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27-10-2005, 10.33.45 | #6 | |
è qui
Data registrazione: 23-10-2005
Messaggi: 0
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Re: conosci te stesso, conosci gli altri
Citazione:
Credo proprio di si. E' impossibile o quasi conoscere se stessi fino in fondo. Un nostro Se rimane sconosciuto anche a noi stessi; è più probabile che si riveli agli altri. A. |
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27-10-2005, 11.48.21 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
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metropolis, sirtaki, vaniglia, feng qi
Oggi non ho molto tempo e amplio solo ancora un po' il discorso sull'autoconoscenza, pur tenendo conto dei votri post con cui concordo.
Sono d’accordo, pur con i limiti, non rinunciare all’ autoosservazione e al confronto con gli altri, con l’obiettivo di un cambiamento, anche se modificare i nostri geni in larga parte responsabili della personalità purtroppo non è facile. Ma si può sempre reinterpretare il nostro Sé passato e presente, per modellare la persona che vogliamo diventare (si può cambiare durante tutto l’arco di vita) in un processo di autoconsapevolezza per costruire la conoscenza di sé, se saremo sinceri con noi stessi. E’ importante avere un concetto di sè ben definito scoprendo ad es. chi e cosa ci piace, quali capacità o attitudini possediamo, il lavoro che più apprezziamo, le deviazioni ideologiche, gl’interessi intellettuali, ecc. con lo scopo di maturare poi certe esperienze. Ma è anche rivelante il nostro atteggiamento verso i grandi problemi filosofici: il senso dell’angoscia, l’affrontare la morte, il rapporto con il bene o con il male, ecc. Si ricordi: ciò che pensiamo di noi e ciò che ci aspettiamo dagli altri influenzano il modo con cui veniamo considerati da chi ci conosce. In ogni caso pur con i limiti già espressi, comunicare con gli altri è necessario perché sono comunque uno specchio che ci dà in qualche misura indizi di come siamo e di come interagiamo. Le immagini di noi. 1) Ciò che siamo qui ed ora 2) Ciò che crediamo di essere (i complessi) 3) Ciò che vorremmo essere (l’io ideale) 4) Ciò che gli altri credono che io sia (proiezioni altrui) 5) Ciò che gli altri vorrebbero che io fossi (proiezioni genitoriali) 6) Ciò che gli altri suscitano in me (schemi difensivi, giochi) 7) Ciò che vogliamo figurare di essere (maschere sociali) 8) Ciò che possiamo diventare (maturazione, evoluzione, realizzazione del “vero sé”) La persona realizzata secondo Maslow: Percepisce la realtà in modo più chiaro degli altri; accetta se stesso senza ansie, sentimenti di colpa e nello stesso modo sa accettare gli altri; è spontanea nei pensieri come nell’azione; si interessa ai problemi del mondo piuttosto che a se stessa o si dedica a qualche tipo di missione; ha bisogno di stare talora da sola e di considerare la vita in modo distaccato; è abbastanza indipendente dalla sua cultura e dalle convenzioni ma non per il piacere di essere diversa, resiste all’acculturazione; è capace di apprezzare a fondo le esperienze della vita, anche nelle cose fatte e viste molte volte; ha un profondo interesse per gli altri; è capace di rapporti profondi e soddisfacenti; ha atteggiamenti democratici; guarda ai fini e non si fissa sui mezzi e possiede una robusta moralità; ha un buon senso dell’humour; si dimostra creativa. |
27-10-2005, 20.07.37 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 25-02-2005
Messaggi: 42
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Dico la mia in maniera chiara e netta (e pure un pò rozza): è un vero casino!
Come vorresti essere, come sei, come ti vedono gli altri ecc ecc. Una buona, anche se non sempre totale, conoscenza di sè è davvero un grande aiuto. Cì |
30-10-2005, 12.23.22 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-10-2005
Messaggi: 560
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Re: metropolis, sirtaki, vaniglia, feng qi
[quote]Messaggio originale inviato da arsenio
[b] ..Le immagini di noi. 1) Ciò che siamo qui ed ora 2) Ciò che crediamo di essere (i complessi) 3) Ciò che vorremmo essere (l’io ideale) 4) Ciò che gli altri credono che io sia (proiezioni altrui) 5) Ciò che gli altri vorrebbero che io fossi (proiezioni genitoriali) 6) Ciò che gli altri suscitano in me (schemi difensivi, giochi) 7) Ciò che vogliamo figurare di essere (maschere sociali) 8) Ciò che possiamo diventare (maturazione, evoluzione, realizzazione del “vero sé”) La persona realizzata secondo Maslow: Percepisce la realtà in modo più chiaro degli altri; accetta se stesso senza ansie, sentimenti di colpa e nello stesso modo sa accettare gli altri; è spontanea nei pensieri come nell’azione; si interessa ai problemi del mondo piuttosto che a se stessa o si dedica a qualche tipo di missione; ha bisogno di stare talora da sola e di considerare la vita in modo distaccato; è abbastanza indipendente dalla sua cultura e dalle convenzioni ma non per il piacere di essere diversa, resiste all’acculturazione; è capace di apprezzare a fondo le esperienze della vita, anche nelle cose fatte e viste molte volte; ha un profondo interesse per gli altri; è capace di rapporti profondi e soddisfacenti; ha atteggiamenti democratici; guarda ai fini e non si fissa sui mezzi e possiede una robusta moralità; ha un buon senso dell’humour; si dimostra creativa.. ciao arsenio, é tosto l'ultimo tuo messaggio! Piuttosto interessante. ma era un'interazione o solo un'esposizione? cioè vuoi parlarne o hai solo voluto amplificare la riflessione.. un saluto feng qi |