Sono d'accordo. Anche se le citazioni offerte da Noor sono più che altro ispirate alle tradizioni non dualistiche degli insegnamenti delle Filosofie orientali, come l'Advaita, lo Zen, lo Zdogchen, il Taoismo... più che all'Induismo o Buddhismo, comunemente e religiosamente intesi.
In pratica, sono l'insegnamento esoterico dell'Induismo, del Buddhismo...

Ho letto ben poco sull'argomento, posso portare solo la mia esperienza priva di qualsiasi spiegazione.

Da cristiana cattolica praticante ero fedele osservante credente degli insegnamenti ricevuti, salvo un piccolo seme di ragionamento che da sempre funziona nel mio cervello.

Ma non basta il cervello pensate a far cambiare drasticamente le proprie credenze. Ne abbiamo già parlato in altre discussioni, ma per chi non lo sapesse la mia esperienza di vita mi ha portato a dover accettare (e non credere) l'esistenza di qualcosa che possiamo definire reincarnazione.

Non bastano che i ricordi di Tizio e Caio siano dispersi nell'etere per essere poi accalappiati da un tipo sensibile, non nel mio caso perchè gli eventi diversi lontani nel tempo e nello spazio sono stati di una tale raffinatezza da potersi confrontare a testa alta con la mia intelligenza (anche se non eccelsa).

Un intreccio che ha dovuto sempre fare i conti con il mio netto rifiuto, ma una costanza durata nel tempo che ha smesso di darmi "segnali" solo quando non ho messo più in dubbio la reincarnazione.

Per questo dico sempre che io non credo nella reincarnazione io, ovviamente al mio esclusivo livello, so che è reale.

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Proprio perchè vieni da un'educazione cattolica
riporto una brebe riflessione su alcuni versi dei testi adoperati dalla religione cristiana che mi sembrano interessanti.

Prendiamo in considerazione i tempi di Gesù. Quando Gesù interrogò i suoi discepoli dicendo: "Chi è il figlio dell’uomo secondo quello che dice la gente? "Essi gli risposero: "Alcuni dicono Giovanni Battista, altri Elia, altri ancora Geremia, o alcuni profeti. Troviamo la stessa scena, con le stesse risposte in Matteo 16,13-14; in Marco 8.27-28 e in Luca 9.18-19.
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In un passo di Matteo (17.10-15) i discepoli interrogano Gesù su ciò che riguarda la credenza degli scribi sulla necessità della venuta di Elia.
Il Maestro risponde:
" E’ vero che Elia deve venire a ristabilire tutte le cose. Ma io vi dico Elia è già venuto e gli uomini non lo hanno riconosciuto"
Allora i discepoli capirono che parlava loro di Giovanni Battista. Un altro episodio che si spiega con la nozione delle vite successive è quello del cieco nato cieco riferito da Giovanni (9,1-2): "Gesù passando vide un cieco dalla nascita. I suoi discepoli gli chiesero "Maestro chi ha peccato, quest’uomo o i suoi genitori? "La risposta fu" ...affinché le opere di Dio siano manifeste in lui."

Ciao.
Con chi stai parlando? Con me?
Se sì, non sono cattolico e non sono nemmeno cresciuto con un'educazione cattolica.

E quando dicevo che alcuni credono che nella Bibbia si parla di reincarnazione, con quegli "alcuni" intendevo anche te, visto che non è la prima volta che ne parliamo.

«Chi sei dunque? Sei Elia?» [Giovanni Battista] rispose: «Non lo sono».
(Giovanni 1:21)

Quindi hai smesso di usare il tuo "seme di ragionamento" ? Che peccato se davvero fosse così...

Vorrei aggiungere sull'argomento che è indubbio che il rozzo popolo ebreo non credesse nella reincarnazione. Non credeva nemmeno in una vita dopo la morte, come noi cristiani.

E ti sembra una cosa da nulla? Da quando esiste l'uomo, il suo più grande interrogativo è quello di sapere cosa c'è dopo la morte, tu lo sai e lo dici come se niente fosse! Non pensi che sarebbe utile rendere partecipi anche gli altri di ciò che sai?

Non ho mai smesso di coltivare il "seme del ragionamento", pianta bisognosa di cure e attenzioni, minacciata, attaccata da tutti i fronti.

Ho semplicemente accolto il frutto della reincarnazione, ovvero l'ho messo come parte integrante del mio essere. Ho smesso di chiedere conferme, di cercare conferme perchè ora trovo risposte che prima era impossibile accettare.

La reincarnazione mi ha fornito il senso della mia vita, come percorrere una strada con tanti cartelli incomprensibili perchè non sei in grado di leggerli. Una volta che ne possiedi la "leggibilità" puoi cominciare a comprendere dove ti trovi, dove stai andando anche se partenza e arrivo non riesci comunque a vederli.

Cerco di renderne partecipi gli altri ma può comprendermi solo chi ha fatto esperienze simili alle mie. Il semplice credere o non credere non serve a nulla. Il non credere è solo la parte opposta del credere. Mentre il sapere è ben altro.

Sapere nasce dall'esperienza, dal vissuto, dalle risposte trovate.

Posso credere che dietro quella montagna ci sia il mare, me lo hanno detto, me ne hanno parlato ma fino a che io stessa non avrò valicato quel monte non saprò mai che cos'è quel mare.

La fede è una cosa l'esperienza è altro. Dio stesso può essere sperimentato dentro di noi senza credere in Lui.

Se io sto bevendo un bicchiere d'acqua fresca non mi pongo il problema di credere che esista l'acqua.

Per trovare la reincarnazione devi cercare dentro te stesso, devi conoscere te stesso. A me ne è stato fatto dono ma in realtà io da sempre andavo in cerca della verità e della mia strada.

Non volevo incamminarmi sulla quella della reincarnazione, ma, penso, che inevitabilmente quel che stavo cercando doveva portarmi lì.

Ci sono state inculcate troppe fandonie, è tempo di andare in cerca della verità.

Ciao Fabio,

ti posso dire la mia o almeno il pensiero che ho tratto attraverso meditazioni e illuminazioni varie.

Intanto ti dico che il primo cristianesimo ammetteva la reincarnazione.

Ma comunque: se sei cristiano ( lo sono anche io ) si sa che dopo la morte si ritorna a Dio, ossia da colui che ci ha creati.
Poichè Dio ha creato il mondo e tutto quello che c'è si può dire che Dio è tutto quello che c'è, o semplicemente Dio è.
Ma se Dio è tutto quello che c'è, proprio tutto, una volta che torniamo a lui che forma prenderemo? Una di quelle che ha creato naturalmente: una persona, un sasso, un fiore, un ruscello, un prato, un filo d'erba, una rondine, un puma, un povero, un riccone, un pittore, un poeta, un ingegnere etc... appunto perchè Dio è tutto quello che c'è ed E' !!!


Calorosamente
Daniele

perchè avrebbe dovuto dire il contrario?
Sappiamo benissimo che non è bene conoscere le nostre vite passate,
poichè se fosse bene tutti ne avremmo facilmente accesso e "probabilmente
impazziremmo". Pensa tu se facendo l'amore con mio marito scoprissi
che era un uomo che duecento anni fa mi aveva assassinata!!!!!
o se mia figlia mi dicesse di essere mia madre!!!
Che confusione!
No non poteva Giovanni il Battista sapere chi era stato in altre incarnazioni
come forse Gesù non sapeva di essere stato Eliseo (Yogananda sostiene
che è così ma possiamo benissimo non crederlo)!
Credo che sia giusto che ogni volta che torniamo non ci ricordiamo
nulla del passato.
A propsito lo scienziato David Wlicock è la reincarnazione di Edgar Cayce
un sensitivo famosissimo 100 anni fa negli USA...... lui lo ricorda e ha in parte
i suoi stessi talenti solo che oggi si occupa di teorie scientifiche avnazatissime
E' un geniaccio giovanissimo!