgo però una sorta di contraddizzione quando si afferma:I principi, gli archetipi, rimangono però eterni, pur mutando gli aspetti esteriori nel fluire del tempo apparente che scorre all’interno dei processi che appaiono nel film della storia e delle culture umane. .......
per concludereSolo con questo questo nuovo approccio, forse, la terra sarà sgravata dalla nostra parassitaria e negativa presenza che, in quanto largamente inconsapevoli, siamo incapaci di entrare in sintonia con i processi naturali, olistici, quindi avviati inesorabilmente verso l'auto distruzione fisica.
la nostra presenza, in quanto tale E' non può essere nè quantificata né qualificata claudio

ps E' mio augurio che qualsiasi intervento e commento venga "preso" per quello che è...una goccia di acqua in un mare di esperienze
fallible is offline  
Vecchio 10-05-2008, 20.26.27   #5
neverland
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Data registrazione: 21-03-2008
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Riferimento: Perchè rinunziare a creare ?

Salve,
io sono totalmente daccordo con Mary, noi creiamo la realtà in modo continuo, positivo o negativo non ha importanza per la mente creativa perchè non capisce la differenza, crea e basta, solo prendendo in mano le redini della nostra mente possiamo dirigere consapevolmente la creazione. Comunque nel film - documento "What the bleep do we know", dicono che anni fa è stato fatto un esperimento a New York, è stato intervistato il capo della polizia chiedendo i dati sulla malavita metropolitana, ai quali rispondeva che a New York si compiono di media un reato ogni due minuti, e che negli ultimi anni è sempre stato in aumento, e una sua riduzione anche di breve durata era impossibile, alchè sono state chiamate molte persone, non mi ricordo quante, comunque migliaia, ai quali è stato chiesto di sincronizzarsi e di creare un pensiero positivo per la durata mi sembra di cinque ore, immaginando una città pacifica e tranquilla dove tutto andava bene, alla fine dell'esperimento il capo della polizia dovette ricredersi, in quel periodo i reati calarono del 25%.
Probabilmente, allora, è anche un fatto di pensiero di massa non solo individuale, più persone condividendo un pensiero positivo lo rafforzano a tal punto da cambiare la realtà, questo per me è un motivo di speranza.

ps. consiglio di vedere questo film è veramente molto interessante, ma non lo si trova in nessuna videoteca, è uscito solo in America, per lo scalpore non è stato divulgato...

Mandi Mandi
neverland is offline  
Vecchio 11-05-2008, 07.47.45   #6
paperapersa
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Riferimento: Perchè rinunziare a creare ?

[quote=Mirror]Attendersi la fine del male, la scomparsa della sofferenza… sono speranze, per quanto umane e comprensibili, di una mente coscienzialmente infantile, che non potrà mai trovare appagamento. Ci si può provare in tutti i modi ma, prima o poi, si vedrà che nella sostanza non si può cambiare niente. Questo è ciò vede uno sguardo spassionato e metafisico.

In un mondo dove ci fosse solo il bene questi non esisterebbe più come tale, non essendo percepibile. Lo stesso vale per il male. E’ la legge duale delle polarità interdipendenti. Perciò qualsiasi cosa, qualsiasi aspetto, esistono solo se c’è il contr’altare, l’opposto. Sono necessari l’uno all’altro, indissolubilmente. Dunque, affinché ci sia vita ci vuole la morte, affinché esista il movimento ci vuole la staticità, affinché ci sia cambiamento occorre la conservazione… La creazione ha senso se c’è anche la distruzione; così come la bontà viene in rilievo perché c’è la cattiveria. Questo avviene per tutto ciò che è manifesto. Perciò rendersi conto che ciò che accade adesso è il massimo dell’armonia possibile, dato tutto ciò che, universalmente parlando, vi è in campo è fondamentale. Rendersi conto di ciò è fare un grande salto intuitivo nel comprendere i paradossi dell’esistenza, osservata dalla Coscienza che va oltre il punto di vista personale, umano. E’ inutile quindi sperare e cercare di eliminare il male, il dolore, la sofferenza, direttamente, sul piano e livello fenomenico. Ci si prova a cambiare perché è nell’ordine delle cose farlo, fa parte del dinamismo mentale, non se ne può fare a meno, ma ciò non cambia la danza armonica degli opposti, che trova la sua terrificante quanto meravigliosa bellezza in una visione e comprensione che può essere soltanto "sovrumana", sovrarazionale. L’unica trasformazione che cambia il mondo in maniera radicale, senza volerlo diverso quello che è, è un nuovo di guardarlo e includerlo in noi. Il mondo, aldilà di un progresso, evoluzione, formale che ci fa credere in un illusorio senso di miglioramento, non è mai cambiato e mai cambierà, se non nella forma transeunte, impermanente. I principi, gli archetipi, rimangono però eterni, pur mutando gli aspetti esteriori nel fluire del tempo apparente che scorre all’interno dei processi che appaiono nel film della storia e delle culture umane. Se invece cambia lo stato della Coscienza, lasciando cadere il senso dell’ego, il mondo cambia all’istante, immediatamente e per sempre. Allora tutto ciò che accade diventa espressione di uno indescrivibile e divino gioco Cosmico, nel quale siamo immersi e di cui siamo partecipi nella misura in cui ne siamo consapevoli. Solo con questo questo nuovo approccio, forse, la terra sarà sgravata dalla nostra parassitaria e negativa presenza che, in quanto largamente inconsapevoli, siamo incapaci di entrare in sintonia con i processi naturali, olistici, quindi avviati inesorabilmente verso l'auto distruzione fisica.
A meno che... cominciando da noi stessi...



Ma davvero CREDI che il mondo non è mai cambiato e mai cambierà?
Davvero credi in ciò che dici?????
Per poi ricrederti dopo dicendo che se coscientizziamo il mondo attraverso noi stessi il mondo cambia all'istante!!!
Se continuiamo e continuano i maestri a parlare di ampliare la consapevolezza
a risvegliare ad una consapevolezza di massa c'è sicuramente qualcosa
che avviene anche nella creazione di massa!!!
Non mettere "forse" nelle tue parole ma certezze e fede che non si arrende
neanche davanti all'evidenza (quella che ti mostrano come evidenza)
e cambia le tue strutture mentali!!!
Tu sai meglio di me che non cambia, soltanto chi non vuole cambiare
e che la volontà unità alla fede smuove le montagne e abbatte ogni
ostacolo, soprattutto quello mentale e quel continuo ripetersi" sarà, ma......!!! è un ostacolo mentale!
E sai anche che quando la volontà è unita all'amore universale
è divina!

_Noi non siamo parassiti ma co-creatori
non siamo negativi per la terra, lo siamo solo quando manchiamo di rispetto
e non la consideriamo sacra esattamente come lo è il Cielo......
Più siamo a pensare che "se pò fà!!!!" più le cose cambiano
E' certo che dobbiamo cominciare da noi, da ogni singola goccia
pur considerANDO LA TERRRA UNA sCUOLA! mA DOBBIAMO SMETTERLA DI PENSARE AD UNA SCUOLA CON PROMOSSI E BOCCIATI, DOBBIAMO CERCARE
DI FAR AVANZARE TUTTA LA CLASSE E DI DARE A TUTTI LA POSSIBILITA' DI APPRENDERE CHE LA QUALITA' DELLA SCUOLA DIPENDE DALL'AVANZAMENTO
DI TUTTI E DALL'IMPEGNO DI TUTTI PERCHE' CIO' AVVENGA.....
nON CREDO DI AVERE UNA COSCIENZA "BAMBINA" PERCHE' CREDO IN CIO'
CHE AFFERMO E IN OGNI CASO CREDERE IN QUESTO MI AIUTA
A VIVERE CON FEDE POSITIVA !
E' chiaro che accetto anche che vi sia un disegno e un progetto
perfetto, ma me ne sento parte attiva nel mio micro ambito!
Gli unici parassiti (esistono anche in Natura e sono utili probabilmente
alla Vita) sono i pigri e gli sconfitti ma ripeto che nel Progetto della Vita
hanno una loro funzione!
paperapersa is offline  
Vecchio 11-05-2008, 09.57.24   #7
Noor
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la volontà unità alla fede smuove le montagne

_Noi non siamo parassiti ma co-creatori
Veramente era solo la Fede nella frase che hai citato..la volontà ce l'hai aggiunta tu,visto che c'è solo un'unica Volontà e un'unica Creazione..
senza per questo sentirsi o essere parassiti o burattini..
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Vecchio 11-05-2008, 10.28.45   #8
paperapersa
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Veramente era solo la Fede nella frase che hai citato..la volontà ce l'hai aggiunta tu,visto che c'è solo un'unica Volontà e un'unica Creazione..
senza per questo sentirsi o essere parassiti o burattini..

La Volontà la aggiunge Assagioli
e altri "maestri" che vedono in essa
una manifestazione del Bene e dell'Armonia.
paperapersa is offline  
Vecchio 11-05-2008, 10.31.34   #9
paperapersa
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Originalmente inviato da Noor
Veramente era solo la Fede nella frase che hai citato..la volontà ce l'hai aggiunta tu,visto che c'è solo un'unica Volontà e un'unica Creazione..
senza per questo sentirsi o essere parassiti o burattini..

Quando diciamo "sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra"
facciamo riferimento ad un ordine e a delle leggi che creano armonia
non certamente ad un caos disordinato in cui pianeti e asteroidi si buttano l'uno sull'altro per distuggersi!
paperapersa is offline  
Vecchio 11-05-2008, 12.37.55   #10
fallible
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Riferimento: Perchè rinunziare a creare ?

Salve e buona domenica!
, ai quali è stato chiesto di sincronizzarsi e di creare un pensiero positivo per la durata mi sembra di cinque ore, immaginando una città pacifica e tranquilla dove tutto andava bene, alla fine dell'esperimento il capo della polizia dovette ricredersi, in quel periodo i reati calarono del 25%.
è difficile fare due cose contemporaneamente dai! scherzi a parte! accettando queste dinamiche in una famiglia non ci dovrebbero essere dissidi cosa in realtà non vera; anche papera che parla di Consapevolezza di massa (non ti confondi con Rivoluzione.... ) mi sembra non abbia inteso il succo di quanto scritto da mirror...non è l'assenza della sofferenza l' "obbiettivo" da raggiungere ma la differnte visione della sofferenza, pensa un attimo al martirio dei cristiani sbranati, dalle fiere credo aqbbiano sofferto... claudio
fallible is offline  

 



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