"Non mi prendere per troppo "intellettuale" ma ti dico quello che penso"
Io le chiamerei "idee"
Tanto radicali ed intime queste, che finiamo per confonderle con la stessa realtà. Le credenze forgiano il nostro mondo e il nostro essere, mentre le idee lo dinamizzano e rinnovano. Con certe "idee" ci troviamo (con esse), e per questo sono "occasioni" (quelle che propriamente chiamiamo idee); con altre succede, invece, che sono idee nelle quali noi troviamo, che "sembrano stare già lì - dico - prima che noi ci occupassimo di pensare" . Questo tipo di idee è, allora, una specie di pre-occupazione precedente alla nostra occupazione pensante, una realtà problematica e generalmente vitale.
Denominandole "occasioni" e "credenze" evitiamo quindi una assurda omonimia.
Se si lascia, come sembrerebbe adatto, il termine "idea" per designare ciò che nella nostra vita appare come risultato del discorrere, della nostra occupazione intellettuale e degli esercizi di comprensione (i nostri "pensieri"), denomineremo "credenze" tutto quello che si trova operando nel nostro fondamento quando ci disporremo a pensare a qualcosa. Nelle credenze autentiche, per l'appunto, non si pensa, semplicemente si conta su queste: valga l'espressione comune di "credere nella credenza".
Stabilita la distinzione tra "pensare una cosa" e "contare su una cosa", allontanando per tanto in questo modo qualunque ombra di intellettualismo, idealismo ed ego-soggettivismo, si noterà il ruolo determinante (per l'essere e per il pensare) dell'innegabile assunzione sempre di un supposto di tutto, di qualcosa su cui si conta. Per questa ragione, la nostra idea della realtà non è più la realtà: "Questa consiste in tutto quello con cui di fatto contiamo di vivere". Le credenze diventano il sostrato della nostra vita, il terreno su cui la vita scorre: "Perché esse ci pongono davanti quello che per noi è la stessa realtà. In esse viviamo, 'ci muoviamo e siamo'" . In questo modo tutto il nostro comportamento e la nostra condotta, compresa quella intellettuale, si trova dipendente da qualunque sia il sistema di credenze autentiche su cui la vita si mantiene. Così, per chiarire una realtà vitale (individuale o collettiva, biografica o epocale) sarà d'obbligo sempre indagare nel contesto di ciò su cui si conta: "penetrare, più profondamente, fino allo strato delle sue credenze più o meno inespresse Fare questo, stabilire un inventario delle cose su cui si conta, sarebbe, in verità, costruire la storia, illustrare la vita partendo dal suo sostrato".
Perché? Perché solo così potrà essere realmente apprezzabile l'ubicazione ontologica dell'essere-uomo; spiando la sua reale profondità, l'enclave del suo essere. La domanda per e per la realtà dell'uomo ,non è aliena, per niente, a questa propedeutica questione. Né al caso che ci compete ora: che significa ?Qual è lo statuto di realtà che le viene conferito, e come si può costruire, da una credenza, un'idea, ossia, come pensa e quello che è necessario sia - quello che può e che deve essere - A partire dall'assunto secondo cui, essendo stata realtà inconfutabile (nel senso che si è sempre contato su di essa) ritorna, dunque, problematica, si fa questione, oggetto del pensare.
Qualcosa torna questione quando davanti alla sicurezza appare il dubbio. Il dubbio ci lancia in un abisso che è una realtà certa tanto quanto nella credenza lo è il solido fondamento.
Ciononostante, di fronte alla solidità (suolo) della realtà che fonda la credenza, ci si presenta la fluidità (acquosa) della realtà liquida nella quale l'uomo non può sostenersi, incapace già di mettere il piede nella terra ferma, e può solo affondare nel dubbio, nella realtà che liquida tutto sostiene. Nulla è migliore per descrivere questo stato della metafora del naufragio, come risulta assunta nell'espressione comune "trovarsi in un mare di dubbi". Quello di cui si dubita è una "credenza"; per questo il dubbio è imparentato sempre con la crisi, che è il vuoto, a volte abissale, aperto tra due credenze - una che sparisce e un'altra che ancora non si è stabilita -; vuoti delle nostre credenze che sono il luogo vitale dove le idee vengono ad inserire i loro interventi
bacio!!