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26-06-2006, 22.53.02 | #22 | |
torna catalessi...
Data registrazione: 30-08-2005
Messaggi: 899
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Re: Re: cosa significa essere "forti"
Citazione:
non l'ho capita. E' come dire: "la bellezza ha un vantaggio sulla bruttezza: dura"? Applicato però bruttezza a debolezza e forza a bellezza? La debolezza ha un vantaggio sulla forza: dura. mi sa che non l'ho capita vero? |
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27-06-2006, 08.24.55 | #23 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 20-06-2003
Messaggi: 195
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Re: Re: Re: cosa significa essere "forti"
Citazione:
Ciao odissea, può darsi che io non mi sia spiegato… o forse neanche io l’ho capita? Ahahah Chi ritiene di essere forte forse deve anche dimostrarlo per poter credere di esserlo, Il debole non deve dimostrare niente, perché non ha niente da perdere. Quindi forse il forte dimostra di essere tale perché teme di perdere qualcosa? E dal momento che lo teme allora vuol dire che può perdere ciò che ha, ciò che possiede. Ma se lo possiede allora non è… forte, perché in ogni momento potrà perdere ciò che ha. Chi non ha niente cosa mai potrebbe perdere? E se non perde allora è inattaccabile, vero? Non temere se non lo capisci, mi fai solo vedere quanto anch’io non lo abbia capito dal momento che no lo so spiegare… Grazie Ciao spada di fuoco |
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27-06-2006, 09.06.53 | #24 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-10-2005
Messaggi: 560
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forti?
Citazione:
Mah...io sono sempre stata considerata una persona forte, nel senso di essere in grado di affrontare le situazioni e sapersi destreggiare nella vita. Però, ecco, dentro di me, sento che l'essere forte ha a che fare con qualcosa di più complesso da descrivere, e che io a torto sono considerata una persona forte. In linea di massima certi atteggiamenti esteriori, assolutamente esteriori, manifestano una forza che spesso non é in noi. La tracotanza, la presunzione, un carattere dominatore, l'orgoglio sono spesso ritenute, a torto, manifestazioni di forza di carattere, di personalità che non teme niente. ma nella mia vita, sia lavorativa che quotidiana, ho visto che le cose non stanno prorpio così e che molto spesso, direi spessimo, la forza viene proprio dalle persone che meno la manifestano. Ci sono personalità meravigliose che si esprimono nella timidezza e nel contegno, nella pacatezza dei modi e nel silenzio, che al momento opportuno manifestano un equilibrio ed una capacità di abbracciare per intero un problema con tutti i suoi mille aspetti, che lasciano esterrefatti. allora l'idea dell'essere forti e di cosa sia la forza di carattere e come si esprima all'esterno, mi é più chiara. Per cui mi viene da pensare che la forza di cui parli possa essere la capacità di piegarsi, quando è necessario, di essere stabili quando la vita lo richiede, e di cadere senza sfracellarsi, quando devi cadere. Poi, si va avanti. un abbraccio feng qi |
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01-07-2006, 00.31.09 | #25 |
Ospite
Data registrazione: 01-07-2006
Messaggi: 21
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Ciao a tutti, anzitutto mi fa molto piacere essere su questo forum in quanto ritengo ci siano discussioni molto interessanti. Per quanto riguarda il concetto di forza ritengo che si è forti quando si vuole davvero bene a se stessi... e quando si ha le capacità di vivere con distacco tutte quelle situazioni di sofferenza che se vissute con un eccessivo coinvolgimento emotivo ci fanno affossare.
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04-07-2006, 17.06.00 | #26 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-09-2004
Messaggi: 203
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Citazione:
il significato che personalmente gli attribuisco è - resistere alle proprie emozioni - anche se in effetti non credo sia una situazione ideale perchè vorrebbe dire non viverle queste emozioni... e in che misura possiamo davvero scegliere se farci coinvolgere (o travolgere) o restarne distaccati? |
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04-07-2006, 17.16.26 | #27 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
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parola sacra in questo caso "equilibrio"
saper vedere le emozioni per quello che sono senza "aggrapparsi" ad esse ne quando paiono positive ne quando paiono negative. viverle semplicemente staccando il "mentale" ciao |
04-07-2006, 21.58.02 | #29 |
Ospite
Data registrazione: 01-07-2006
Messaggi: 21
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No Sirtaki, non intendo dire resistere alle proprie emozioni bensì saperle riconoscere e quando è necessario staccarsi a tal punto da poterle guardare, come se fossimo degli osservatori esterni della nostra stessa vita.. se vi si riesce, spesso emozioni quali la rabbia, la paura, al nostro sguardo... si intimidiscono.. pensaci
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