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14-12-2005, 00.22.32 | #1 |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-01-2005
Messaggi: 168
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Le multinazionali della biotecnologia
Cosa significa che il materiale vivente può essere brevettato?
di Jeremy Rifkin Il nome del gioco è "geni". Chi controlla i geni controlla il secolo della biotecnologia. Stiamo passando dalla fonte energetica costituita dai combustibili fossili e minerali a quella dei geni. Geni per ogni attività economica. Ora, il pubblico sarà sorpreso di sapere che le fusioni che si fanno nel campo delle telecomunicazioni, del software e dell'industria dello spettacolo sono poca cosa in confronto con le fusioni che avvengono nel campo dell'industria delle scienze naturali. E quello che vediamo è che un certo numero di società che operano nel settore delle scienze biologiche in tutto il mondo cominciano a controllare tutte le mappe genetiche sulle quali è basata la nostra sopravvivenza. Dai semi delle piante commestibili alle fibre al materiale da costruzione alla medicina, tutto è nelle mani di poche società. Nei prossimi 8 anni, virtualmente tutti i 60.000 geni che costituiscono la mappa del genere umano saranno identificati. Ognuno di questi 60.000 geni diventerà virtualmente proprietà registrata di una società. A mano a mano che le società individuano questi geni, come il gene del cancro al seno, il gene della fibrosi cistica, del morbo di Huntington, accampano diritti su di essi come se fossero loro invenzioni. Così tra meno di dieci anni, poche società come Monsanto, Novartis, Smith Kline Beecham e Hoechst Chemical, saranno in possesso della mappa genetica del genere umano, il che darà loro un potere commerciale senza precedenti, tale da dettare i termini entro i quali viviamo le nostre vite , e forse per dettare i termini della futura evoluzione del genere umano. Inoltre, le stesse società stanno analizzando i paesi del Sud del mondo perché è lì che si trovano le risorse genetiche rare. La biodiversità del pianeta, le ricche risorse genetiche si trovano nei paesi in via di sviluppo. Così queste società vanno laggiù, fanno ricerche, individuano dove si trovano i geni che potrebbero avere un valore commerciale e li registrano: possono essere microbi che si trovano nelle piante e negli animali e anche nella popolazione indigena. I paesi del Sud gridano alla biopirateria. Dicono: "Sono risorse nostre, come il petrolio nel Medio Oriente. Dovremmo averne un compenso economico". Il mio parere, e quello che io esprimo in "Il secolo biotech", è che il serbatoio genetico deve rimanere aperto. È un patrimonio comune. Fa parte della comune eredità dell'evoluzione. Non dovrebbe essere ridotto a proprietà politica dei governi o proprietà intellettuale e commerciale delle società. Se riduciamo il serbatoio genetico a una proprietà privata che può essere sfruttata commercialmente avremo guerre genetiche nei prossimi secoli, esattamente come le guerre che ci sono state per il petrolio e i metalli e minerali rari nell'era industriale. Quindi ci vuole un accordo internazionale per mantenere aperto questo serbatoio. L'Antartide è un buon esempio. L'ultimo continente è tenuto aperto come un patrimonio comune. Secondo il trattato possiamo esplorarlo scientificamente, ma non lo si può sfruttare commercialmente o possedere. Ci vuole un accordo internazionale simile per mantenere aperto il serbatoio genetico, in modo che possa essere esplorato scientificamente ma condiviso come eredità per le generazioni future. da: http://www.repubblica.it/online/inte...in/rifkin.html |
14-12-2005, 09.52.23 | #3 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-06-2005
Messaggi: 455
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Re: Sciocchezze
Citazione:
...le intenzioni a studiare le popolazioni indigene ce ne sono state...progetto chiamato Human Genome Diversity Project lanciato nel 1990...fallito e posticipato di 10 anni...si doveva garantire la esclusione di una ricerca medica per evitare le dispute sulla comercializazzione...lo scopo della ricerca dovevano essere le migrazioni delle popolazioni...si era opposto il gruppo Indigenous Council on Biocolonialism che in questo progetto vide una intrusione non voluta e vista solo come un'altra forma di biopirateria...? http://www.genome.duke.edu/genomelif...e17/dirmessage ciao |
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