ciao fallible, che bello vederti qui!
L'irrazionale assume connotazione negativa quando equivale a una perdita di coerenza in se stessi; quando ad esempio c'è una discrepanza tra azione e giudizio (akrasia mi pare la chiamasse Aristotele, o qualcosa del genere), o quando le nostre emozioni non hanno attinenza coi nostri vissuti.
In questo senso l'irrazionalità apre le porte alle illusioni, nel senso che si rischia di credere in qualcosa che la realtà disconferma chiaramente; basta pensare alle superstizioni, al successo di personaggi come Vanna Marchi.
Storicamente credo che l'irrazionale venga praticamente associato al Maligno; le tentazioni, gli istinti, la mancanza di disciplina, tutte cose che le istituzioni religiose hanno in qualche modo demonizzato (aiah, ho toccato un tasto dolente, lo so
).
L'irrazionale fa parte dell'essere umano, ed è ciò che del resto lo rende umano, e non un automa;anche cose meravigliose vengono fatte sull'onda di una spinta irrazionale; ci sono persone che hanno dedicato tutta la vita all'arte, ad esempio, e che sono morte in povertà, ricevendo grandi onori solo una volta passati a miglior vita.