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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 26-04-2003, 17.05.05   #11
kri
Ospite abituale
 
Data registrazione: 11-06-2002
Messaggi: 1,297
Caro firenze

Citazione:
[b]

A chi ha compreso che una esistenza dove la parola "essenziale" non vuol dire "stento" e che la parola "umiltà" non significa "subire".

Aggiungerei che non servono a chi ha compreso che sacrificio non è sacrificare e che devozione non è prostrarsi ad un Dio.

Citazione:
Non servono all'individualità spirituale. Per essa la religione non è altro che un balocco in mano a dei bambini cresciuti che credono di avere raggiunto l'apice della propria spiritualità leggendo libri sacri e continuando a ripetere gesti pieni di niente durante i rituali religiosi.

qui non sono troppo d'accordo ... sul fatto che taluni riti siano privi di tutto. Nella religione cattolica, ad esempio, c'è un rito in particolare che è pieno di (come loro lo definirebbero) paganesimo, eppure è il momento più sacro della messa. Ha un significato profondamente gnostico.direi che lo si celebra non sapendo cosa si sta facendo. Era forse questo che volevi intendere?

Citazione:
Non servono alla "verità" unica e insindacabile che regola l'esistenza di tutti gli uomini a questo mondo, senza distinzione di razza, cultura e religione. Una verità che regola la nostra anima che può essere paragonata alla verità che regola il nostro corpo fisico. Come ad esempio è lo stesso cuore che batte per dare vita all'individuo. Cuore che batte uguale in tutti gli uomini di questa terra, senza distinzione.

Eppure io credo sia utile la religione, non a chi già osserva, ma a chi ha bisogno di sentire qualcosa di forte in se, quella famosa spinta verso l'alto . Credo sia un passo necessario per potersi render conto di molto. E' anche quello un mezzo per il quale molti devono passare per poter imparare a scegliere. Un passaggio per cominciare oppure per finire. Un inizio verso un cammino di critica e conoscenza.
Finito!
kri is offline  
Vecchio 26-04-2003, 17.55.27   #12
Saturnia
Ospite
 
Data registrazione: 25-04-2003
Messaggi: 6
Anche io non hi letto affatto, ma ultimamente quello che era il mio pensiero, si sta motivando sempre di piu.

Ho sempre pnsato che l'uomo ha da sempre avuto il bisogno, la necessità di spiegarsi certi fenomeni per lui incomprensibili e su cui non potesse agire....sin dai tempi piu antichi, l'uomo si è creato immagini divine dalle tipologie piu disparate, per poter accettare che una buona parte della natura circostante non fosse dominabile da lui stesso.

Con l'evolversi dell'uomo, si evolvono anche i pensieri e quindi le religioni.
Ma, secondo me, sussiste ancora la necessità fondamentale, di poter spiegare con l'inspiegabile (un diio che non si vede e non si tocca,i n cui bisogna solo credere) e soprattutto accettare l'inaccettabile, prima fra tutti la morte.

Ecco, o credo dio serva a questo. Vedere come molti credo siano simili nel messaggio che danno, vedere come infine confluiscano in un simile discorso, conferma la mia idea.........

.....mi rendo conto perfettamente che un credente di qualsiasi origine potrebbe dirmi che la similitudine dei messaggi religiosi provi qualcosa di assolutamente diverso, provi quasi l'esistenza di un dio unico, universale, recepito dai diversi popoli in modi diversi, ma non cosi distanti..........ma qui è il punto: senza la fede non puoi che recepirlo come necessità umana, con la fede recepisci la presenza divina.

Per quanto riguarda i riti...ho sempre pensato che l'unione e la condivisione rafforzi le proprie posizioni,la propria fede. Per chi ha fede cattolica, mi dicevano, rappresentano un ringraziamento a dio....e il sacrificio che talora viene richiesto ai fedeli (la costanza della partecipazione al rito), è accettato nell'ottica del ringraziamento.

Troppo semplicistico? Il mio pensiero è semplice e banale....
Saturnia is offline  
Vecchio 26-04-2003, 18.12.55   #13
SonoGiorgio
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 15-02-2003
Messaggi: 453
Forse, prima di rispondere a questa domanda, bisognerebbe sapere cosa sia realmente una religione.
SonoGiorgio is offline  
Vecchio 26-04-2003, 18.45.05   #14
firenze
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Data registrazione: 28-04-2002
Messaggi: 341
E' incredibile come piaccia speculare sul niente. Si parla e si filosofeggia su un Dio che non si vede nè si percepisce. Vi rendete conto che si crede in qualcosa solo perchè ci si vuole credere e basta. Senza averne una minima prova?
Ma! Contenti voi!
firenze is offline  
Vecchio 28-04-2003, 20.59.26   #15
visechi
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Messaggi: 1,150
Citazione:
Messaggio originale inviato da Saturnia
Anche io non hi letto affatto, ma ultimamente quello che era il mio pensiero, si sta motivando sempre di piu.

Ho sempre pnsato che l'uomo ha da sempre avuto il bisogno, la necessità di spiegarsi certi fenomeni per lui incomprensibili e su cui non potesse agire....sin dai tempi piu antichi, l'uomo si è creato immagini divine dalle tipologie piu disparate, per poter accettare che una buona parte della natura circostante non fosse dominabile da lui stesso.

Con l'evolversi dell'uomo, si evolvono anche i pensieri e quindi le religioni.
Ma, secondo me, sussiste ancora la necessità fondamentale, di poter spiegare con l'inspiegabile (un diio che non si vede e non si tocca,i n cui bisogna solo credere) e soprattutto accettare l'inaccettabile, prima fra tutti la morte.

Ecco, o credo dio serva a questo. Vedere come molti credo siano simili nel messaggio che danno, vedere come infine confluiscano in un simile discorso, conferma la mia idea.........

.....mi rendo conto perfettamente che un credente di qualsiasi origine potrebbe dirmi che la similitudine dei messaggi religiosi provi qualcosa di assolutamente diverso, provi quasi l'esistenza di un dio unico, universale, recepito dai diversi popoli in modi diversi, ma non cosi distanti..........ma qui è il punto: senza la fede non puoi che recepirlo come necessità umana, con la fede recepisci la presenza divina.

Per quanto riguarda i riti...ho sempre pensato che l'unione e la condivisione rafforzi le proprie posizioni,la propria fede. Per chi ha fede cattolica, mi dicevano, rappresentano un ringraziamento a dio....e il sacrificio che talora viene richiesto ai fedeli (la costanza della partecipazione al rito), è accettato nell'ottica del ringraziamento.

Troppo semplicistico? Il mio pensiero è semplice e banale....

Ciao Saturnia, mi fa piacere leggerti. Non ho nulla da dire in merito alla discussione, non trovo nulla da scrivere... approfitto di questo spazio per salutarti e darti il benvenuto e, soprattutto, rigraziarti per quello che sai (ho finito i pvt... sigh... non ho tempo per fare pulizia). Forse questo messaggio resterà, in caso contrario t'invierò una mail per ringraziarti....
Ciao e benvenuta


visechi is offline  
Vecchio 29-04-2003, 11.38.56   #16
deirdre
tra sogno ed estasi...
 
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Messaggio originale inviato da firenze
E' incredibile come piaccia speculare sul niente. Si parla e si filosofeggia su un Dio che non si vede nè si percepisce. Vi rendete conto che si crede in qualcosa solo perchè ci si vuole credere e basta. Senza averne una minima prova?
Ma! Contenti voi!

e tu in cosa credi?...è qualcosa che mi chiedo da quando ho avuto la tua visione .... credere in che cosa? In un dio? In noi stessi...??? In un credo? Credere, sempre credere..ma è poi cosi necessario tutto questo CREDERE?
deirdre is offline  
Vecchio 30-04-2003, 16.20.55   #17
firenze
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Messaggio originale inviato da deirdre
e tu in cosa credi?...è qualcosa che mi chiedo da quando ho avuto la tua visione .... credere in che cosa? In un dio? In noi stessi...??? In un credo? Credere, sempre credere..ma è poi cosi necessario tutto questo CREDERE?

Che differnza passa fra una sedia di legno blu e una statua di legno dipinta di un santo? Se prendono fuoco bruciano tutt e due. Comprendi che è solo l'importanza che dai tu a un qualsiasi cosa. Tutto parte dal singolo soggetto, il resto ne è solo il colorrario.

Bacio
firenze is offline  

 



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