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Scienze - Ciò che è, e ciò che non è spiegato dalla scienza. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Scienza e Tecnologia |
24-05-2008, 14.53.33 | #12 |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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Riferimento: Neuroscienze, Darwin, Dio.
Comunque a scanso di equivoci mi sa che mi sono espressa male sul conto di Dennet, potete leggerlo qui da voi
http://libertalandia.blogspot.com/20...-naturale.html Il parassita nella formica è solo metafora delle idee religiose, il resto l’ho aggiunto proprio io, ecco prima che si attribuissero a Dennet le mie idee magari troppo stravaganti, per il fatto di aver fatto due più due su argomenti magari del tutto non collegabili. X cronos, non credo di aver capito molto di quello che hai detto |
25-05-2008, 09.31.08 | #14 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 03-12-2007
Messaggi: 1,706
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Riferimento: Neuroscienze, Darwin, Dio.
Citazione:
Io credo invece che potremmo anche sostenere che il cervello faccia tutto da solo, ma quando giunge la coscienza questa "selezioni" le "sensazioni" piu congeniali. Ricordiamo che ogni informazione biologica dentro di noi diviene una "sensazione soggettiva". Dal dolore alla felicità, passando per il piacere alla sensazione dell'amore. Chiaramente per ogni sensazione potremmo individuare un composto chimico e una configurazione mentale "oggettiva"(ovvero osservabile), ma queste, bisogna ricordarlo anche, diventano sensazioni coscienti e autoriflessive. Sicuramente un pipistrello sentirà dolore ma possiamo chiederci quale può essere la differenza tra la sensazione di dolore di un pipistrello senza coscienza (ammettendo che per davvero non sia cosciente) e la sensazione di dolore di un uomo con coscienza. Io presumo che quando noi si è coscienti "selezioniamo" il migliore comportamento e costringiamo il cervello ad un comportamento consono al volere della coscienza. Se, riprendendo l'esperimento che ho riportato nel 3d creato da spiritolibero (https://www.riflessioni.it/forum/scie...rbitrio-2.html) mi iniettassero una dose massiccia di ossitocina e questa offuscasse i miei centri di collegamento che io uso per raccogliere i dati dal passato e quelli che io ho formato per il mio futuro, è normale che coscientemente darei molta fiducia a chi io solitamente non la darei mai. In pratica è come se mi avessero drogato. E' come se una parte della mia coscienza sia stata offuscata e sia stata evidenziata solo quella che mi informa sulla fiducia, è normale che la coscienza poi non seleziona alcuna comportamento se è evidente che me ne hanno lasciato solo uno... la fiducia. Certi esperimenti si fanno per evidenziare qual è l'apparato fisico biologico che supporta una certa sensazione (per esempio della fiducia) ma poi quando si ritorna alla normalità si notano comportamenti differenziati. Basterebbe seguire i consigli dei nostri nonni che ci dicevano: <<conta fino a dieci prima rispondere>>, già loro se ne erano resi conto che la coscienza "seleziona" tra le varie possibilità. Altrimenti a cosa servirebbe? secondo me anche Darwin sarebbe d'accordo La cosa da dire è che fino ad ora scientificamente parlando la coscienza è un tabù per la scienza, e siccome la coscienza è legata alla libertà, questa sembra non apparire immediatamente. Se gli esperimenti di Libet e company fossero fatti in modo differente, per esempio capendo in che modo la coscienza cambia il meccanismo celebrale e quindi neuronale al suo apparire, allora avremmo un quadro piu chiaro. Se quindi la coscienza crea una configurazione diversa, e questa dipende chiaramente con il suo rapporto con il mondo, possiamo dire che è libera di credere in Dio oppure no, se crede che tale sensazione non sia la migliore confrontando i suoi dati dal passato e quelli creati per il futuro; al massimo può rifiutarsi di scegliere e pensare a una nuova soluzione. E sottolineo l'aspetto del "fine" e dello scopo nonché della previsione per il futuro che è di estrema importanza per il miglioramento del presente. Insomma certa parte della scienza che sostiene che noi non si è liberi e siamo solo automi in mano alle sostanze chimiche che ci passano dentro, dovrebbe spiegare prima cosa sia la coscienza ed il suo ruolo. Ed invece no... passano direttamente a controllare il composto chimico e neuronale presente che produce tale sensazione (per esempio mistica),però non dicono nulla sul ruolo della coscienza, non lo fanno perchè su di lei non sanno NULLA e questa è una mancanza di serietà scientifica a mio modo di vedere le cose. Quindi ammettiamo che esista per davvero un "modulo di Dio", questa sua presenza non ha nessun significato "evoluzionistico" perchè così diamo per scontato che ciò che pensiamo sia solo dovuto al caso, mentre dimentichiamo che queste manifestazioni che gli scienziati evidenziano come "oggettive" sono anche delle sensazioni soggettive, e queste vengono ad essere "sentite coscientemente". L'uomo non è una macchina e neppure un animale che vive solo istintivamente (ammettiamolo anche che siamo istintivi), mettiamocelo dentro la testa una buona volta, l'uomo avverte "coscientemente" l'informazione che passa dentro di lui; ogni sensazione diviene una esperienza soggettiva e questa è di vitale importanza sia per il ruolo della libertà sia per la crescita verso un futuro non "casuale"; tutto il contrario di ciò che le leggi della natura trovate ci dicono. Quindi la coscienza e tutto ciò che gli gira attorno è fuori dalle attuali speculazioni scientifiche. |
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25-05-2008, 15.02.11 | #15 | |||
Ospite abituale
Data registrazione: 16-08-2007
Messaggi: 603
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Riferimento: Neuroscienze, Darwin, Dio.
Su consiglio offertomi in altra discussione sono venuta a scandagliare un pò in questa per comprendere meglio...
Citazione:
Condivido questa parte quotata... perché mi sembra un buon presupposto di partenza (io ci infilerei come già detto nell'altra discussione, anche il dover spiegare l'inconscio, etc) ...anche Marco Biagini dice qualcosa in proposito (dal CDSC): Citazione:
Ciò che io vorrei capire (se possibile e sempre se non è OT) è in riferimento a questo: Citazione:
Su quali basi si presume che debba esserci un "fine" o "scopo" in qualcosa che, da quanto sin qui detto, "scientifico" non dovrebbe essere (= la coscienza)? Vorrei sapere per ampliare le mie conoscenze... |
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26-05-2008, 10.40.13 | #18 | |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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Riferimento: Neuroscienze, Darwin, Dio.
Citazione:
deve perciò esserci una interazione tra la capacità di percezione del mondo esterno e la impressione del mondo esterno sulla nostra mente |
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27-05-2008, 12.35.27 | #19 | |
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: Neuroscienze, Darwin, Dio.
Citazione:
Molto gentile da parte tua fealoro, grazie davvero. ringrazio anche gli altri intervenuti, esprimo le mie considerazioni sui loro scritti a Il Dubbio: condivido le tue perplessità sul carattere scientifico di certi studi e ti dico la mia sensazione di fronte a questo qui: si parla di 'modulo di dio'- di fronte al rilevamento di un gruppo di neuroni preposti alla 'metafisica'- per indurre l'atsmosfera culturale in cui il fenomeno religioso sia riconducibile a determinanti biochimiche e neuronali, ma per fare questo si introduce il germe che porta alla domanda conseguente: quale la necessità evoluzionistica di tale modulo? così facendo si apre a mio avviso il campo ad una serie di modelli probabilistici e tutti inverificabili, che per assurdo e paradossalmente non escludono nemmeno quello dell'esistenza di dio!Chi potrebbe sostenere sulle stesse basi assunte dallo studio che rinvenire un modulo cerebrale 'di dio' non equivalga a rafforzare la tesi di chi in quel dio crede, ben lungi dall'indebolirla? il modello intepretativo per cui i neuroni preposti alla metafisica servirebbero a garantire l'unione del 'gruppo' appare infatti debole per una serie di motivi:mentre si postula la biochimica della religione se ne riconoscerebbe la necessità antropologico/evoluzionistica, ben al di là quindi della coazione culturale contestata alla religione, cattolica in particolare in occidente, che certo non può aver selezionato in 2000 anni dal nulla e da sola quell'area cerebrale!O no? e qui chiedo lumi anche a la Viandante a crono 80: quanto dici circa la precedenza con cui l'atto psicologico creerebbe il presupposto strutturale a livello neurale rispetto invece alla determinante biochimica in grado di farlo emergere è un pò il dilemma su l'uovo e la gallina.Ma non sposta il risultato, credo: alla fine del processo evolutivo necessità contestuale e impulso psichico si abbracciano indistintamente dando come prodotto quell'area cerebrale.Tu che ne dici? |
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27-05-2008, 13.48.22 | #20 |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-05-2007
Messaggi: 189
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Riferimento: Neuroscienze, Darwin, Dio.
si clobbygard in effetti... sembra un po' l'eterna altalena dell'uovo e della gallina, d fatti ho precisato cmq che (a prescindere da cosa sia causa e cosa sia effetto) cmq il supporto fisico da cui la mente emerge è quello x tutti, e deve manifestare (nn foss'altro x la stabilità nel tempo delle leggi sull'elettromagnetismo in definitiva) sempre caratteristiche strutturali identiche negli esperimenti che via via si effettuano.
xo' a me il dubbio rimane, o meglio m pare un po' trpp affrettata la conclusione (possibile certo ma nn dimostrata in via definitiva scnd me) che x forza d cose la mente sia il frutto (solamente) dell'hardware da cui, per stratificazioni successive, viene a manifestarsi. E' sempre un po'il solito discorso d leggi e comportamenti "emergenti", che a certi livelli di realtà potrebbero benissimo retro agire e modificare da sè medesimi il supporto su cui si basano. |