Dunque
per mia esperienza ho solo letto dei libri, non specifici alla rimozione, solo dei comunissimi libri che leggono tutti e che traducono in parole il nostro modo di sentire ovvero a quello che più l'autore si avvicina a noi ; ho imparato ad ascoltare ed ascoltarmi, e viceversa. Ho letto una frase del Buddha che diceva: se hai un problema e non lo puoi risolvere o hai un problema e lo puoi risolvere, ma di che ti preoccupi?
C'è anche una barzelletta, se mi permetti : due coniugi a letto: lui non dorme, si agita, la moglie chiede: "che c'è"? Lui: "domani mattina devo pagare una cambiale e non ho i soldi".
Lei si alza dal letto e va a telefonare al creditore: "Pronto? Signor XX? Ascolti bene: mio marito domani mattina la cambiale non la può pagare!
Torna a letto e dice al marito: "caro dormi sereno, ora è lui a non dormire".

Entrare nel circolo vizioso di pensieri negativi porta solo alla depressione e non si sà nemmeno come uscirne se non si cambia l'ottica della visuale. Un terapeuta aiuta, in casi irrisolvibili come quello di Cath, come un buon legale nel caso della barzelletta

L'unico modo che conosco è quello di crearsi un immagine di facciata da mostrare agli altri, alla fine inganni anche te stesso, ti racconti che i tuoi rimuginii non sono poi cosi gravi. Quando poi non c'è la fai più ad ingannarti ti chiudi solo da qualche parte e piangi, ti sfoghi, alla fine ti rendi conto che puoi solo continuare cosi e ricominci un altro ciclo.

E' così che vivo io.

D'accordo con la meditazione, ma da sola non basta: bisogna anche fare attività fisica: ginnastica, sport, camminate ecc.
Molto utile visualizzare nella mente immagini positive di noi che realizziamo ciò cui aspiriamo.
Unico neo: se si è troppo depressi difficile realizzare questi consigli.
Facciamo alla depressione una guerra preventiva con quanto detto.