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06-07-2006, 11.04.07 | #42 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
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Citazione:
fragola io non metterei limiti alle capacità umane. altrimenti si rischia di ragionare per luoghi comuni. ti chiedo: se tu (dato che non ti piace il forum ti parlo della vita reale) incontrassi e avessi di fronte a te una persona che stravolge questo tuo modo di vedere le cose e "becca" al volo la personalità di chi hai davanti come ti comporteresti? sapresti riconoscerlo oppure continueresti ad andare avanti per la tua strada (e mi ricollego al 3d di acquario...) perchè dovresti mettere in discussione tutto quello che hai "studiato" con così tanta abnegazione (e risultati...) per anni? Non trovi che è un tuo "limite" quello di non considerare questa possibilità? poi per carità ti sto parlando di un caso estremo. ma è dagli estremi che si comprende a mio parere. chiaro che occorre trovare la "chiave" per "comunicare"... ma la "chiave" più che stare in una parola... sta in chi tale parola la deve recepire. Ultima modifica di turaz : 06-07-2006 alle ore 11.05.18. |
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06-07-2006, 11.11.36 | #43 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Citazione:
infatti..d'altronde se una persona vuole confidarsi in qualche modo e ricevere piu opinioni non lo aprirebbe nemmeno un topic di questo genere,o parlato dal vivo,avrebbe magari scelto di tenersi tutto dentro,quindi ritengo che alla lunga se da prima certe"posizioni" possono risultare fastidiose e' solo perche ci mettono direttamente in contatto con la parte"scoperta" quella che ci fa soffrire,di conseguenza e' proprio il segnale che ci darebbe l'opportunita di capire e di modificare quello che prima non riuscivamo"da soli" a farlo! |
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06-07-2006, 11.16.45 | #44 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Citazione:
Chi può dirlo? A volte ho saputo cogliere, a volte certamente no. Sul futuro non faccio ipoteche. La vita è un persorso strano, con svolte imporvvise e con svolte lente. Ci sono volte in cui ho continuato per la mia strada e poi ho capito molti anni dopo, volte in cui ho cambiato strada e poi ho capito che avevo sbagliato a farlo, ma comunque mi è servito. Per recepire un messaggio bisogna essere pronti a recepirlo. Per comunicare un messaggio, capire cosa l'altro è pronto a recepire. Non sta solo a chi dovrebbe recepire, molto sta a chi desidera comunicare. Moltissimo. E questo è difficile. Richiede "compassione". Amore. E l'amore è anche tenerezza. Un messaggio trasmesso senza compassione, secondo me non passa, Mai! (comunque, quando ho scritto "tu" nel mio post di prima, mi riferivo a un tu generico e non a te Turaz.) |
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06-07-2006, 11.19.46 | #45 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-12-2005
Messaggi: 301
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Citazione:
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06-07-2006, 11.21.50 | #46 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
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anche se fosse stato comunicato a me non ci sarebbero stati problemi.
sono d'accordo che serve "compassione" e "amore" ma la compassione e l'amore non sono fatte "solo" di paroline dolci e delicate al sentire (che sostanzialmente fanno gioire l'ego) così come non sono fatti "solo" di parole "rigorose" (che "bastonano" sempre l'ego). A mio parere il tutto va saputo equilibrare facendo emergere la consapevolezza di chi pone le sue richieste. e ciò va saputo "calibrare" a seconda della situazione ma c'è un ma. se tu pronunci una frase ritenendola compassionevole e amorevole (e arrivi da un'esperienza) non trovi che la stessa cosa la può fare un tuo simile seppure abbia un "modo" magari differente dal tuo? cmq vedo che non ci si è fermati in questo 3d davanti all"apparenza" di parole "dure"... ciao Ultima modifica di turaz : 06-07-2006 alle ore 11.24.01. |
06-07-2006, 11.49.55 | #47 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 1,638
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Citazione:
Almeno il perché ed il percome! |
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06-07-2006, 12.20.14 | #48 |
Tamagochi
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Messaggi: 151
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Virata a Babordo!
... nel tentativo di riportare a fuoco il tema ...
angel972, sei in una posizione che, da un punto di vista scientifico, si può paragonare al "problema dei tre corpi", nel quale si cerca di descrivere le orbite vicendevoli, ad esempio, del complesso Sole, Terra, Luna. Ora, in questo problema, si può calcolare il movimento ad esempio della terra intorno al sole, a patto di considerare trascurabile l'influenza della luna, o della luna intorno alla terra, a patto di considerare trascurabile l'influenza del sole. Quello che voglio dire, è che si procede per approssimazioni successive, e la mia esperienza (sempre che abbia un peso) mi insegna che si vive su un piano basculante, con noi al centro, il cui equilibrio viene perturbato dalla presenza di altri pesi sparsi qua e la sul medesimo piano. Più un peso è accentuato, più l'equilibrio si compromette, ed è necessario correggere il proprio assetto (poichè è l'unico su cui abbiamo giurisdizione) nel cercare di riportare l'equilibrio ad una tendenza di stabilità. Personalmente sono stato nella tua stessa posizione, nella posizione opposta ed in tutte e due le posizioni contemporaneamente, complicate qua e la da distanze non proprio brevi e da ingerenze varie da perte di "enti" che non hanno altro scopo se non quello di aggiungere instabilità al tutto. L'equilibrio non lo si può ricercare, in simili contesti, da soli. E' uno sforzo congiunto, almeno per quanto riguarda i "pesi" più forti, teso ad addomesticare la situazione. Il difficile sta nel rinunciare a ciò che si reputa più giusto in favore di ciò che si reputa più equilibrato. Quello su cui ci si scontra spesso è, ad esempio, l'impianto educativo dei bambini, specialmente se figli di altri, per i quali non si può essere delegati a genitore supplente, ne si dovrebbe accettare di ricoprire questo ruolo, benchè a volte richiesto; spesso questi confini sono fumosi, evanescenti, e si tende a scivolare dalla posizione di osservatore a quella di attore, senza nemmeno rendersene conto. E' un lungo cammino, al quale ti consiglio di non sacrificare la tua identità, per nessuna ragione al mondo: come ho scritto, va cercato un equilibrio, nel rispetto delle esigenze di tutti, salvo il prendere coscienza che l'equilibrio sia possibile. Se lo si reputa impossibile o improbabile, io credo che il prezzo da pagare per tentare sia comunque troppo alto, e lascerei perdere, o cercherei configurazioni alternative lasciando perdere, ad esempio, la convivenza o la presenza forzata o forzosa. Altro discorso meriterebbe fare per quanto riguarda i sensi di colpa, ma credo si finirebbe nuovamente ed inesorabilmente fuori tema. Ciao! |
07-07-2006, 16.25.41 | #49 |
Ospite
Data registrazione: 02-07-2006
Messaggi: 9
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Aiuto!!!!
Non ho la possibilità di collegarmi tutti i giorni e ci ho messo un po' per leggere tutti i messaggi. Dunque: Ammesso che avevo bisogno di sfogarmi ammesso che avevo bisogno di aiuto ammesso che sono adulta e capace di difendermi da sola ammesso che ho scritto il post in un momento di disperazione... ..... non mi sono offesa per le risposte di Donatella turaz o chi altro, ho cercato semplicemente di capire se potevano avere a che fare con me, ma in un post di 6 righe non si può avere chiara la situazione.Per questo sono stata contenta e mi sono sentita capita da Fragola.Non per trovare una giustificazione(..a che?) ma perchè lei ha cercato di andare oltre alle 6 righe, perchè in realtà io stavo (e sto tutt'ora) soffrendo di questa situazione. Per questo volevo anche comprensione da qualcuno che si era trovato nella mia situazione. Ognuno dice la sua ed è anche giusto che sia così. Io e il mio compagno siamo molto molto molto innamorati ma ci scontriamo con una situazione familiare precedente e già formata per cui diventa tutto più difficile, convivenza compresa. I miei rapporti con il bambino sono buoni anche se è molto difficile trattenersi su cose che vorresti diverse e invece devi accettare come sono. Ho pensato molte volte se fosse meglio lasciar perdere ma l'amore mi porta ad avere speranza ...io voglio un futuro con quest'uomo . Stiamo entrambi mettendocela tutta. Grazie a tutti |