Light Screen Television Scan. (LST Scan).
Nota: questa e' una mia idea personale.
Normalmente, in un televisore vengono utilizzate il 60%-70% della luminosita' e l'80% del contrasto.
Bene questo 30% rimanente inutilizzato e' quello in cui si muove l'LST-Scan. Adesso vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Lo schermo innanzitutto viene diviso in quattro porzioni (quadranti).
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| (1) | (2) |
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| (3) | (4) |
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Normalmente in ogni immagine c'e' una parte piu' chiara e una parte piu' scura della stessa. Per esempio immaginiamo che la zona (1) contenga la parte alta di un albero che si staglia nel cielo, la zona (2) il cielo stesso, la zona (3) la terra e la parte bassa dell'albero, la zona (4) la sola terra. Va da' se che fissata una luminosita' ed un contrasto generali, lo schermo che proietta l'immagine citata avra' in se' differenti luminosita' e differenti contrasti. L'occhio cosi' percepisce una disarmonia che e' dovuta ai differenti toni (intensita' luminosa) dell'immagine reale. L'occhio corre cosi' automaticamente solo verso una porzione dell'immagine, precisamente quella con piu' luminosita' e piu' contrasto ((1) e (2) nell'esempio) perdendo la globalita' dell'immagine stessa.
Per compensare questa disarmonia e queste mancate luminosita' e contrasto delle zone meno chiare ecco che allora entra in gioco il filtro attivo ovvero il compensatore "LST-Scan".
L'LST-Scan e' un compensatore complesso.
- La prima parte e' un elemento passivo che effettua la scansione della lmuminosita' e del contrasto ad ogni immagine completa.
- La seconda parte e' il divisore che divide lo schermo in quattro settori e ne realizza per ciascuno la luminosita' e il contrasto passivi
- La terza parte e' un attivatore che intensifica la luminosita' fino al 25% ed il contrasto fino al 25% (ammesso che siano state lasciate libere le unita' in tali proporzioni dal valore massimo possibile). L'attivatore agisce nelle zone in cui c'e' scarsa luminosita' e scarso contrasto.
- La quarta parte e' un interfaccia di linearizzazione dell'effetto, in modo che l'azione venga riportata in modo graduale dal centro del quadrante sfumando l'effetto verso i lati. Questo in modo che non si possa avere una linea netta di contrasto tra i colori ai bordi dei quadranti.
Nell'esempio pratico i quadranti (1) e (2) della nostra immagine vengono lasciati inalterati. Il quadrante (3) subisce l'effetto di una crescita di luminosita' del 15% e del contrasto del 10%. Il quadrante (4) subisce un aumento della luminosita' del 25% e del contrasto del 25%.
Il risultato finale e' un'immagine piu' omogenea ed anche piu' brillante.
Naturalmente l'LST-Scan puo' essere disattivato con un tasto per restituire l'immagine reale.
Io penso che i documentari ne guadagnerebbero parecchio.
Opinioni in merito sono gradite.
Regards,
Francesco 8)))
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Naturalmente il discorso si puo' estendere e complicare. Innanzitutto con i chip giusti (sufficientemente potenti) si potrebbe iniziare a parlare di ottanti invece che di quadranti, poi al posto del filtro di brillanza (semi-attivo) si potrebbe iniziare un vero e proprio studio di color-chrome-light-image-manipulation (CCLIM), in modo da poter letteralmente sfasare i colori e i contrasti ed ottenere una nitidezza ed una omogeneita' dell'immagine anche a partire da filmati che possano essere originariamente scadenti.
Quindi nascerebbero studi, standard, istituti, aziende e prodotti atti allo scopo.
Opinioni in merito sono gradite.
Regards,
Francesco 8)))
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