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30-09-2004, 21.06.05 | #8 |
Un'anima nel mare
Data registrazione: 29-09-2004
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Il mare... Le onde... Ho passato un anno a studiare a Roma ed ho rischiato di impazzire senza il mio mare. Son scappato e son tornato nella mia terra. La Sardegna. Quest'isola offre tanto, ma quello che può dare il mare è il dono più bello. Il suo spettacolo, la vita della costa e dei fondali marini, così silenziosa e animata m'ha stragato sin da piccolo. E m'ha portato crescendo ad apprezzarla sempre di più. Ora vivo a Cagliari, dove studio, ma torno spesso a casa mia a San giovanni di Sinis (Punta nord del golfo di Oristano) dove la pace è il mare e la natura, dove anche d'estate l'afflusso di turisti maleducati è poco e si stà mirando sempre di più verso un target di turistmo naturalistico. Anche Cagliari, è una vera città di mare. E' caotica, ma offre panorami stupendi e ha la sua spiaggia a portata di mano, il Poetto, peraltro molto suggestiva con affianco la Sella del Diavolo una penisola che ricorda la forma di una sella per cavallo.
Ma c'è una cosa ancora più bella che regala il mare. Uno degli spettacoli più affascinanti della natura: le onde. Quà in sardegna se ne possono trovare di splendide e si può godere di quello "sport" che è il surf da onda. Per me è stata da subito una cosa normale, fare il bagno estate e inverno. La mia faccia è abbronzata tutto l'anno (in realtà dà un pò fastidio la cosa, hehehhe) e la mia vita è diversa da quelle degli altri miei amici. Questo sport ci mette poco a diventara uno stile di vita... e la mia passione per la filosofia, ha fatto il resto. Forse il mare mi ha fatto male... ma non ho potuto farne a meno. Se volete vedere qualche bella foto visitate il mio sito. Questo l'ho scritto un giorno tornato da una delle più belle mareggiate che ha fatto questa primavera. Quando la filosofia si fa liquida... A centinaia di kilometri dalla costa i muoversi di masse d'aria trasmette energia e movimento alla massa d'acqua sottostante. Il mare si increspa e assorbe energia. L'energia dissipata dal vento prende forma in linee invisibili all'occhio umano. Camminano sino a una costa e lì diventano uno spettacolo della natura. L'armonia si fa movimento. Le onde si infrangono, spesso con una perfezione che pochi occhi su questo pianeta hanno la fortuna di poter ammirare, pochissimi ne sono partecipi in armonia. I surfisti vivono attraverso le onde, seguendo le mareggiate, scivolando sulla natura in uno sforzo atletico che supera le fatiche, il freddo, i pericoli e le difficoltà. Scivolano sulle tecniche, sullo studio dei propri movimenti, volti a partecipare allo srotolamento senza più essere individui immersi in un liquido. Animali, che lasciandosi andare all'istinto vivono emozioni donate dalla natura mentre l'adrenalina scorre nelle loro vene. Carichi di euforia e rispetto prendono il tempo dell'onda, ne calcolano a occhio la velocità e il tempo che li divide dalla discesa. Iniziano a remare, sinchè l'onda non scava giù l'acqua davanti a loro e improvvisamente la forza di gravità non è più bilanciata dal galleggiare e crea la spinta, ti dice: "Ora alzati e scivola...". Prima eri semiimmerso nell'acqua calma tra un set di onde e l'altro, poi sei nel pieno dell'azione. Ti metti in piedi e scendi nel cavo dell'onda mentre questa si srotola dietro di te e davanti la parete diventa il tuo campo di giochi. Ci son diverse altezze, tante forme, potenze e velocità, casi di movimenti bizzarri ma il più delle volte la perfezione di una barra che si srotola tubante fino alla fine della corsa, dalla linea di frangenza lontano per centinaia di metri sino alla spiaggia. E poi ci se tu, una volta in piedi sei solo con l'onda, a lei non fa differenza se tu ci sei o no, sei solo e inizi a danzare. Disegnando linee sulla superficie dell'acqua, ora ripida ora più floscia il giudizio di chi ti vede rimane lontano e perde di importanza. Quello che stai provando non ammette giudizi altrui, rimane dentro di te e ti fa crescere. Impari le tecniche mentre le onde srotolandosi svelano i loro segreti. Questa è armonia, questo è vivere! Questo è come si vive, questa è filosofia pura. Il fulcro dell'azione, l'utile che diventa tecnica. Il guadagno è costante, la conoscenza sul fluido si approfondisce scivolata dopo scivolata. Stando zitti e partecipando, provando le manovre decine e decine di volte, il nostro corpo e la nostra mente cambiano, si adattano alla circostanza che ci stà più a cuore. Diventiamo "surfisti" non per scelta, ma per normale evoluzione. Nel nostro elemento non siamo i padroni di casa, questa è la realtà. Siamo dei bambini che partecipano al gioco della natura, lo vediamo da soli, se non c'è rispetto le cose vanno male. Se ci poniamo di fronte al mare con presunzione prima o poi ci arrivano schiaffi. L'umile vince, ma l'impavido regna su se stesso. E' libero dal giudizio altrui, condannato a giudicare le proprie prestazioni oggettivamente, perché in acqua uno sbaglio non corretto è una caduta. Per quanto cadere in acqua è spesso divertente come un tuffo da un trampolino, spesso non ce lo si può permettere e se si vuole il massimo bisogna essere pronti ad affrontare i rischi che accompagnano la scelta. Sia in acqua, che tra palazzi. Quando si ottiene tanto dalla propria vita, quando quello che hai non sono cose ma sensazioni. Quando il guadagno non è materiale ma è cognitivo, le persone sono giudicate per la loro ricchezza in modi poco comuni alla nostra società. La retorica dei tanti che tanto parlano e poco realizzano ha sempre influenza sulla logica degli ascoltatori, ma una persona armonica non ha bisogno di tecniche per colmare il divario tra lui che chi ascolta, parla con semplicità ed esperienza. I discorsi inutili per quanto logici diventano sterili se i loro contenuti perdono armonia con la realtà. Discorsi pieni di contenuti ma privi di utilità. Portano realmente un beneficio ai partecipanti alla dibattito? Quante volte uno scambio di opinioni rivela solo la poca educazione, la mancanza di rispetto e la difficoltà, propria della nostra razza, di aprirsi alle idee altrui guadagnando esperienza. Pregiudizio e superficialità nel relazionarsi agli altri, quanto poco rispetto dimostriamo a chi ci ascolta... quanto si potrebbe dare e fare per il prossimo se si sapesse ascoltare meglio la voce della natura. ...continua (e scorre fino a che non si risolve) A presto Andrea |