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13-03-2008, 19.54.40 | #1 |
Ospite
Data registrazione: 11-03-2008
Messaggi: 32
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Medioevo inceneritori
Ormai da mesi tutto il mondo sta vedendo lo schifo che è la Campania.
Ogni TG parla dell'Emergenza Rifiuti, ed è inutile spendere altre parole sui perché e percome, tanto è solo fuffa e scaricabarile di gente che dovrebbe solo vergognarsi. Purtoppo da questa emergenza ne è nata un'altra molto più grave: il commissario straordinario per l'emergenza rifiuti Bertolaso ha nominato il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca sub-commissario, dandogli così poteri straordinari. Grazie a questi poteri ora De Luca può dare il via alla costruzione di un inceneritore a Salerno. Loro lo chiamano "termovalorizzatore", perché bruciando monnezza produce elettricità, quindi dà valore ai nostri rifiuti. Ma spero sia chiaro che è solo un gioco di parole, un trucco da prestigiatore. Sappiamo tutti che se bruciamo un copertone di camion per riscaldarci, quel fuoco così ottenuto farà il suo lavoro; ma sappiamo benissimo che quel fumo nero che ne esce fuori ci farà molto ma molto male. In soldoni è la stessa cosa. In tutte le città dotate di inceneritore c'è stata una campagna per farlo accettare alla popolazione, assicurando lo scarso impatto ambientale, organizzando visite scolastiche etc. Guardate il sito dell'inceneritore di Trezzo sull'Adda per esempio: www.termotrezzo.it C'è il verde, c'è il cielo azzurro, c'è un bambino. Come ormai in tutte le pubblicità "ecologiste" di chi inquina più di tutti. Come l'Eni che si ammanta di verde ed istruisce il cittadino su come inquinare meno, e l'Enel (che continua ad usare centrali a carbone però), o le benzine verdissime, o i SUV che viaggiano in questi campi immacolati.... Prestigiatori! Purtroppo io ho studiato... Allora ecco un po' di dati. I moderni "termovalorizzatori" sottostanno al D.L. 133/2005 per le emissioni nocive. Uno dei problemi principali riguarda le polveri. Indicativamente, considerando una produzione di fumi di 6000 m³/t di rifiuti e il limite di legge giornaliero di 10 mg/m³, l'emissione è di 60 grammi di fumi per ogni tonnellata di rifiuti trattata. Purtoppo non c'è differenziazione per quanto riguarda la "qualità" delle polveri. PM 10, PM 2.5, PM 0.1 rientrano tutti nel mucchio. "La legge italiana e le norme europee pongono come limite medio massimo di concentrazione delle polveri sottili nell'aria il valore di 50 microgrammi/m³ . Purtroppo i limiti relativi alle emissioni degli inceneritori (e degli altri impianti industriali) non considerano la finezza delle polveri, ma solo il peso totale di 10 milligrammi/m³ . Attualmente, l'unico ambito in cui i limiti sono imposti sul PM10 è quello dei veicoli." Fonte Spero conosciate gli effetti delle polveri sottili sulla salute, ecco gli studi del Dott. Montanari a riguardo: Testo Video Un altro enorme problema è rappresentato dalle diossine. Gli inceneritori producono diossine e furani che sono tossici, cancerogeni e mutageni per l'organismo umano. E questo è un fatto. La soglia minima di sicurezza per tali sostanze è ancora oggetto di investigazione scientifica; i limiti imposti dall'UE sulle emissioni sono di 0,1ng/m3 Per quanto basso possa essere il limite comunque qualcosa di assurdamente nocivo c'è! "Ad esempio, in inceneritori come quello di Brescia la concentrazione di diossina nei fumi può essere abbastanza bassa da risultare non rilevabile dagli strumenti adottati (a Brescia la soglia di misurabilità è di 0,04 ng/m3 di fumi, ovvero circa 240 ng/t di rifiuti). Quindi, se la concentrazione fosse di poco inferiore a tale soglia (e dunque non rilevata dagli strumenti), data un'emissione di 5.000.000 m3 di fumi al giorno, la produzione di diossina sarebbe di 200.000 ng/giorno, cioè la massima dose giornaliera tollerabile (0,15 ng) per oltre 1,3 milioni di persone, ma non verrebbe rilevata". Fonte Tutto questo discorso vale per un "termovalorizzatore" ultra moderno ed a norma di legge. Purtoppo io vivo a Salerno, e so benissimo come vengono gestite le cose e chi le gestirebbe in realtà. I rifiuti bruciati poi dovrebbero essere stati trattati in precedenza a tal fine. Davvero ci vuole tanta fantasia per pensare che lì dentro finirebbero bruciati ogni sorta di rifiuto speciale o pericoloso? Se oggi coltivano le pummarole sui rifiuti ospedalieri e sugli scarti chimici, cosa si potrebbe fare avendo a disposizione un bell'inceneritore nuovo di zecca? Una pacchia no? Poi da qualche giorno è uscita l'ordinanza di Prodi che permette di bruciare le eco balle non a norma! Folli pura... Poi ci sarà un organo esterno che controlla e certifica le emissioni, e davvero ci dovremmo fidare? Perché se l'alternativa fosse la monnezza lasciata per strada, allora sarei d'accordo. Ma ci sono altre possibilità. Un trattamento integrato che comporti la differenziazione e lo smaltimento intelligente a freddo (il cosiddetto TMB: Trattamento Meccanico Biologico). Anche perché (cosa che non viene mai detta) un inceneritore non chiude il ciclo dei rifiuti, il 25% di ciò che viene bruciato rimane come residuo nocivo, e necessita di una discarica speciale per essere stoccato. Differenziando e trattando l'organico la parte residua da portare in discarica è la stessa, ma è inerte, non certonociva. È da Medioevo bruciare la monnezza illudendosi che, solo perché non la si vede più, questa sparisca nel nulla. Ed è da stupidi costruire un giocattolo che produce sostanze mortali soprattutto se viene gestito da chi non dovrebbe. |