Citazione:
Messaggio originale inviato da Monica 3
Leggo e traduco da un manuale di management:
“La logica privata è il nostro filtro individuale del mondo e delle nostre esperienze. Si forma in ognuno di noi in giovanissima età come risultato delle cose che ci sono successe, mentre cercavamo di capire il mondo che ci circondava e come adattarvisi.
E’ come se avessimo due messaggi registrati nelle nostre teste: uno ci dà la versione delle cose che ci succedono basata sul senso comune, l’altro ci dà una prospettiva più personale dell’esperienza.
E’ il messaggio della logica privata al quale prestiamo più attenzione, soprattutto quando la situazione in cui ci troviamo è più difficile e stressante…..
Quando il senso comune e la logica privata funzionano ognuno al 50% non ci sono problemi. Quando la logica privata prende il sopravvento, il nostro comportamento diventa neurotico o, nel peggiore dei casi paranoico”.
Come funzionano le cose nel vostro ambiente di lavoro?
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ciao Monica, carino questo post.
Mi sono sempre chiesta se davanti a decisioni importanti mi lascio guidare dalla mia logica personale o se influiscono maggiormente i retaggi socio-culturali. Prendo le decioni giuste per me, o quelle che socialmente si ritengono giuste per me?
se davvero in condizioni di stress la logica personale "supera" quella sociale.....mi pare qualcosa di edificante tutto sommato.
l'ultima parte la trovo molto interessante; ho sempre avuto la tendenza ad interpretarlo al contrario: nel nevrotico le regole socio-familiari comprimono eccessivamente la persona, da questo conflitto nasce la nevrosi. però ciò non significa una prevalenza di logica sociale su quella individuale, anzi.
Rimane un dato di fatto che i malesseri psichici (dalla nevrosi, alla psicosi ecc) di fatto si sviluppano sull'onda di un "autocentramento" su se stessi; le persone che soffrono di malesseri psichici sono di fatto, non dico egocentriche, ma molto centrate su se stesse: in genere fanno di se stessi il centro di tutto il loro contesto di vita (anche del mondo stesso nel caso di gravi paranoie). Perchè questo avvenga .....è tutta un'altra storia che spero qualcuno mi racconti un giorno.
Per concludere, nel mio ambiente di lavoro è difficile stabilire se prevalga una logica individuale o sociale.
gran parte del mio lavoro si basa sull'intuizione e sull'osservazione: ti trovi a dover interpretare rapidamente determinati imput che le persone ti danno. Questa interpretazione sottostà a una logica personale....per forza di cose. Abbiamo largo spazio alle nostre interpretazioni, ipotesi, tentativi di risoluzione.
A tutti questi elementi personali si associa poi la logica sociale: ai nostri utenti si fanno (si cerca, si cerca....)rispettare determinate regole e canoni condivisi socialmente, nella speranza che questo li possa favorire un giorno nell'integrarsi socialmente....però direi che in fin fine prevale la logica personale(personale intesa nel senso di questo post: sia chiaro che si lavora in equipè, c'è un grande scambio di informazioni e confidenze fra colleghi), del resto se prevalesse quella del senso comune credo ne deriverebbe un gran danno.
La prova di quello che dico è che di fatto siamo tutti un po' nevrotizzati e paranoici dove lavoro: per cui prevale la logica personale