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08-03-2003, 17.03.45 | #2 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
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Riporto qui quello che scrissi tempo fa in un'altra discussione( https://www.riflessioni.it/forum/show...0&pagenumber=3 )
"...non vedo perchè l'essere non possa avere una sorta di sua "volontà" che lo spinga ad auto-evolversi,ad esprimere al meglio le sue potenzialità(energia potenziale,appunto.).Basti pensare che da un misero puntino di materia si è sviluppato l'intero universo,proprio grazie a quest'energia(BigBang).Se no quel puntino poteva starsene lì dov'era,involuto e compresso per l'eternità.Ora che ci penso,secondo me la teoria del Big Bang non è giusta,quanto meno è incompleta,perchè se si ammette come vera,bisogna ammettere anche che attorno al'essere primordiale c'era il nulla.E che attorno all'universo tutt'ora in espansione c'è il nulla.Ma tutto ciò mi sembra assurdo.Secondo m'è non c'è il nulla,ma una forma diversa dell'essere.Come ho già detto per me l'evolvere delle cose è il passaggio dall'essere ciò che si è all'essere qualcos'altro.Lo stesso vale per la nascita dell'universo.Magari questo nuovo universo sta "sovrascrivendo" un universo precedente!Mi sto immaginando l'universo come un infinito Hard Disc!Ora come ora non formatterò più il mio pc con la stessa noncuranza...eheh....(questo discorso mi sta portando all'esaurimento).Ma di questo passo si potrebbero creare le teorie più assurde.Secondo me,"semplicemente", l'universo si sta solo evolvendo trasformando l'essere primordiale in un "essere evoluto",con precise caratteristiche(le solite,quelle proprie dell'essere),creando così pianeti,stelle,e robe varie...." Capisco che da questo passo così estrapolato non si capirà molto...tenete conto che fa parte di un ragionamento cervellotico ben più grande(che aveva come fine ultimo la negazione del nulla...cosa da certi punti di vista alquanto scontata...)...comunque anche secondo me la teoria del Big Bang fa acqua da tutte le parti....preferisco immaginare il divenire delle cose più come un Eterno Ritorno circolare che con un andamento lineare con un'inizio e senza una fine...perchè un infinito non ha fine..ma neanche inizio! Ultima modifica di sisrahtac : 08-03-2003 alle ore 17.07.29. |
09-03-2003, 11.41.41 | #3 |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 855
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Ciao phyrouz,
La tua domanda è interessante, ed è, come detto discussa in uno thread precedente. Secondo me segue della logica stessa che non è mai esistito un tempo quando l´universo non esisteva. Se avesse esistito un "tempo" quando non c'era niente, si deve chiedersi: di chi, o di che cosa sarebbe creato l´universo ? Un "qualcosa" non può sorgere da "niente", di che cosa sarebbe composto ? (niente + niente non fa "qualcosa"). E se avesse esistito un "tempo" quando non c'era niente, naturalmente non c'era neanche nessuno che avesse potuto avere la voglia di creare qualcosa. Siccome il mondo esiste, deve perció necessariamente aver esistito eternamente, anche se non necessariamente nella stessa forma come oggi. Il "punto zero dello spazio e del tempo" che cerchi tu, è infatti l'essere vivente ! Il tempo e lo spazio vengono mantenuti in virtù degli oggetti creati, cioè i nostri corpi, che sono creati da esseri viventi. Tutti gli esseri viventi sono eterni e hanno la facoltà di creare eternamente dei corpi o delle manifestazioni limitati. Questi corpi o manifestazioni sono di durata limitata e cosí sorgono sia il tempo che lo spazio. In realtà non esistono altro che esseri viventi ed i loro corpi. Sono esseri viventi gli organi le cellule, gli atomi, ecc ecc infinitamente continuente giù nel microcosmo. E sono esseri viventi anche i pianeti, i sistemi solari, le galassie, ecc ecc in su senza fine nel macrocosmo. Gli corpi fisici degli esseri viventi mantengono cosí il "principio della prospettiva" che fa sí che la vita diventa percettibile. Gli esseri viventi nel nostro microcosmo ci danno la materiale per la creazione dei nostri corpi fisici, e noi diamo materiale agli esseri viventi macrocosmici per i loro corpi fisici. La tua domanda quando eri piccolo: "...cosa sarebbe successo se mi fossi diretto verso i confini dell'universo a una velocità superiore a quella dell'espansione, mi sarei trovato davanti a una parete? e se fossi riuscito a spaccarla? Non è possibile arrivare a una tale "parete". Ogni ogetto o fenomeno è percettibile per i sensi alla base del fatto che contrasta con altri oggetti. (Se si fa una pittura biancha su uno sfondo bianco non si vede niente) Questo principio vale anche concernente la percezione o l´esistenza dell´universo e della vita stessa. Dunque, se esistesse un vero “niente” o vuoto che confina con l´universo significherebbe che il contrasto necessario per l´esistenza dell´universo mancherebbe, e l´universo sarebbe scomparito istantaneamente. Sembra dunque chiaro che un “qualcosa” (l´universo) non può dimorare o esistere in un “niente”. (la mia opinione in breve) Ciao www.martinus.it |