Il mio rapporto con il cibo è un rapporto molto conflittuale, sofferto, una specie di amore- odio. Tutti i conflitti nascono dal fatto che io sono una che mangia per tutto tranne che per fame, per me mangiare è uno dei piaceri della vita. Non esiste nessuna situazione che riesce a chiudermi lo stomaco come succede a certe persone, anche in una situazione di stress mentale non se ne parla proprio con me di saltare pasti.
Tutto sarebbe poco male se a questo punto non entrasse in gioco il mio supercomplesso corporeo, il complesso dei chiletti di troppo. Non che sia eccessivamente grassa ma io vorrei proprio essere magra con un fisico asciutto, chi è così - lo confesso - suscita in me un po' di invidia. Da tutto questo che cosaa scaturisce? Sul momento mangio e provo gusto e piacere nel mangiare ma subito dopo penso inevitabilmente alle calorie che mi sono entrate dentro mangiando quello che ho mangiato ed entro in uno stato di ansia. Prima mangio e poi penso:" o Dio, sono ingrassata" , perciò scatta il proposito che dal giorno dopo mi devo limitare e così via. morale della favola: uno stress mentale.