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06-09-2008, 09.31.57 | #42 | |
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2007
Messaggi: 689
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Riferimento: il segreto del cervello
Citazione:
Non ho ancora trovato l'articolo sul web e quindi sospendo il giudizio, ma, non so perché, sugli articoli scientifici del Corrierone sono sempre piuttosto maldisposto (come su quelli di Alberoni). Segnalo comunque un commento sul Web su un vecchio articolo di Palmarini che se la prendeva sempre con Darwin http://progettogalileo.wordpress.com...zero-darwin-1/ |
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07-09-2008, 08.49.56 | #43 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: il segreto del cervello
Mi pare che il punto critico della teoria darwiniana stia in quel termine “adattamento” che sembra costituire la chiave di volta del processo (con qualche variante beneficamente concessa dal caso cioè da una mutazione genetica). Perché c’è qualcosa qui che sembra andar contro la logica, quasi come il ritenere che il diverso sia identico. Perché a un povero di spirito potrebbe sembrare che l’adattarsi sia un verbo che significhi qualcosa di opposto all’evolversi, anche se lo si voglia intendere come un adattarsi a condizioni naturali che possono cambiare (ma se il cambiamento dipende da uno spostarsi o un reagire dell’animale, torneremmo a trovarci di fronte a un cambiamento che non è adattamento, e avanti così a discutere se viene prima l’uovo o la gallina). Insomma, evoluzione vuol dire gettarsi avanti, ovvero retrocedere per prendere la rincorsa: un evento che si rende tanto più evidente quanto più saliamo nella scala della natura e arriviamo all’uomo che è capace di passare dalla voluttà del verme all’estasi del cherubino….e che, anche se all’inizio della vita sembra “essere gettato”, bastano pochi istanti, ed ecco che “si getta”: ed è proprio qui il punto che trasforma l’evoluzione della natura in storia, magari rivoluzionaria, dell’uomo, cioè trasforma un verbo dalla forma passiva alla forma attiva. Ma come è potuto succedere se Darwin ha ragione? Fu un dono di Dio che mirava a dare il libero arbitrio alla sua ultima creatura, o il malefico dono di Satana che ha rubato il fiat creatore per darlo a una creatura di fango?
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08-09-2008, 11.45.44 | #44 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Riferimento: il segreto del cervello
Citazione:
Come ho detto più volte, per me non ha senso parlare del mondo indipendentemente dai nostri sistemi concettuali. Tu invece, in molti contesti, sembri usare "oggetto fisico" in modo indipendente da qualsiasi schema concettuale, tutto qui. |
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17-09-2008, 15.12.46 | #45 |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Riferimento: il segreto del cervello
Restando più generici, quello che tu proponi è la scelta tra uno di queste due opzioni, senza alternative: naturalismo scientifico e anti-naturalismo (o soprannaturalismo).
La terza alternativa, però, esiste: (è un caso specifico del pluralismo concettuale) è il naturalismo liberalizzato. Si può leggere qualcosa qui: http://www.rescogitans.it/main.php?articleid=144 http://www.rescogitans.it/main.php?articleid=132 |
22-09-2008, 08.26.10 | #46 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: il segreto del cervello
Come potrebbe essere interpretato quello che epicurus chiama “naturalismo liberalizzato”? Mi pare che esso escluda i due casi estremi, cioè la condanna di tutto ciò che si crede metafisico o soprannaturale e, dall’altra parte, di ciò che può essere giudicato come un naturalismo assoluto. Forse nel senso di uno spiritualismo corretto? Le alternative sarebbero cioè, almeno per una volta, tre e non due come di norma, secondo la logica dell’aut-aut:
1) - come una critica del principio stesso della fede nel soprannaturale, 2) - come una critica delle religioni e non della fede (quasi si dicesse: che peccato che per arrivare a Dio si debba passare attraverso una religione!) 3) - come ammissione che tutto quello che richiama la fede è soltanto un simbolo e quindi in ogni caso un accostamento alla verità. O c’è altro? |