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28-02-2006, 14.27.24 | #7 |
Unidentified
Data registrazione: 20-02-2006
Messaggi: 403
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[quote]Messaggio originale inviato da feng qi
[b]--------------- In linea di massima io tengo poco conto di ciò che una straniera dice di noi, visto che di noi dicono male molti: i tedeschi dicono che siamo mammoni,gli inglesi che siamo emotivi, i polacchi e i rumeni che non siamo devoti al Signore e che non paghiamo le tasse.. e che diavolo! Se ognuno si lavasse i suoi panni sporchi staremmo tutti meglio,no? **** Mi hai fatto sorridere feng qi... di solito è vero che capita sempre così... è più facile giudicare a casa degli altri senza guardare casa propria... hai toccato un argomento al quale sono particolarmente sensibile. Io sono spagnola e ormai rido di tutto quello "che su di noi si dice".. come giudicare delle tradizioni culturali senza capirne un bel niente... Io ho scoperto veramente il popolo italiano vivendoci qua e interagendo... bisognerebbe pensarci su... |
28-02-2006, 15.47.20 | #8 |
frequentatrice habitué
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 780
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Si va d’amore e d’accordo solo con una lecca …?
Pure a me fa sorridere… saranno le tasse non pagate che mettono il sale sulla coda.
Se il primo post fosse stato letto in altra chiave, avrebbe portato la discussione su altri sentieri. Leggendo il post iniziale, avevo fatto caso alla nostalgia d’infanzia e ad una persona che vive solo coi bei ricordi (tipica alle persone che abbiano lasciato il paese di origine in età giovanile) In fin dei conti i bambini di tutto il mondo sono spontanei. Ma chi critica di più chi? Un popolo un altro popolo che non lo conosce neanche e a volte non conosce nemmeno la sua collocazione geografica o una persona che ormai è cittadina da molti anni di un paese e fa un tipo di autocritica visto che vive, lavora, ha la famiglia.. e paga regolarmente le tasse e va in chiesa senza l’obbligo di frequenza, ma per una sua fede al di sopra delle apparenze.? Mah! Oh! Guai a dire “mah!”? Tutto ciò che gli altri criticano va bene, sono delle giuste critiche, ma guai ad una persona di origine straniera di dire la stessa cosa. <<No. Qualcosa di male si deve pur sempre trovare altrimenti non va bene. No. Questa qua “come si permette?” “ma chi si crede di essere ?” ecc. Se non fa la prostituta sulla strada, allora si è sposata per l’interesse ed è una prostituta ancor più grande, se non è ne così……chi lo dice che non è stato l’uomo a sposarsi per l’interesse con la straniera (ahhhhhhhhhhhhh fin qua non ci si arriva No.No.No.) >> (estratti di un diario di una cittadina del mondo) Quindi, chi ha scritto il libro è una cittadina americana, una cittadina di uno stato in cui vive ed ha tutti i diritti del mondo (alla stregua degli altri cittadini di quel paese) per fare critica ed autocritica. Io direi: I panni sporchi si lavano nei paesi dove gli sporchi. La spontaneità è bella ed è anche salutare quando esprime sentimenti positivi, altrimenti ci si dovrebbe pensare due o tre volte prima; almeno le persone adulte. |
28-02-2006, 16.51.41 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
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Citazione:
Temo di essermi spiegata male. L'autrice del nominato libro non fa critica alcuna, ma analizza le differenze di mentalita' nelle quali lei stessa si e' imbattuta ed ha dovuto superare per integrarsi nella societa' americana e diventare "una brava americana". Il soggetto mi interessa in modo speciale avendo avuto io stessa simile esperienza, e penso che anche altri in questo forum la potrebbero avere. |
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